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La nuova Guida Slow Wine non ha voti ma storie

mercoledì, 20 Ottobre 2010 di

carlo-petrini

Slow Wine 2011, la nuova guida ai vini d’Italia di Slow Food Editore è stata presentata oggi dai curatori Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, da Marco Bolasco, direttore editoriale Slow Food Editore, da Carlo Petrini, presidente di Slow Food, da Alberto Cirio, Assessore all’Istruzione, Sport e Turismo Regione Piemonte,da Alessandro Altamura, Assessore al Commercio, al Turismo, alle Attività Produttive e al Marketing Urbano Città di Torino, e altri ospiti a sorpresa. A moderare il dibattito sarà Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia. Al pomeriggio, nella suggestiva cornice della Reggia di Venaria Reale presso la Galleria di Diana, ingresso da via Carlo Emanuele II,  dalle 15 alle 20 si svolge la degustazione dei i vini delle 160 aziende insignite della Chiocciola (costo del biglietto comprensivo di una copia della guida: 65 euro, 40 euro per i soci Slow Food).

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Slow Wine fin dal suo concepimento ha voluto essere una fotografia reale dell’attuale situazione del vino in Italia. Per descrivere la realtà si doveva perciò conoscerla uscendo dalle sale degli assaggi, per compiere un viaggio su e giù per la nostra penisola. Più di 2.100 cantine visitate, migliaia di vigneti calpestati, tante domande e interviste vis-à-vis. E proprio grazie a questa nuova concezione, il testo racconta degli sforzi agronomici compiuti dall’azienda oggetto della recensione: un insieme di informazioni che ne descrive le vigne, i vitigni piantati e la filosofia che accompagna il lavoro dei viticoltori.

Slow Wine ha quindi abbandonato il metodo di giudizio a punteggi, troppo limitante per poter raccontare le 1850 aziende presenti in guida. Tre sezioni descrivono le cantine nel loro insieme: Vita, le storie degli uomini e delle donne che sono stati i protagonisti di queste realtà; Vigne, i vigneti visitati e descritti nelle loro caratteristiche e modalità di conduzione; Vini, raccontati in modo semplice e correlati da una buona serie di dati.
Per offrire una chiave di lettura su ogni singola azienda recensita, perché la valutazione che più ci piace è quella che prende in considerazione la cantina nella sua interezza, sono stati adottati tre simboli per altrettante possibili chiavi di lettura. La Chiocciola (emblema di Slow Food), come simbolo assegnato a una cantina che ci piace in modo speciale per come interpreta valori (organolettici, territoriali, ambientali e identitari) in sintonia con Slow Food; la Bottiglia, simbolo assegnato a quell’azienda che ha espresso un’ottima qualità media per tutte le bottiglie presentate alle nostre degustazioni; infine la Moneta, simbolo assegnato a quell’azienda che ha espresso un buon rapporto tra la qualità e il prezzo per tutte le bottiglie presentate alle nostre degustazioni.
Le stesse tre categorie sono poi state applicate anche ai vini. Vini Slow: bottiglie che, oltre a una qualità organolettica eccellente, riescono a condensare nel bicchiere caratteri legati a territorio, storia e ambiente. Grandi Vini: le migliori bottiglie sotto il profilo organolettico. Vini Quotidiani: bottiglie che costano fino a 10 euro in enoteca, dall’eccellente rapporto tra la qualità e il prezzo.

I numeri di questa opera editoriale: 2.100 cantine visitate e 1.850 raccontate, 21.000 vini degustati, operando una selezione molto rigorosa sono stati recensiti esclusivamente i migliori 8.400. Tutto questo grazie a una squadra di 200 collaboratori, che hanno percorso in lungo e in largo la nostra penisola. Inoltre 56 carte geografiche condurranno il lettore alla scoperta del vigneto Italia.

«Siamo convinti che la battaglia contro l’omologazione dei gusti e l’appiattimento delle caratteristiche organolettiche dei vini possa passare solo attraverso la conoscenza dei territori, dei vitigni e degli uomini che compongono il terroir italiano». (Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni).

Prezzo della guida in libreria: 24 euro