mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Un marziano a Roma/54 Non avrai altro codice bio se non quello di San Bartolomeo

L'azienda agricola San Bartolomeo di Viterbo ha aperto a Roma un nuovo spaccio a Corso Francia. Ecco cosa vuol dire un pollo allevato secondo le regole bio
mercoledì, 11 Gennaio 2012 di

Metti una sera a cena con Qwerty, in arrivo dallo spazio per il solito appuntamento con le cose buone degli umani. Metti che degli uomini l’intergalattica creatura voglia provare stavolta anche la spesa, pratica terrestre, sconosciuta negli spazi interstellari. Metti insomma un extraterrestre con il vezzo, che ci auguriamo passeggero, della quotidianità. Da portare a far la spesa e poi a casa per una prova assaggio.

Il problema è: dove lo porti un marziano con le papille a mille senza andare all’altro capo del mondo? L’idea, per fortuna, non si fa attendere. Ci sarebbe San Bartolomeo, l’azienda prodigio che scarica polli e uova gourmet nei ristoranti e sugli scaffali di mezza Italia e che da qualche mese ha aperto il terzo punto vendita a Roma.

Il miracolo che non ti aspetti è un posto macchina sulla strada più ‘imparcheggiabile’ di Roma, Corso Francia. Il signor Silvio Marsan, deus ex machina di questa impresa del gusto mainstream, illuminato sulla via di Bresse, ha pensato proprio a tutto, anche al parcheggio riservato. Dopo il miracolo, arriva l’ovvio: polli e uova che non hanno ormai più bisogno di presentazioni.

Meno che per Qwerty, che alla gentile Laura chiede puntigliosamente il prezzo, e la storia, di ogni articolo. E poi sceglie, ostentando conoscenza dei listini del super e lanciandosi in confronti, con la maschera della massaia evoluta ormai calata sulla faccia verdognola. E eccolo, lo scontrino di Qwerty.

Una confezione di 9 fuselli di pollo bio. Costosetti. A 13,50 € al kg costano almeno 5 euro in più dei fusi biologici del Carrefour, un possibile metro di paragone. Ma nel negozio di Corso Francia spiegano a Qwerty che ogni pollo San Bartolomeo ha 10-15 mq a disposizione, scorazza libero nella campagna del vetrallese, mangia un pappone di granaglie bio mescolate a minerali, erbette e germogli, becca insetti e sassolini ed è felice come una Pasqua. Speriamo che ne valga la pena, avverte severo il marziano consumerista, minacciando raggi gamma a profusione se il prodotto non sarà all’atezza delle aspettative.

 

Una confezione di 4 uova bio. Decisamente competitive, checché piuttosto piccoline. Costano 1,80 €, cioè 0,40 centesimi a uovo. Mica male per un uovo fatto da una gallina che, come il suo omologo maschio, ha a disposizione uno spazio di 10-15 mq e mangia, anche lei, granaglie bio e altre prelibatezze avicole! Per lo stesso prezzo abbiamo intercettato una confezione di 4 uova da ovaiole allevate all’aperto del Carrefour, 4 mq a disposizione per gallina, non proprio la stessa vita, quindi!

Cous cous al farro: 10 € al kg. Non te lo regalano, ma almeno non viene dal Maghreb. Il signor Marsan, assicurano, ha la fissa del km 0! Un accompagnamento intelligente alla pietanze a portar via per tenersi sufficientemente leggeri ma non vuoti.

Pollo al curry. 30 € al kg. Con la nostra confezione di mezzo chilo ci facciamo uno spuntino sostanzioso. Ce lo scaldano al microonde, insieme al cous cous e con una ventina di euro mangiamo in 3. E per Qwerty  in vena di esperienze arrivano pure i 5 minuti da lavoratore in pausa pranzo. E non è l’unico. Il piatto è pensato per una clientela trasversale che non ha il tempo nemmeno di guardarli i fornelli per cui risulta un po’ anemico quanto a speziatura. Il pollo è eccezionale. Un precotto molto dignitoso, ma si potrebbe suggerire di accostare sul banco una versione di maggiore carattere.

