mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Meglio una tempesta nel bicchiere o quattro mani a L’Aquila?

domenica, 26 Giugno 2011 di

Quattro mani saranno certamente all’opera mentre scriviamo. Sono quelle di Marzia Buzzanca e Davide Oldani, in movimento per i preparativi del primo di 7 appuntamenti con la cucina d’autore in una location d’eccezione: L’Aquila.

Tempeste in un bicchiere. Nella Rete dove tutto rimbomba, fa rumore il feedback all’articolo di Paolo Trimani sulle bollicine morte. Utenti alle stelle, discussioni animate e colpi bassissimi. Poi la risposta, composta, del Grande Accusato.

La redazione di Scattidivino ha trovato il tempo anche di assaggiare il Rossese e un Hermitage La Chappelle del 2001 e di dire la sua sui Rosé italiani, assenti nella selezione dei migliori rosati stilata dall’Independent. Ma nel regno della perfida Albione c’è anche Decanter che invece i vini italiani non li ha dimenticati.

Non passa, a Scattidivino, la linea del torbido. Anche alla moda c’è un limite! Soprattutto se si ha la pazienza di mettersi alla ricerca di bottiglie dimenticate, come fa Black Mamba.

Siete gourmet e avete perso il controllo sulle vostre pulsioni? Monitorate il vostro stato di eccesso facendo il test per golosi borderline cucito da Andrea Sponzilli su misura dei foodies italiani.

Ci dispiace di interrompere il piacere della lettura con le brutte notizie dall’agroalimentare. Sempre più oggetto dei desideri della criminalità organizzata, costantemente esposto alle insidie dell’inquinamento o del kitch. E per fortuna che c’è Slow Food, da 25 anni presidio della resistenza contro le sirene del cibo globalizzato. Apologia del farro, dell’Enkir e dei pizzicaroli sotto casa, guerra allo spreco e all’ignoranza dei consumatori: alla tavola rotonda “A tavola! Non mangiamo suolo, ma buon cibo!”, organizzata da Slow Food, in poche mosse prende forma, e non da oggi, l’offensiva del Grande Panificatore Gabriele Bonci.

Arriva la nuova guida del Gambero Rosso dedicata al mangiar bene low cost, più di mille indirizzi per pasteggiare durante la pausa pranzo in piedi, al wine bar, in trattoria e persino alla corte dei grandi chef.

Dimenticare lo spaghetto alle zucchine de Lo Scoglio a Nerano è la missione possibile di Alessandro Bocchetti che nei giorni della festa a Vico non si lascia ingannare da un paesaggio da cartolina (dev’essere stato addebitato pure questo nel conto salato!). Più difficile fare finta che non esista Mezé, bistrot di cucina romano-giudaico-cingalese nella nuova Belleville romana.

Côté estate: per prepararsi alla prova bikini ci sono il seitan e il pilates ma anche le belle grigliate en plein air con gli amici. Per una perfetta cottura al grill date un’occhiata qui.