mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Alta (in)fedeltà. Classifiche (anche) gastronomiche

domenica, 04 Luglio 2010 di

Ecco, per stilare una classifica, le cinque più memorabili fregature di tutti i tempi, in ordine cronologico:

1) Alison Ashworth
2) Penny Hardwick
3) Jackie Allen
4) Charlie Nicholson
5) Sarah Kendrew.

Ecco quelle che mi hanno ferito davvero. Ci vedi forse il tuo nome lì in mezzo, Laura? Ammetto che rientreresti fra le prime dieci, ma non c’è spazio per te fra le prime cinque; sono posti destinati a quel genere di umiliazioni e di strazi che tu semplicemente non sei in grado di appioppare. (Nick Horbny High Fidelity)

La febbre da classifiche è altamente contagiosa in questi giorni. La società gastronomica gioca a dare classifiche su tutto e tutti. In un gioco divertente e adatto alla canicola di questi giorni. Peccato che lo prendiamo troppo sul serio: lesti e furbissimi, ci schieriamo tosto in bande contrapposte, come ai bei tempi delle tocche giovanili. Bim, bum, bam… io scelgo questo, quest’altro è mio, la palla tocca a te, no a me… l’importante è ricordarci sempre che questo è un bellissimo gioco, serissimo come spesso sanno essere solo i giochi, ma pur sempre un gioco.

Noi di scattidigusto non potevamo sottrarci a questo divertimento, anche perché è la nostra vera vocazione. Allora presa carta e penna, accesa la musica, preparato un bicchierone di gin tonic – ma con il Ten, perché che diamine siamo gastrofichetti 😉 – sdraiati al sole ecco che incominciamo:

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Le dieci cene della mia vita
(Alessandro Bocchetti)

  1. 1979, i Dodici Apostoli, gita di terza media con tre amici sciagurati, fuggimmo per andare a mangiare in quel posto famoso. Immaginate la faccia dei camerieri alla vista di questa pattuglia di preadolescenti.
  2. 1985, la prima volta da Vissani, niente sarebbe stato più lo stesso per me.
  3. 1988, il Trigabolo, un’emozione, un posto magico. Il gesto e il talento.
  4. 1995, Freddy Girardet, in mezzo al nulla una cena emozionante, sapori netti e chirurgici e un servizio spaziale.
  5. 1997, Nobu a Tribeca, la carne di Kobe, lo spicy tuna. Il mio alfabeto di sapori stava cambiando.
  6. 1999, El Bulli, due cene di seguito in due giorni, si poteva ancora fare ;-), la seconda alla carta (c’era ancora una carta). Adrià mi confezionò un altro menù degustazione comprendente i tre piatti che avevo ordinato… Ovviamente me ne fece pagare solo tre Chapeau!
  7. 2000, sperduto nei Pirenei, nell’albergo più bello che io abbia mai visto, il cuoco che più ho ammirato in vita mia Michel Bras.
  8. 2008, salendo al Salone del Gusto una sosta a pranzo al Gambero Rosso da Pierangelini pochi giorni prima che chiudesse… Forse la migliore cena della mia vita. Il sapore antico del pomodoro un nanosecondo prima che si attacchi alla padella, straziante e commovente!
  9. 2009, il Reale. Il talento sconfinato e discreto di un grande cuoco e di un caro amico.
  10. 2010, neanche un mese fa da Bottura una cena straordinaria. Il dentice cotto in astratto è un piatto magico.

I piatti definitivi  – fino ad ora 😉
(Alessandro Bocchetti)

  1. savarin di riso e lingua, Cantarelli. La tradizione.
  2. raviolo aperto, Marchesi. La modernità.
  3. tortino di cioccolato dal cuore morbido, Michel Bras. Il successo.
  4. il bollito non bollito, Massimo Bottura. Il concettuale.
  5. minestra di pasta mista di Gragnano con crostacei e piccoli pesci, Gennaro Esposito. La sostanza.
  6. Essenza, Niko Romito. La poesia.
  7. Millefoglie di anguilla e foie gras, Martin Beratesegui. La tecnica.
  8. Il purè di Robuchon. Casa.
  9. Il carrello dei gelati di Freddy Girardet. La libidine.
  10. Il Riminifest di Uliassi. Il divertimento e la gola.

