mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Barilla – Plasmon. E se la battaglia l’avessero persa i piccolini?

giovedì, 19 Gennaio 2012 di

Piccolini nel senso di bambini, anzi, infanti da 0 a 3 anni. Nella guerra della pubblicità comparativa in cui la Plasmon aveva accusato Barilla di proporre la sua pasta i Piccolini con un messaggio ingannevole: la pasta non va bene per i bambini cui il nome sembrerebbe riferirsi poichè alcuni pesticidi e micotossine superano i limiti previsti per l’alimentazione dell’infanzia. Egualmente, i biscotti del Mulino Bianco conterrebbero pesticidi in misura non adatta per l’alimentazione dei più piccoli.

Il Tribunale di Milano ha confermato il provvedimento d’urgenza di dicembre in cui aveva giudicato la pubblicità comparativa scorretta perchè metteva a confronto prodotti non omogenei: la pasta Piccolini è per tutta la famiglia ma con esclusione dei bambini da 0 a 3 anni (e così pure i biscotti). Quindi per il Tribunale di Milano è “illecita la pubblicità comparativa di Plasmon nei confronti di Barilla, perché raffronta prodotti tra di loro non omogenei, oltre che denigratoria ed ingannevole”.

Anche se Plasmon ha dichiarato che continuerà la battaglia legale ricorrendo avverso questa decisione e Barilla si è detta soddisfatta, l’aspetto curioso va oltre la comunicazione. Come fa notare il Corriere della Sera, Plasmon si è messa le stellette per aver ottenuto comunque una vittoria importante per i (piccolini) consumatori poiché Barilla apporrà sulle confezioni una dicitura evidente in cui ribadisce che sono prodotti non adatti per l’alimentazione 0 – 3 anni. Un successone se sapessimo quante mamme hanno dato pastina ai propri bambini senza tenere conto del range dell’età? Forse saprà di questi comportamenti qualche sito attrezzato sulla materia mamma e figli.

Nel frattempo, per noi che siamo usciti da un pezzo dall’età dello svezzamento, potrebbe essere utile avere tabelle comparative del genere sulla presenza delle aflatossine ed altre micotossine nelle diverse paste in commercio. Potrebbe essere dannatamente interessante il confronto tra grani portati a zonzo su navi cisterne da un capo all’altro del mondo e grani prodotti vicino ai mulini e trasportati con maggior riguardo. Siamo sicuri che i “grandini” stanno messi bene?

 

[Link: corriere.it, ilpost]