mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

30 ricette in meno di 10 minuti per salvare un pasto, forse

mercoledì, 27 Luglio 2011 di

Estate, caldo e pigrizia: voglia di cucinare saltami addosso. Per fortuna in cucina, facile e veloce possono anche essere sinonimi di buono, a volte. E allora eccola, la generosa lista compilata dal supplemento Dining & Wine del New York Times con 101 piatti pronti in meno di 10 minuti, gustosi, completi e sufficienti a coprire dignitosamente un pasto. Un vademecum pensato non solo per risparmiare tempo e fatica senza far torto al gusto ma anche, come spiega il NYT, per evitare cattivi ristoranti e take away anche peggiori.

Spunti di cucina etnica, ingredienti italiani a profusione, fisse culinarie anglosassoni: c’è tutto un mondo di pratiche, prodotti e contaminazioni in questa miniera d’oro della cucina express. Un melting pot gastronomico dal quale abbiamo pescato attratti dagli odori dell’italianità in cucina, dalle pietanze a base di uova, alleato per antonomasia della cucina veloce, e dai piatti caratterizzati da semplicità di esecuzione [il tutto con qualche possibile variante!]

Cucina italiana? Si, ma con ironia.

Storceranno un po’ il naso i filologi e i nazionalisti del gusto al cospetto di pietanze che strapazzano italianissimi ingredienti o contaminano rodate ricette. Ma tant’è, un po’ di autoironia non guasta.

Commoventi, improbabili capellini. Unisci un cucchiaino di olio d’oliva ad una tazza di erbe miste tagliuzzate e mescola. Servi su capellini, diluendo, se necessario, l’intruglio di erbe con acqua di cottura [in alternativa, quelli di Niko Romito].

Burro si, burro no. Mentre la pasta bolle, cuoci i pomodori freschi a pezzetti in burro o olio con aglio fino a che questo sarà diventato morbido. Unisci alla pasta e servi con Parmigiano grattugiato [burro, no grazie].

Il pesto con le proteine. Prendi un paio di tazze di foglie di basilico, uno spicchio d’aglio, sale, pepe e olio d’oliva se necessario e passa in un mixer (se piacciono anche noci e Parmigiano). Servi insieme alla pasta diluendo con olio d’oliva o acqua se necessario. Unisci, eventualmente, pesce grigliato o carne [varianti che fanno arricciare il naso].

Pasta e mollica di pane. Fai cuocere per un minuto qualche fetta di prosciutto in una padella con olio d’oliva, un paio di spicchi di aglio spezzettato e una noce di burro. Unisci mezza tazza di mollica di pane e peperoncino in polvere. Servi sulla pasta con una spruzzatina di prezzemolo [burro forever…].

Un classico napoletano “ripassato” nel burro. Salta la pasta cotta in una padella con burro e aglio. Amalgama il tutto quindi gira il composto e aggiungi tre o quattro uova sbattute e parmigiano in abbondanza. Cuoci anche dall’altra parta e servi [quasi una frittata di maccheroni, quasi] .

Agrodolce con salame e uva. Taglia a pezzetti del salame e ripassa in olio d’oliva. Unisci a chicchi d’uva senza semi e, eventualmente, pezzetti di aglio e rosmarino. Cuoci, mescola fino a che i grappoli saranno caldi. Servi con il pane [la pazienza della santa snocciolatrice].

Classici romani. In abbondante olio d’oliva cuoci leggermente aglio a pezzetti con sei filetti di alici e peperoncino piccante. Unisci alla pasta [good].

Fettuccine Alfredo, un cliché duro a morire. Riscalda alcuni cucchiai di burro e circa metà tazza di panna in un’ampia padella fino a che la panna inizierà a bollire lentamente. Aggiungi pasta molto al dente alla padella e aggiungi Parmigiano in abbondanza. Cuoci a cuoco lento fino a che la pasta avrà raggiunto il punto esatto di cottura [oh my God].

Semplici eppure imperdibili.

Alcuni piatti ci vuole più tempo a pensarli che a prepararli. Elogio della semplicità in pochissime mosse e molto meno di dieci minuti.

Aragosta, buona in sé. Bolli un’aragosta e servila con limone o burro fuso [una maionese fatta in casa?].

Il valore aggiunto della mostarda. Prendi qualche fetta di salame e salsiccia Kielbasa o carne di manzo conservata sotto sale (corned beef) e scalda il tutto in un po’ d’olio. Mescola con uova e cuoci. Servi con mostarda e pane di segale [la mostarda quasi alleggerisce].

Insalata nizzarda, poteva mancare? Preparala con fagiolini cotti a vapore o asparagi aggiunti ai ceci, al tonno in scatola, alle uova sode, all’insalata verde, a qualche fettina di cetrioli e pomodori. Da condire con olio e aceto [tonno di corsa, of course]

Il Messico nell’insalata. Unisci fagiolini, pomodori e cipolla rossa tagliati a pezzi, fette di avocado, un barattolino di fagioli neri e chicchi di mais (il corrispettivo di due spighe). Aggiungi chips di tortilla sbriciolate, formaggio grattugiato, olio d’oliva, lime e foglie di coriandolo [piatto unico, sia chiaro]

Gamberetti in salsa cocktail. Cuoci al vapore i gamberetti e immergi in acqua ghiacciata. Servi con salsa cocktail realizzata con una tazza di ketchup, un cucchiaio di aceto, tre cucchiai di burro fuso e rafano [la salsa potrebbe essere variata].

