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Dire si all’ombra dei filari. E’ scoppiata la moda del matrimonio in cantina

giovedì, 20 Gennaio 2011 di

svinando

Matrimoni sponsorizzati, strutturati, specializzati. Matrimoni-evento organizzati da stuoli di esperti, rimbalzati dalla blogosfera, immortalati con video da concorso. Nozze dove l’azienda di catering, il fotografo, lo stilista, l’orafo, l’albergatore, l’agente di viaggio si fanno pubblicità… sul biglietto d’invito. Matrimoni col consulente, matrimoni da matrimonificio. Dove nulla, ma proprio nulla, è lasciato al caso.

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Non c’eravamo del tutto assuefatti agli sposalizi estremi, da Guinness o solo buffi (negli abissi, a Las Vegas in compagnia del sosia di Elvis, in nero gotico, con la sposa che si materializza in elicottero, a impatto zero, nel bosco incantato, a bordo delle mongolfiera, natalizio, da McDonald’s, con lo scherzo da prete per gli sposi), che spunta il matrimonio in cantina. Estensione della moda country, dove la bomboniera è una bottiglia di vino, l’intrattenimento degli ospiti è un tour tra le vigne, le botti o i filari fanno da sfondo al servizio fotografico, le degustazioni accompagnano il banchetto.

Per cogliere l’attimo ora è sceso in campo anche il Movimento Turismo del Vino che, insieme all’Associazione Italiana Sommelier, fornisce agli aspiranti eno-sposi il pacchetto completo: nozze in tema dalla a alla zeta partendo dall’addio al nubilato/celibato (in cantina, tra i vigneti o nella spa) fino alla luna di miele (in terre del vino vicine o lontane), passando per il ricevimento e la lista di nozze. Che per l’occasione diventa ‘carta di nozze’ dove vini, corsi di sommellerie, abbonamenti a riviste di settore, libri e attrezzature per l’invecchiamento del vino sostituiscono o affiancano la più scontata posateria.

La moda del matrimonio tra le botti (e nei luoghi adiacenti del bere) è una tendenza già consolidata Oltreoceano, decisamente meno in Europa, dove si fa largo, però, a grandi passi. Negli Stati Uniti è nata, precisamente nella Napa Valley, tra dolci colline, sorgenti termali, distillerie, ristoranti à la page e filari a perdita d’occhio. Winenews, il sito dedicato al mondo del vino, che ha censito alcune delle location più gettonate al di là e al di qua dell’Oceano, fa risalire l’atto di nascita della pratica modaiola all’iniziativa di due supercantine californiane, la V. Sattui Winery e la Krug Winery che, già lanciatissime nel settore della produzione, qualche anno fa hanno deciso di aprire i battenti anche ai promessi sposi.

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Gran bei posti per dirsi si. Il primo, insignito nel 2006 del Golden Award Winery, è un’elegante costruzione in pietra, nello stile delle più tradizionali proprietà vitivinicole californiane, circondata da 35 acri di vigneti. La seconda è un immobile della fine dell’Ottocento, dove hanno già posato davanti alla cinepresa Rock Hudson, nel film La mia terra e Anthony Quinn per Il Profumo del mosto selvatico.

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A rinfocolare l’offerta, sempre nella Napa Valley, c’è anche Merryvale, l’azienda vitivinicola avviatissima anche come location per le nozze, ospitate nella sua cask room: il salone con 2000 galloni di vino dentro le botti alle pareti, fino a 112 ospiti da far sedere alla lunga tavola immersa nella penombra delle candele, sotto un soffitto di travi a vista. Vino servito su quattro livelli, dai classici di Merryvale (uno per ognuna delle quattro portate) fino agli abbinamenti a scelta pescando da una selezione limitata.

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A volte basta solo la vicinanza con una zona del vino per esaltare l’immaginazione dei futuri sposi. Come è accaduto a Gladys e Lemuel che,  per incorniciare il si, hanno scelto un hotel del centro di Portland, nell’Oregon, altra regione vitivinicola degli States. E’ l’Hotel Vintage Plaza, cucina italiana, atmosfera “toscana”, cioccolatini di Verdun, stanze per gli ospiti con nomi di vigneti e, ovviamente, cerimonia in cantina.

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Continente che vai, zona vitinicola che trovi. Il Chianti dell’Oceania si chiama Barossa Valley, si trova nell’Australia del sud ed è stato lanciato nel firmamento internazionale delle grandi regioni del vino grazie al suo Barossa Shiraz. Il semestrale australiano Barossa Bride, specializzato nell’universo dei si all’ombra del filare, miniera di informazioni nel caleidoscopio organizzativo dell’evento (addobbi floreali e bouquet, trucco e parrucco, anelli nuziali, sottofondo musicale e dj, servizio fotografico e video, automobile, torta, abito nuziale, alloggio per gli ospiti) segnala una decina di location adatte allo scopo. Dai giardini del Rosalea Gardens agli ampi spazi messi a disposizione da un gigante dell’industria alberghiera, Novotel, dalle rose del Lyndoch Hill Retreat all’architettura contemporanea del Saltram Wine Estate, è tutto un fiorire di luoghi che del vino conservano soprattutto i sentori… di business.

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Nella selezione di Winenews degli eno-luoghi più gettonati dagli sposi la Francia è rappresentata con lo Chateau La Font du Broc. Mezz’ora da Cannes, una ricettività extra-large (fino a 600 ospiti seduti nei quattro saloni), location per le grandi occasioni con giardino alla francese, chiostro, mobilio del XVIII secolo più le atmosfere country in scuderia e in cantina.

E quando il vino regredisce a puro tema, l’armamentario degli eno-sposi prevede tovaglie e tovaglioli verdi e bordò, cioè i colori dei grappoli, eventualmente disegnati in tutte le salse e in ogni angolo della location. Ma anche miniature di botte per segnaposto, tavoli con il nome di regioni vinicole, di vini o di vitigni, tavoli posizionati secondo lo schema delle regioni vitivinicole nazionali, confetti a forma di grappolo, oppure botti, torchi, secchi, panieri e rami di vite disseminati in sala come elementi di decorazione.

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Tra i vigneti della regione del Colares, vicino Lisbona, regione a denominazione limitata e patrimonio dell’Umanità secondo l’Unesco, dove sferzano i venti dell’Atlantico e cresce la vite che ha resistito alla filossera, la location giusta per un matrimonio innaffiato da Ramisco e Malvasia è l’Adega Regional de Colares.

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In Italia il banchetto di nozze si accompagna col Sagrantino nella cantina Arnaldo Caprai, a due passi da Assisi o con i vini della Franciacorta nelle innumerevoli cantine della zona (Bersi Serlini in pole position). Mentre in Trentino la Bottaia di Endrizzi è ormai sinonimo di matrimonio tra i filari con cantina sotterranea, tettoia esterna, vigneti e bottaia dedicati al grande evento. Da innaffiare con vino, spumanti e grappe della casa.

[Fonte: matrimoniopourfemme.it, winenews.it, barossabride.com.au, mentelocale.it, stylemepretty.com]

Foto: commons.wikimedia.com, Warner Bos. Pictures, eventoclick.com, mister-x.it, fotografi-matrimonio.com, arcularius-events.blogspot.com, noir-et-blanc.fr, Yasmin Khajavi

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