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Schede del vino. Jean Vesselle Rosé de Saigné

mercoledì, 11 Gennaio 2012 di

Non c’è niente da fare, per me lo Champagne è freschezza e piacevolezza. Qualcuno nei commenti ha parlato di “affettare la lingua”. Ecco, non proprio affettare, ma una certa taglienza e verticalità non mi dispiace affatto negli Champagne, anzi la vado cercando. Per questo adoro gli affilati blanc de blancs di Avize, dalle acidità olimpiche e i bei toni di susina. Appena vedo rosato, diffido. Le larghezze e morbidezze del Pinot nero difficilmente mi conquistano. Magari ne apprezzo complessità e struttura, ma se debbo bere la direzione è un’altra.

Per questo sono rimasto piacevolmente sorpreso quando Beppe Palmieri mi ha versato questo Pinot nero di Bouzy, territorio d’elezione per Champagne di questa tipologia (come insegna l’ottimo Egly Ouriet). Un piccolissimo produttore che da soli 10 ettari di proprietà produce questo piccolo capolavoro. Il Jean Vesselle si è dimostrato una ottima scelta da pasto, la struttura gli fa reggere portate importanti, ma l’acidità, che non manca, lenisce le fatiche della tavola.

Il colore è allegro e limpido, divertente nel suo tono rosato intenso. Al naso profumi complessi di minerale e morbidi di piccoli frutti, si insinua anche allegra la fragola. Ma è all’assaggio che stupisce. Entra morbido e suadente, come ti aspetti da un Pinot nero, poi velocemente vira su toni freschi e corroboranti. Scende con una facilità disarmante, che fa tornare spesso al bicchire. Un frutto dinamico e sfaccettato, poi toni di silicio e pietra fuocaia.

La beva è setosa e dinamica, in una parola piacevolissima. Il perlage è delicato e vivo, con una bella tessitura al palato. Un grande piccolo Champagne, dal prezzo interessantissimo.

3 scatti –  37 €

[Foto: champagnegallery.com.au]