Salmone terriyaki, Giappone express. Scotta in padella tranci di salmone su entrambi i lati per un paio di minuti e togli dal fuoco. Quindi spruzza con acqua, sakè, un po’ di zucchero e salsa di soia. Quando il composto sarà compatto, rimetti i tranci nella padella e ripassa nella salsa fino a cottura ultimata. Servi caldo o a temperatura ambiente [ci provo].

Agro-dolce-affumicato, un intrigo di sapori. Trota affumicata servita con mandorle tostate, pezzetti di finocchio, una spruzzatina di olio d’oliva e tanto limone [le mandorle tostate da verificare].

Gamberetti in salsa Worcestershire. Cuoci in olio e abbondante aglio un chilo circa di gamberetti, con o senza carapace. Quando saranno diventati rosa, togli dal fuoco, diluisci il fondo di cottura con mezza tazza di birra, una spruzzata di salsa Worcestershire, pepe rosso, rosmarino e una noce di burro. Servi con pane [regular].

Un gazpacho rinfrescante. Taglia a pezzi 300 g circa di pomodori e un cetriolo sbucciato e uniscili in un frullatore a due o tre fette di pane raffermo, a un quarto di tazza di olio d’oliva, a due cucchiai di aceto allo sherry, a uno spicchio d’aglio e a un paio di cubetti di ghiaccio. Miscela fino a che il composto non sarà omogeneo, eventualmente aggiungi acqua. Metti sale e pepe quindi servi o tieni in frigo. Puoi decorare con alici e un un po’ di olio [o affidarti alla ricetta di Fornelli in Forma].

Gamberetti in padella. Cuoci a fuoco lento per circa 5 minuti i gamberetti in una padella con molto aglio e olio di oliva. Quindi aggiungi crescione o rucola, limone, pepe e sale.

Panini o diavolerie simili.

L’arte di mettere qualcosa di buono nel pane non conosce confini. Né geografici né culturali.

Un panino semplice semplice. Panino con formaggio grigliato e prosciutto, pomodori, timo o foglie di basilico.

Un panino anglosassone. Pane a ciambella (bagel), formaggio cremoso (anche Philadeplphia) e salmone affumicato. Servi con pomodori, crescione o rucola e pezzetti di cipolla rossa o scalogno.

Un panino leggero leggero [si fa per dire!]. Taglia del salame a pezzetti e aggiungi un po’ d’olio d’oliva. Mettilo in un tegame con peperoni tagliati a pezzetti e cipolla. Cuoci fino a che il salame sarà dorato e le cipolle saranno diventate tenere. Servi in un sandwich.

Messico piccante. Metti sulla metà di un’ampia tortilla una miscela di formaggi come la Fontina e il Pecorino grattugiato. Aggiungi peperoncino rosso messicano, cipolla a pezzetti, scalogno o pezzi di pomodoro e ravanello. Chiudi la tortilla e ripassa su entrambi i lati in olio o burro fino a che il formaggio non si sarà sciolto [per l’inverno].

Piccoli sandwich croccanti. Su pane croccante metti salsiccia di fegato, prosciutto cotto, cetriolini a fette, foglie di coriandolo, carote tagliate à julienne e pasta di peperoncino all’aglio vietnamita.

Il panino di Parigi con l’intruso [qual è?]. Baguette con burro o olio d’oliva, prosciutto e pomodoro.

Il panino multiculturale. Unisci della salsa hummus a yogurt, cetrioli e un po’ d’aglio. Aggiungi pomodoro, feta, fagioli bianchi con olio d’oliva e pane pita.

Il panino italiano. Sandwich con bresaola o prosciutto, rucola, Parmigiano, cuori di carciofini marinati, pomodoro [un po’ pizza e mandolino].

Sua maestà l’uovo. Umile e versatile.

Può mai mancare in un frigorifero? Certo che si, ma a vostro rischio e pericolo!

Uova fritte “saltimbocca”. Metti alcune fette di prosciutto crudo o cotto in una padella imburrata. Friggi le uova sopra il prosciutto e aggiungi Parmigiano grattugiato.

La frittata nell’insalata. Prepara un’omelette sottile con due o tre uova. Salta cubetti di bacon o pancetta o strisce di prosciutto fino a che non saranno croccanti. Taglia l’omelette e usala insieme agli insaccati per guarnire un’insalata verde condita con olio d’oliva e aceto balsamico.

Uova sode con una marcia in più. Prendi un uovo, fallo bollire per dieci minuti, passalo sotto l’acqua fredda e sbuccialo. Poi servilo su asparagi bolliti.

Più semplice di così! Grattugia una carota sulle uova bollite per sei minuti e sbucciate (previo raffreddamento sotto acqua corrente). Aggiungi olio d’oliva e succo di limone.

[Fonte: nytimes.com. Foto: ext.tallinksilja.com, scattidigusto.it]