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Black Mamba e i vitivinicoli. Ricchi, così appare

giovedì, 19 Gennaio 2012 di

Bella domanda: il settore vitivinicolo è ricco?

Il Ministro dell’Agricoltura Mario Catania è intervenuto alla riunione dell’Unione Italiana Vini nella sua sede romana ai Parioli,  per fare il punto della situazione del settore agricolo, con particolare riferimento al comparto vitivinicolo nel contesto attuale italiano ed europeo.

Principali temi trattati:

  • Politica Agricola Comunitaria (PAC)
  • Fiscalità del settore agricolo
  • Consumo di bevande alcoliche (l’Ordine del Giorno qui prevedeva un intervento di Black Mamba in qualità di specialista, che purtroppo è zompato per cause tecniche: grosso guaio con la colla delle ciglia finte, non reggevano! Sarà per la prossima volta…)

PAC: Il negoziato sulla nuova PAC è in fase di stallo poiché l’attenzione a livello comunitario è fortemente concentrata sulla crisi finanziaria e l’euro. I temi centrali da affrontare nell’immediato futuro, tuttavia, saranno:

  1. Liberalizzazione dei diritti  di reimpianto. Una forte maggioranza di paesi europei vuole arrivare alla liberalizzazione totale dei diritti, ovvero, alla loro eliminazione. Si pone quindi il problema della gestione degli albi delle denominazioni, per il futuro. E’ evidente che i paesi produttori siano contrari alla liberalizzazione, per evitare forti squilibri produttivi e grossi rischi di speculazioni sui territori più significativi della produzione vitivinicola.
  2. Eliminazione degli aiuti alla distillazione e ai mosti concentrati. Le distillazioni sono importanti per eliminare dal mercato sottoprodotti e vini di qualità non idonea. Svolgono una funzione calmierante e occorre, pertanto, stabilire, nel caso, misure alternative che portino gli stessi risultati. Circa i mosti, in Francia e non solo, come sapete, si pratica lo zuccheraggio. Pertanto sarebbe auspicabile che un coordinamento a livello europeo evitasse misure contro il principio della leale e corretta concorrenza fra i paesi.
  3. Fiscalità. E qui arriviamo al sodo! La percezione collettiva è di un settore eccessivamente assistito e si corre il rischio che alcune misure che dovrebbero facilitare, vengano ridimensionate. Il settore vitivinicolo, per essere chiari, è percepito come estremamente ricco. Si tende a sovrastimarne la ricchezza economica e a sottovalutare il ruolo fondamentale che le aziende vitivinicole hanno nel mantenimento dei territori. Le aziende agricole in generale, sono anche le più esposte al rischio climatico e alle conseguenti oscillazioni di redditività, è ovvio! Qui per maggiori chiarimenti vi invito a dare un’occhiata alla classifica dei bilanci che Anna di Martino pubblica ogni anno sul Mondo. Se li mettete in fila e fate una fotografia del settore vi rendete conto che non si sta parlando del più ricco del pianeta!
  4. Vino e Alcol. Vino è cultura, non stragi notturne dopo la discoteca! Purtroppo l’argomento è di attualità e sensibilizza l’opinione pubblica. Sarà forse il caso di chiarire la differenza fra cultura e sbronza, benchè rappresenti sicuramente un problema di ordine pubblico? Attenzione perché si rischia che il comparto paghi per le responsabilità di altri settori!

Forse è giunto il momento di  occuparsi di una comunicazione reale, dei problemi veri del settore e non solo di poesia. Il problema non è all’orizzonte, ma già qui e tangibile e forse sta per diventare un guaio.

In questo contesto assai complesso, abbiamo un Ministro competente e serio che conosce fino in fondo l’argomento ma anche la politica europea. Spiacente, ma questa è l’unica buona notizia per oggi!

Parola di Black Mamba