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Gli Italiani e il cibo. Mangiano in piedi, di corsa e fuori orario

mercoledì, 01 Dicembre 2010 di

svinando

Troppo indaffarati per mangiare bene. E’ il profilo degli Italiani a tavola stilato dal sociologo francese Claude Fishler del centro Edgar Morin per il Barilla Center for Food & Nutrition e presentato al Secondo Forum internazionale su alimentazione e nutrizione all’università Bocconi.

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I numeri parlano chiaro. Dei 105 milioni di pasti preparati ogni giorno almeno un quarto viene consumato fuori casa e soprattutto per la pausa-pranzo a lavoro. Sono pasti consumati spesso in tutta fretta, in piedi e non raramente lontano dagli orari tradizionali.

A due settimane dall’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio Unesco, l’Italia si scopre così più vicino agli stili di vita a tavola d’Oltreoceano.Ecco in dettaglio le conclusioni cui è giunto Morin. Impiega da 30 minuti a un’ora per mangiare solo il 22% degli Italiani mentre un 4% ingurgita qualcosa in meno di 10 minuti e solo il 2% si concede da una a due ore a tavola. Ancora esigua ma sintomatica dell’affermarsi di stili di vita nuovi è la quota di coloro che anticipano il pasto rispetto agli orari canonici oppure effettuano un “pasto di recupero”, nelle ore successive: dall’1 al 3% mangia in tarda mattinata e dall’1 al 5% pranza nel pomeriggio. Posticipa la cena dall’1 al 2% del campione e mangia molto tardi l’1%. Una quota inferiore alla metà del campione pranza e cena ad orari “normali”, rispettivamente dal 27% (fuori casa) al 49% (in casa) per la cena e dal 46% (fuori casa) al 48% (in casa) per il pranzo.

La famiglia resta, per la stragrande maggioranza degli Italiani, il commensale più frequente (71%) mentre il 13% pasteggia da solo e il 16% con amici e colleghi. Nella porzione dei pasti consumati fuori casa il 6% va a ristoranti e pizzeria, il 4% alla mensa, il 2% in tavola calda.

[Fonte: Repubblica]

Foto: closetcooking.blogspot.com, rovigooggi.it