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Raccolta differenziata, al 1° posto Ponte nelle Alpi. Ricicla gli oli di frittura!

sabato, 16 Luglio 2011 di

svinando

Salerno la città più virtuosa del Sud, Ponte nelle Alpi numero uno assoluto, Roma fanalino di coda, bocciati tutti i capoluoghi del centro Italia, promosso a pieni voti il Nord-Est del Paese.

Eccola nuovamente, Legambiente, all’appuntamento annuale con i “Comuni ricicloni”, la lista dei luoghi del Belpaese che hanno raggiunto la percentuale del 60% di raccolta differenziata. Che nel 2010 sono stati, in tutto 1290 (1 su 6), per un totale di 8 milioni di Italiani ai quali si aggiungono i comuni che soddisfano l’obbligo di legge del 50%.

Gli altri sono … semplicemente fuori legge. Lo è Roma, dove la raccolta differenziata porta a porta non è mai decollata. Lo è Milano, ferma a 15 anni fa con il 35%. E pure Torino, che arriva appena al 42% (ma non nei quartieri che hanno attivato il servizio “porta a porta” e che hanno superato il 60%) e tutte le grandi città, nessuna delle quali è presente nella lista dei comuni che applicano la legge. Situazione a parte quella di Napoli, sepolta dall’emergenza (e dai rifiuti), che però attende il grande appuntamento a settembre con l”estensione del porta a porta promessa dal nuovo Sindaco.

Sul podio delle regioni più virtuose c’è il Veneto che effettua una raccolta differenziata del 65,6% e dove è più spinta la tendenza dei comuni a gestire la raccolta in consorzio. Seguono il Friuli Venezia Giulia (molto più in basso con il 34,2%) e il Trentino Alto Adige (28,3%). Al Centro la regione capofila sono le Marche. Ultime in classifica Molise, Calabria, Liguria, Puglia e Valle d’Aosta.

Nella lista dei comuni ricicloni compaiono solo centri con meno di 100 mila abitanti ad eccezione di Novara e di Salerno che con i suoi 140 mila abitanti ha in piedi un ormai rodato ed efficace sistema di raccolta porta a porta. Tra le regioni più virtuose del centro, dove nessun capoluogo ha superato il 60%, ci sono le Marche e al Sud-Isole tra i comuni ricicloni figurano Avellino, Carbonia, Oristano e Nuoro. In Campania i dati confermano lo sforzo di molte amministrazioni locali nella messa a punto di buone pratiche di gestione dei rifiuti: sono infatti 48 i comuni campani ricicloni. Prosegue il declino della Lombardia, prima regione “riciclona” della storia, ormai ferma ad un misero 21,45% (al quarto posto).

Tra i Comuni del centro che si sono dati da fare ci sono, nel Lazio, Acquapendente, dove la gestione dei rifiuti viene effettuata con apparecchiature elettriche ed elettroniche e Ciampino.

Sono del Nord-Est i tre comuni sul podio. Più in alto, e per il secondo anno consecutivo, Ponte nelle Alpi, sulle Dolomiti, dove la raccolta differenziata ha raggiunto ormai l’86,4% e dove ai 4 bidoni classici (umido, plastica, vetro, carta) si è aggiunta la “tanichetta” da 5 litri per la raccolta degli oli di frittura, una pratica che aiuta a contenere l’inquinamento delle acque. Al secondo posto e al terzo posto Redolfo e Ziano di Fiemme, entrambi in provincia di Trento.

Fonte: legambiente.it

Foto: zeroemissioni.eu, pausacaffeonline.it, iljournal.it, montagna.tv