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Previsioni | Chi sale e chi scende nella Guida del Gambero Rosso Roma 2012

Il 19 settembre, alla Città del Gusto di Roma, sarà presentata la Guida del Gambero Rosso 2012 della Capitale. Ecco i rumors su ristoranti e locali
giovedì, 15 Settembre 2011 di

Tutti pronti? Lunedì 19 settembre, alla Città del Gusto di Roma conosceremo il responso di un anno di lavoro di chef e critici. Sarà presentata la Guida del Gambero Rosso dedicata alla Capitale e che accompagnerà i suoi lettori per tutto il 2012. A differenza dell’anno scorso, che fu presentata a giugno, si è ritornati a un calendario più autunnale e vicino alle uscite della guida nazionale e di quelle degli altri gruppi editoriali.

I rumors diventano sempre più frequenti come le speranze e le paure del circo gastronomico nella Capitale.

Speriamo che non sia confermato che nel regolamento di Roma esista, come nel calcio, la zona Dandini. Smuoversi dall’80 di punteggio sarebbe auspicabile per L’Arcangelo consulente e vate della tradizione romanesca rivista in formula bistrot. Si spererebbe di alzarlo almeno a un inadeguato 81. In caso contrario, evitare lo stuzzichino preparato dall’Arcangelo con il dente avvelenato.

Salita come soltanto un aereo da combattimento potrebbe fare per il The Cesar de l’Hotel La Posta Vecchia di Ladispoli che per location molti avvicinerebbero all’inarrivabile Relais Blu di Massalubrense. Dopo un paio di anni a quota 81, potrebbe raggiungere le quote più alte (85?) grazie a uno stile internazionale che riesce a distinguersi ulteriormente.

Per il gossip, crolla il Pagliaccio. Non di molto ma quei 2 punti che lo riporterebbero a quota 89 e 2 forchette. Ma questa sembra più un’invenzione dei detrattori di Anthony Genovese e dei “blog in cerca di una notizia da sparare a tutta pagina” (cit.). Al Pagliaccio si potrebbe rimproverare qualche eccesso di “creazione troppo concettuale” (cit.), ma anche a voler dar retta a questa illazione, chi potrebbe andare ad occupare un podio che vede attualmente il grande classico (La Pergola) e la grande Tradizione (Colline Ciociare)?

Tre forchette con 90 alla Trota di Rivodutri. I fratelli Serva meriterebbero il riconoscimento che significherebbe un misero +1 dall’89 dello scorso anno quando finirono a un’incollatura con 3 punti in più rispetto all’86 dell’edizione 2010. Vorrebbe dire che la “provincia” di Roma con la Trota e le Colline Ciociare funziona di più della città? Poco importa, meglio trovare un parcheggio facile!

Il Glass Hostaria di Cristina Bowerman ha ritirato l’anno scorso il premio innovazione per la Guida Nazionale, mentre a Roma lo conquistarono Avec 55, Edible Arrengements e Cristalli di Zucchero. Possiamo pensare che conquisti questo o qualcos’altro e un punteggio di media classifica alta (84). O il litigio della pepata chef di origini messapiche con un componente di rilievo della squadra gamberacea potrebbe mettere a rischio anche il (troppo) striminzito 81?

Metamorfosi con Roy Caceres e John Regefalk è un ristorante che sembra un bimotore. Uno chef da Bogotà transitato per il Pipero di Albano e un sous chef di Malmö transitato per Copenaghen da René Redzepi dovrebbero essere la squadra perfetta per vincere su un campo di beach volley tanto appaiono ben assortiti. Un premio alla contaminazione e un punteggio (82) tale da entrare subito in area due forchette.

Se non siete di Roma è possibile che non conosciate i gusti della Grattachecca della Sora Maria per entrare alla Sapienza ma è praticamente impossibile che non conosciate Settembrini e la strada per approdare alla tavola diretta dallo chef Luigi Nastri. La via (appunto, Settembrini) è diventata la strada del gusto cool con il distretto costruito da Marco Ledda: ristorante, caffè e libreria con wok (oltre che casa di produzione di film) L’anno scorso Settembrini, guidato dallo chef Luigi Nastri, è stato capace di passare dall’80 della Guida di Roma di giugno all’81 di quella nazionale in autunno. 85 potrebbe essere la valutazione che risente della capacità attrattiva del marchio che ha anche risucchiato i panini di ‘Ino che aprirà in successione sullo stesso marciapiede.

Il pesce a Roma ha un indirizzo ben preciso: Via dei Chiavari ovvero ilSanLorenzo di Enrico Pierri. L’anno scorso è approdato alle due forchette con un rotondo 80 che, considerato il panorama ittico della Capitale, sembra un po’ bassino. Vogliamo dire 83-84 per i crudi spaziali o le linguine con i cannolicchi?

Le male lingue vorrebbero in caduta l’Antica Pesa, la tavola dell’ex direttore Daniele Cernilli che sta curando un’altra guida. Ma non si ha notizia di ritorsioni in tal senso tant’è che la tavola dell’ex-ex direttore Stefano Bonilli, ovvero Roscioli, gode di ottima salute nelle pagine della rossa gamberacea e, anzi, secondo i più dovrebbe essere l’unico ad avere le tre bottiglie o a conquistarne 4 per stare più su degli altri. Insomma, le due forchette con 80 (o più) dell’Antica Pesa dovrebbero restare lì dove sono.

Per litigio finirà nel dimenticatoio il rinnovato Pizzarium dell’istrionico Gabriele Bonci? Il Michelangelo della Pizza ha confessato che il cartello con cui aveva invitato i giornalisti del Gambero Rosso a stare alla larga dal locale di Via della Meloria ha fatto il giro del mondo facendogli conquistare ulteriore fama e notorietà. Nella categoria della pizza a taglio in molti si sono chiesti come avesse fatto l’anno scorso il Tagliapizza a conquistare il premio mangiar sempre. Quest’anno c’è l’incognita Farro Zero che a molti potrebbe sembrare il Pizzarium 2 (o copy, fate voi). Saranno riusciti i recensori a fare un salto fin lì? Ma Gabriele Bonci appare out.

Dove lo mettiamo Tricolore Monti? Panetterie, perchè non ci sono le paninoteche (o paninerie?) e forse per policy aziendale non si può stare a metterlo tra corsi di cucina e affini (che manco esistono). Ma l’invenzione delle tre fanciulle che un po’ hanno litigato, hanno sfruttato al meglio l‘immagine e (forse meno) la perizia di Gabriele Bonci  e che sono uscite proprio dalla scuola gamberacea non può passare sotto silenzio. “Meriterebbero la medaglia d’oro per quanto fanno pagare i loro panini” (cit.). Certo sono un po’ cari, ma chi dubita che non meritano di essere i primi della Capitale?

 

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.