Lavori da sogno
(alta fedeltà N.H.)

  1. Giornalista del New Musical Express tra il 1976 e il 1979.
  2. Produttore dell’Atlantic Records tra il 1964 e il 1971.
  3. Musicista di qualunque classe (eccezione fatta per la musica classica e il rap).
  4. Regista cinematografico, preferibilmente né tedesco né di cinema muto.
  5. Architetto.
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Attività più accattivanti da bambino
(alta fedeltà N.H.)

  1. i lego.
  2. il libro della giungla.
  3. The Hardy Boys.
  4. Organizzazione U.N.C.L.E..
  5. i cartoni animati del sabato mattina.

E le vostre?

Giochiamo tutti insieme come si fa in una domenica di luglio 😉

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Il Garage dei sogni
(Vincenzo Pagano)

  1. il Duetto. Lo spider allo stato puro.
  2. la 75. La mia giostra.
  3. la Montreal. La massima aspirazione in fatto di automobili.
  4. l’Alfetta GTV. Il De Dion nella sua forma migliore.
  5. l’Alfasud. Basta un 1200 per divertirsi.
  6. la 33 Stradale. Non c’è limite al divertimento.
  7. lo Scalino. Sbagli le misure e viene una cosa stupenda.
  8. la Giulia. L’auto da famiglia, rapida.
  9. la nuova Giulietta degli anni ’80. Rinata la seconda volta, la terza è un fantasma.
  10. la Junior Z. Piccolo è bello.
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10 ricordi a tavola
(Vincenzo Pagano)

  1. 1977, Don Alfonso. Niente pizza, ma spaghetti della casa al tavolo dei grandi.
  2. 1979, Marina del Cantone. Il primo polpo sbattuto sugli scogli.
  3. 1982, Napoli. Lo strudel preparato da una mia compagna di classe. Trentino, un punto su una cartina…
  4. 1986, Eubea. Aragoste freschissime e vespe incavolate di brutto.
  5. 1993, Gennaro Esposito. Pasta corta si può avere, condimento leggero? Farei un bagno dopo. Domanda non mia, ma piatto incredibile.
  6. 1994, Rech, Parigi. La razza con i capperi. Brasserie? Bistrot? Bar? Osteria?
  7. 2003, Uliassi. Sapori di mare dell’altro mondo.
  8. 2004, Bottura. Il gusto concentrato.
  9. 2004, Osaka sushi bar. L’anguilla con le bacchette e Toshiyuki Kita come insegnante.
  10. 2009, Londra, la cena di lancio di scattidigusto.it
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le 10 più belle di Vale (ntino Rossi)
(Francesco Arena)

  1. 2004, Sudafrica. Prima gara in Yamaha, vince su Biaggi che ha la sua ex moto. Quando l’Italia riesce a battere anche se stessa in Sudafrica.
  2. 2009, Catalunya. Sorpasso impossibile all’ultima curva su Lorenzo suo compagno di squadra. “Un sorpasso da strappargli la licenza”.
  3. 2008, Laguna Seca. Passaggio da motocross al Cavatappi per superare Stoner su Ducati.
  4. 2005, Jerez. Prima gara della stagione, sportellata a Gibernau per far capire chi deve stare davanti..
  5. 2000, Donington. Prima gara vinta nella classe Regina, la 500 due tempi. Dopo il Mondiale 250 riprende lo spartito della vittoria suonato da solo.
  6. 2001, Phillip Island. Su uno dei circuiti più scenografici del mondo la lotta con Capirossi e Biaggi. E la vince.
  7. 2008, Mugello. Parte primo, arriva primo. Ma io sono sul prato a seguire la gara.
  8. 2004, Quatar. Parte 21° per penalizzazione. Rimonta pazzesca in sei giri fino alla 4a posizione. Cade, purtroppo, ma cosa sono i sorpassi ai box della F1?
  9. 1981 (?), Tavullia. Ha levato prima il pannolino o ha imparato prima ad andare in moto con la guida del papà Graziano?
  10. 1996, Brno, prima gara del Mondiale 125. L’anno successivo lo vincerà a 18 anni. Nasce una stella!

(foto da Moto GP, ordine dall’alto verso il basso, da sinistra verso destra)