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Mozzarella superstar con Saviano in spiaggia e con Marziale in Giappone

martedì, 08 Marzo 2011 di

Se dovessimo disegnare un grafico delle azioni della mozzarella di bufala, l’andamento sarebbe alquanto conflittuale. E’ incredibile come tutte le notizie sulla mozzarella si ripercuotano immediatamente sul dato delle vendite. L’estate scorsa, a seguito degli avvistamenti policromatici, blu, rosa, a pallini, c’è stato qualche momento di sconforto. A novembre la paura dello stop alla produzione per mancanza di acqua nella piana del Sele. A gennaio la telenovela del commissariamento del Consorzio per annacquamento E questo solo nel 2010. Il 2011 sembra essere invece partito molto meglio. Grazie a Roberto Saviano che ha inserito la mozzarella di bufala aversana nella posizione 1 del suo elenco, anticipato a Repubblica e ripreso in una delle liste di Alta Fedeltà, e commentato insieme a Fabio Fazio nella puntata domenicale di Che tempo che fa. E sulla mozzarella sta ritornando grazie al clamore che il podio dell’elenco ha generato. Il Consorzio di tutela della mozzarella campana Dop ha deciso di omaggiarlo di una fornitura a vita che lo scrittore ha accettato con una punta di ironia (mica speravano in una vita breve).

La mozzarella di bufala è diventata la protagonista di interviste come questa rilasciata al Corriere della Sera. L’ultimo minuto del viaggio-confessione è dedicato proprio alla mozzarella che è una cosa sacra, alle diverse scuole come quella salernitana e un pensiero ai fan della mozzarella di Battipaglia esclusi dall’elenco (che si sono un po’ offesi), al rimpianto per essere diventato cibo ambitissimo quando ha dovuto abbandonare la sua terra, al doversi accontentare delle “presunte” mozzarelle che prende fuori, al consiglio di mangiarla come la mangiava lui da ragazzino: d’estate sulla spiaggia, leccandomi anche la mano.

Saviano ricorda le differenze tra il sapore dolciastro di quella di Battipaglia, quello più salato della mozzarella aversana, quello in purezza della mozzarella di Mondragone. La cartina al tornasole per riconoscere una mozzarella buona è “il fiato di bufala”, avverte lo scrittore, cioè quel retrogusto che potremmo identificare con la nocciola. Cresce così la considerazione per un prodotto che, ironia della sorte, ha una delle sue massime espressioni proprio tra i casalesi, come ricorda un articolo di Paolo Berizzi di qualche anno fa. D’altronde che i casari casertani sappiano filare anche i calzini è una battuta che dà conto delle loro capacità.

E se in Italia c’è Saviano a fare da testimonial, all’altro capo del mondo ci pensa Rosanna Marziale a tenere alta la bandiera della mozzarella di bufala che è andata con il consorzio Mozzarella di Bufala Campana dop al Foodex Japan 2011. Oltre alle degustazioni di mozzarella, si è tenuta una cena a 4 mani con Rosanna e lo chef italiano più famoso del Giappone Salvatore Cuomo, nel Xex di Nihonbashi. Tra i commensali, l’ambasciatore italiano in Giappone, Vincenzo Petrone, il presidente ICE Umberto Vattani, giornalisti giapponesi di enogastronomia e tanti importatori interessati al prodotto mozzarella di bufala campana dop.

Salvatore Cuomo ha ricevuto dal Presidente Luigi Chianese e dal Direttore Antonio Lucisano il 1° riconoscimento di ambasciatore di mozzarella di bufala nel mondo. Tra i piatti ”contaminati” nella cena fusion, il Tonkatsu (cotoletta di maiale ) ”imbufalito”, preparato cioè con la mozzarella di bufala campana Dop. Spazio anche a una delle ricette di Rosanna, la pizza al contrario con la mozzarella di bufala che diventa come base al posto della pasta di pizza e alla formella di ricotta con pasta mischiata. “L’ingresso del nuovo direttore Antonio Lucisano è stato molto importante per il consorzio e ci auguriamo di poter emergere sempre più con questo prodotto di eccellenza”, ha dichiarato Rosanna che è una delle migliori interpreti della mozzarella di bufala nelle ricette (come potete leggere qui e qui). Forse il 2° titolo di ambasciatore della mozzarella di bufala nel mondo dovrebbe spettare a lei!

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.