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Luna rossa, 5 ristoranti per guardare a cena l’eclisse più lunga

martedì, 14 Giugno 2011 di

svinando

E ‘a luna rossa mme parla ‘e te,
Io lle domando si aspiette a me,
e mme risponne: “Si ‘o vvuó’ sapé,
ccá nun ce sta nisciuna…”

(Luna Rossa)

In questi giorni non ci capisco più niente, giro come una trottola per le guide di ristoranti e vino. Marche, Abruzzo, Alto Adige ecc. Oggi mi sono svegliato in un letto siciliano e non mi ricordavo dove stavo. Figuratevi se mi posso preoccupare dell’eclissi di luna di domani. Ma arrivato a casa e collegato al computer, mi sono accorto che la rete non parla d’altro. Sarà la più lunga eclissi lunare degli ultimi 10 anni. In Italia inizierà alle 21,40 e finirà alle 22,30, giusto il tempo di una cena!

E infatti mia moglie, di ritorno a casa dal tennis, mi chiede: “Domani dove andiamo a vedere l’eclissi?” Ma allora è un complotto e poi che me ne importa della luna rossa? Per me è solo una canzone napoletana. Ma il tarlo si è insinuato e la vertigine della lista si impossessa di me. Dove andrei se potessi a guardarmi la luna rossa? In quale ristorante della penisola?

La prima idea che mi salta in mente è la più ovvia: La Pergola dell’Hilton, la cucina di Heinz Beck, solida e materica è quella che ci vuole per una serata romantica, poi la terrazza è strepitosa e Roma ai miei piedi tinta di rosso deve essere spaziale.

La seconda mi riporta in un lampo a Vico Equense, la terrazza davanti al mare della Torre del Saracino. Nel piatto il risotto ai limoni canditi, davanti agli occhi il mare della costiera, sopra la testa la Luna Rossa, che flash!

Anche la montagna così vicina alle stelle sarebbe un buon osservatorio. La terrazza di Schoneck a Pfalzes sarebbe perfetta. In mezzo al bosco, da questa latitudine la luna deve essere vicinissima.

Beh, anche sulla spiaggia davanti Uliassi, non si scherzerebbe. Adagiato sulle chaise lounge sulla spiaggia di Senigallia, alla luce delle candele, una flute di champagne in mano e i frittini squisiti di Mauro a portata di mano. Che sballo!

Per ultimo nel mio Abruzzo, mi arrampicherei fino a Civitella Casanova, nel giardino de La Bandiera, a destra la Maiella, a sinistra il Gran Sasso, il cielo rosso sopra la testa e la bolla di Mattia, dolce e croccante, nel piatto!

 

Mi sveglio da questi sogni e mi ricordo che debbo partire per un nuovo giro e che ho mille schede da scrivere. Mi sa che quest’anno queste cinque saranno le sole Lune Rosse per me…

Foto: ibtimes.com