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Lezioni di cocktail. Americano shakerato, la ricetta perfetta

venerdì, 26 Agosto 2011 di

Così cantava Renato Carosone alla fine degli anni ’50. Il desiderio di imitare lo stile di vita americano, bevendo whiskey e soda, ballando rock and roll, giocando a baseball e fumando sigarette Camel. Agli inizi del Novecento nasce il cocktail Americano che vuole imitare il modo di bere d’oltreoceano. A dispetto del nome, gli ingredienti che lo compongono sono italianissimi, e sono il vanto della nostra tradizione liquoristica.

Altri fanno risalire l’origine del cocktail al periodo del fascismo e collegano il nome a quello del pugile Primo Carnera detto Appunto L’Americano.

L’Americano è uno dei cocktail preferiti da James Bond e anche il primo ordinato nel film Casino Royal (cosa non ha fatto bere Jan Fleming al suo eroe!).

Va preparato direttamente nel bicchiere con abbondante ghiaccio, 1 parte di bitter Campari, 1 parte di vermouth rosso, uno spruzzo di seltz e la decorazione di una fetta di arancia. Semplice da realizzare è un ottimo aperitivo, mediamente alcolico.

L’Americano è considerato il padre del Negroni e dello Sbagliato (o Negroni sbagliato), ma queste sono altre storie.

Una versione dell’Americano che si sta affermando e quella shakerata. Personalmente la preferisco. Il cocktail shakerato si emulsiona, creando una piacevole schiumetta in superfice, le molecole di bitter e vermouth si fondono meglio e il cocktail risulta più fresco e gradevole.

Per la versione shakerata, riempire per un po’ più della metà lo shaker di ghiaccio, versare una parte di bitter, una parte di vermouth, shakerare energicamente per 5/6 secondi, versare in un tumbler basso pieno di ghiaccio, decorare con una fetta di arancia. Buon aperitivo a tutti.

[Pino Mondello]