mulino caputo farine per pizza, pane e dolci
Angelo Vassallo

Angelo Vassallo e il mare di Acciaroli che era la sua vita

Le ultime foto di Angelo Vassallo scattate durante la pesca sul mare di Acciaroli il 30 agosto 2010 qualche giorno prima che fosse ucciso
lunedì, 06 Settembre 2010 di

E’ difficile. E’ difficile farsi una ragione di una morte di una persona amica. Impossibile farsene di un amico freddato a colpi di pistola nel paese, nel territorio cui aveva dedicato una grande parte della sua vita. Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica, ha perso la vita per un ideale in cui credeva. Il territorio va rispettato e con esso la natura, le persone.

Sono sgomento perché oggi avrei pubblicato un pezzo a ridosso della manifestazione dedicata a Ernest Hemingway, programmata per questo fine settimana, e al ristorante Il Rosso e il Mare dei suoi figli.

Il sindaco pescatore

Avevo chiesto ad Angelo di andare in barca con lui a ritirare le reti perché dopo tanti anni si era preso un po’ di ferie per ritornare alla sua passione di sempre, il mare, da dove era nato. Lo chiamavano il sindaco pescatore, all’inizio 15 anni fa quando era stato eletto forse con un’idea un po’ dispregiativa che sottintendeva ma questo dove vuole arrivare. E invece era arrivato, ma non solo lui, tutta una comunità che grazie a molte idee era sempre più conosciuta. Quest’anno la consacrazione di mare più pulito d’Italia, il Cilento a modello per un’intero Paese. E poi la Dieta Mediterranea che diventa Patrimonio dell’Unesco, un’altra delle sue idee nata da una proposta sottoposta a Città Slow con una candidatura corale insieme ad altre Nazioni.

Ed eravamo andati a pesca perché il mare esattamente una settimana fa lo aveva permesso. Se non soffri il mal di mare appuntamento alle 6.20 alla Lucciola. Si decide al momento. Notte. Ed eravamo andati per mare insieme al suo amico Lello che lo aveva accompagnato per tutta questa estate a prendere le aragoste e gli scorfani per il ristorante che Antonio e Giusy avevano aperto l’anno scorso.

Non ci posso pensare. Non ci voglio credere. In barca mi era apparso stanco e anche nei nostri soliti confronti e schermaglie (invariabilmente conclusi con un Enzo, che ne vuoi sapé) era un po’ giù di tono. Ti stai facendo vecchio, ci stiamo facendo vecchi. I parcheggi, la dieta mediterranea, la spiaggia per i cani. Mi aveva guardato e mi aveva detto: il vero problema è che quando questa squadra non ci sarà più tutto finirà perché bisogna lavorare sodo, troppo. Non mi preoccupo, gli avevo risposto, tanto fai il sindaco per i prossimi 100 anni, dove vuoi andare?

A pesca con Angelo Vassallo qualche giorno prima della morte

Ma non aveva riso per mandarmi a quel paese come faceva a volte. E poi avevamo tirato su la prima rete. Due scorfanetti. Dico, me la fai fotografare un’aragosta grande? Ed eravamo andati a tirare la rete profonda. Ed era venuta su con un grande scorfano e un’aragosta e poi altre. Pensavi che saremmo tornati a mani vuote dicevano i suoi occhi e le sue mani intente a liberare le prede. No che non lo pensavo.

E mi aveva detto di andare ad assaggiarli la sera da Antonio. Solo pesce fresco ad Acciaroli, avevamo scherzato. Ed era stata una serata piacevole come la mattinata in barca a guardare la costa che era come tanti anni prima. Bella dietro ai grandi yacht che ora attraccavano ad Acciaroli. Un’altra conquista di cui andava fiero.

E mi aveva chiesto se le foto erano venute. Si qualcuna è decente. E allora me le dai. Ti faccio un CD e te lo spedisco, non ti preoccupare. Mi aveva richiamato il giorno seguente per sapere se ero stato bene al Rosso e il Mare. Benissimo, come non potrei tra persone che conosco da una vita. E si era raccomandato: Non ti dimenticare le foto. No, non ti preoccupare, le metto a posto, faccio uscire l’articolo e mando il CD.

Sono in debito con un amico. Non posso mandare queste foto. Le posso solo mettere qui. E piangerlo con quanti gli hanno voluto bene.

Ciao Angelo

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.