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Governo gastronomico. Il programma di Eataly Roma tra Napolitano e Alemanno

lunedì, 14 Novembre 2011 di

Saltellavo anche io davanti al Quirinale. Quando c’è aria di festa non riesco a trattenermi. E non vi dico se era sabato, giorno delle dimissioni (quando tifavano contro il personaggio politico che era dal Presidente della Repubblica), o domenica, giorno dell’incarico (quando tifavano contro il personaggio politico che era a colloquio dal Presidente della Repubblica).

Roma non è un granché la domenica. Vedo chiusi molti dei posti che mi piacciono. C’è l’aria della smobilitazione perenne forse per fare da contraltare alle folle della mattina al colonnato di San Pietro. Mi sono fatto l’idea che sono aperti solo i pubettini che accolgono i fuori-sede di ritorno. Sbagliato, sicuro, ma Pigneto e Testaccio li guardo così anche se ognuno va all’università sotto casa sua. Paese, regione, intendo.

Scorreva tranquilla la domenica se non ci fosse stato un messaggio da Torino per informarmi che 2 tartufi erano stati venduti a 98 mila euro (una mezza manovra finanziaria e 10 punti di pil per un qualsiasi fuori-sede) che sai chi se ne frega e quello della lettura di una pagina della locale edizione di Repubblica.

Titolo: Questo è il week-end più importante per l’Italia degli ultimi 60 anni. Seguito da una bandiera italiana.

Ho capito che 98 mila euro non sono berlusconini e che così il made in Italy arriva dall’altra parte del globo fino ad Hong Kong e il filantropo che ha una società di trasporti (altrimenti col cavolo che se li comprava) fa diventare Alba il luogo più importante dell’emisfero europeo e bla, bla, crisi, non c’è, c’è, ristoranti pieni.

Il tartufo non c’entra niente. Segue missiva sulla pagina che è pubblicitaria

CARO PRESIDENTE NAPOLITANO

LA VOGLIAMO RINGRAZIARE PER TUTTO QUELLO CHE STA FACENDO PER IL NOSTRO PAESE IN UN MOMENTO COSÌ DELICATO. SIAMO CONVINTI COME LEI CHE L’ITALIA SIA UN GRANDE PAESE IN GRADO DI SUPERARE LE ATTUALI DIFFICOLTÀ. ETALY LE FA UN GRANDE IN BOCCA AL LUPO PER LE IMPORTANTI DECISIONI CHE STA PRENDENDO PER IL MERITATO BENE DELLA NOSTRA ITALIA.

Cioè, Oscar Farinetti ha rispolverato l’armamentario nazional-partigiano e ci dice da che parte sta? Bene, meglio. Forse non vorrebbe che si pensasse che stesse dalla parte di Paperon de Paperoni mentre si tuffa nel deposito.

Quasi in contemporanea mi illumina questo schermo: “Secondo te quando apre Eataly a Roma?”. Al tenutario di Scatti di Gusto piace l’arte divinatoria. Ci vorrebbe il fegato di Piacenza o la Pizia. “Hanno aperto l’account twitter Eatalyroma”. Sì, ma per aprire un account ci vuole un nanosecondo, una mail e una password.

Il più grande centro enogastronomico del mondo dove poter comprare, mangiare e studiare cibi e bevande di alta qualità… finalmente a Roma!

Ho capito che sarà mai. Certo se alla domanda quando aprite rispondono

abbiamo aperto su twitter apposta per tenervi sempre informati sulle ultime novità! Presto arriva “la data”!

e poi ti linkano il video di Dissapore in cui il comandante supremo della baracca dice che lo spazio è immenso (14 mila metri quadri), che si apre a marzo 2011 (?!) e che il sindaco di Roma Gianni Alemanno è bravissimo qui i conti non tornano.

Ditelo a Oscar Farinetti che Alemanno saltellava al Campidoglio con lo stesso personaggio politico che ha reso unico questo week-end.

E per tacere le carte divinatorie sono passato al Terminal Ostiense che fece costruire Franco Carraro per i Mondiali del ’90 2 o 3 ere geologiche fa.

Posso affermare con sufficiente cognizione di causa che, a meno di non aver capito qual è il terminal, Eataly Roma non ha ancora aperto. E un po’ di tempo, più di quello necessario ad aprire 98 mila account di twitter, ci vorrà.

No, nemmeno per Natale come forse sperano anche a Tavole Romane (che con il tweet “si il video e’ datato ma eatalyroma su twitter e’ una novità…e lascia ben sperare sull’apertura” mi ha movimentato la domenica sera) a meno che non chiamino Mary Poppins a fare i lavori. E non è escluso che tra Farinetti , Della Valle e Montezemolo la conoscano 😀