Polpettine di pollo (con e senza spinaci). 22 € al chilo. Non vi aspettate l’esecuzione casalinga della mamma o della nonna, ma è un confort food di tutto rispetto, ideale per una pausa pranzo anche dei più incalliti che continuano a guardare il computer. Vanno giù che è una bellezza.

Un tortino di finocchi e uno di spinaci, uno sformatino di patate e pollo e uno di melanzane (1,80 € il pezzo). Lo sformatino di patate e pollo è il più convincente. Sarà mica per la presenza della carne di animale felice. Promosso anche quello di melanzane, un po’ terra di mezzo spinaci e finocchi. L’uno troppo secco anche se presumibilmente per il piacere dei dietisti, l’altro corposo ma manca di una nota speziata. Un paio risolvono egregiamente il light lunch.

Tre muffin (1,60 € ciascuno). Della serie le chiusure piacevoli possono esistere anche se si dedica (male!) 12 minuti al pranzo. Morbido e piacevole, non deluderà gli amanti del genere.

Tre tortini di nocciole (80 centesimi ciascuno. Le nocciole sono quelle di Viterbo). Qwerty ne avrebbe divorato sequenze intere. La granella di farcitura è sincera, il pensiero va ai nocchieti relativamente giovani che da Vetralla si estendono tutto intorno fino ai Cimini. La pratica dimostrazione che una moneta di 1 € può rimetterti in pace con le papille.

Pizza bianca (9,50 € al kg). La bianca bassa ma non scrocchiarella è furba e ti conquista. Il prosciutto crudo è un alleato che vincerà la vostra gola.

Un filone di pane bianco.  Con lievito madre. Ci mancherebbe! Qui si potrebbe aprire una discussione infinita. L’elemento base della nostra tavola può diventare un succedaneo dei contenitori di plastica se si acquista senza badare al luogo di acquisto e al prezzo. 3,90 € al kg può essere impegnativo ma non è possibile generare confronti se non con pari eccellenze.

La cucina è di quelle davvero minimali per i noti buoni propositi di inizio anno: uova in camicia e fuselli lessi.

L’uovo è dannatamente piccolo e per i cultori dell’abbondanza il consiglio è mai meno di due. Il codice 0 può essere compreso con il grafico che proponiamo: ammucchiati nel monolocale o “dispersi” nel grande giardino. Se dovessi dirlo in breve, l’uovo si discosta da altri prodotti bio per sapore e consistenza. E’ l’alternativa cittadina all’uovo del contadino che puoi recuperare in campagna.

Il cosciotto lesso restituisce una carne vigorosa, ma non “durissima” (la vera preoccupazione delle mamme…) che mi porrebbe qualche interrogativo sulle modalità dello scorazzamento degli animali ma mi rendo conto che la frollatura alla San Bartolomeo sarà molto più attenta di quella del contadino. Un filo d’olio da canine in purezza e Qwerty ritiene che sia un peccato che i polli abbiano solo due cosce.

Il prossimo appuntamento con San Bartolomeo sarà l’aperitivo country: alette di pollo, vino e sformatini. Qwerty lascia il biglietto da visita. “Avvertitemi quando cominciate!”. Sottinteso, vi darò una mano a spazzolare.

Io vi lascio con questo confronto tra lo spazio che un pollo ha all’aperto e lo spazio che un pollo ha in un allevamento bio. Sono i famosi codici 0 e 1 in confronto con quello 2. Cliccate sulle immagini e rimarrete sbalorditi! Il codice 3 lo abbiamo abolito.

Azienda Agricola San Bartolomeo di Silvio Marsan. Laboratorio e spaccio aziendale: SP Teverina km 7,200 (Viterbo). Tel. +39 0761.251782. Cell. +39 335.1355271

Punto vendita. Corso Francia 212. Roma. Tel. +39 06.36301132

 

(Big Picture: le foto possono essere ingrandite cliccando sull’immagine)