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Per un Italiano su tre la colazione al bar è ormai un lusso da week-end

lunedì, 04 Aprile 2011 di

Un Italiano su tre non fa più colazione al bar. A tenere lontani da schiume e lieviti, stima l’Adoc, sono i prezzi in aumento. L’Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori ha calcolato infatti che per un caffé e un cornetto i 2 euro ormai d’ordinanza superano del 13,5% la cifra sborsata l’anno scorso. E le cose non vanno molto meglio a casa dove anche le materie prime classiche della prima colazione hanno subito rincari: +3% la farina, seguita dalle merendine preconfezionate (+7,3%), dal burro (+5,5%) e dallo zucchero (+2,9%). “La crisi si avverte sin dal mattino mentre si fa colazione “, commenta Carlo Pileri, presidente dell’Adoc.

Capita infatti che nel tentativo di schivare i colpi di coda di una crisi che continua a mordere, il piacere della colazione al bar sia il primo a saltare, magari in favore di qualche bolletta energetica o del pieno di benzina. +9% il cappuccino, +6,4% il panino, +2,3% il tramezzino: sono in molti a non reggere l’urto (uno su tre, appunto).

Unica (magra) consolazione: tra gli alimenti di una prima colazione a casa solo le fette biscottate e il pancarré sono rimasti stabili. Risultato: sono passati dal 7% al 15% dall’inizio della crisi gli Italiani che saltano a piè pari la prima colazione mentre ben l’86% dei consumatori si orienta, per 5 giorni alla settimana, verso una colazione casalinga riservandosi il lusso del bar solo nel fine settimana e durante le feste.

Fonte: adoc.org, adnkronos.it

Foto: ammiraglirooms.com, guidaacquisti.net, splinder.com