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Montalcino. Assaggi di Brunello e di Rosso fuorisalone

Anteprime Toscane. Una nuova tornata di assaggi al fuorisalone”, i vini non presenti alla degustazione collettiva del Benvenuto Brunello.
lunedì, 27 Febbraio 2012 di

Chiudiamo la gran parata da Montalcino con i “fuori salone”, i vini non presenti alla grande degustazione collettiva del Benvenuto Brunello.

Chiariamo subito: non è che (come nel celebre film di Moretti) per farsi notare (e recensire) di più basta non venire alla festa. Non è regola necessaria, né tantomeno sufficiente; benché i furbetti che ne hanno fatto un mezzo escamotage nel tempo non siano certo mancati. Ma qui si parla di aziende “cammeo” (per tutte Cerbaiona e Poggio di Sotto, questa da poco passata dallo storico fondatore Piero Palmucci alla famiglia Tipa, quella di ColleMassari e Grattamacco) che per vari motivi hanno scelto di proporsi da sole: o meglio, di farsi raggiungere direttamente da chi le cerca.

Ora poi a facilitare le cose c’è da qualche anno una degustazione aperta (una giornata) all’enoteca L’Osticcio, che in realtà presenta semplicemente l’intera propria selezione, includente anche un tot di Brunelli, Rossi e Riserve presenti al salone, ma di cui parecchi (non tutti!) i cronicamente assenti fanno da anni parte. Abbiamo scelto nel mazzo i 12 vini che ci son piaciuti di più, tra tutte le tipologie: e ve li presentiamo stavolta divisi per azienda.

Altesino Rosso di Montalcino Doc 2010
Un rosso “rosso”, come direbbe la Cortellesi nel suo spot, e non un Brunello in minore. Gradevolmente bevibile, un po’ imbastito di precocità.
½  e secchio

Altesino Brunello di Montalcino Docg Montosoli 2007
Ecco un 2007 di indubbiamente buona pasta, un po’ brusco di tannini (e ci sta tutto, vista fase ed età), ma di qualità.

Altesino Brunello di Montalcino Docg Riserva 2006
Importante in bocca, denso, non larghissimo, ma di bella stoffa. RBboa buona e di evidente capacità di affinamento.
 ½

Costanti Brunello di Montalcino Docg 2007
Profumi centrati, presa piena ed elegante al palato, finale elegante e serio, senza cedimenti o piaggerie. Una bella prova, una bella conferma.
 ½

Costanti Brunello di Montalcino Docg Riserva 2006
Uno scatto ulteriore, nel senso dei 4 e della metafora. Tanta roba, tanto indietro, un gigante che ancora parla poco, ma dirà. Acidità, ciliegia, tannini appena irsuti oggi ma sulla cui “stendibilità” c’è da giurare.

Fonterenza Brunello di Montalcino Docg 2007
Viola, selvaggio, frutti neri. Le prime tre note che vengono fuori discutendone lo descrivono a puntino. Al gusto, bella beva con finale minerale e speziato. Appena “verticale” il pur bel finale.

Stella di Campalto Brunello di Montalcino Docg 2007
Qualcuno la chiama, esagerando forse un po’, la “madame Leroy” di Montalcino. Certo è che i vini-natura
targati Stella hanno un fascino tutto loro. Questa edizione è appena un po’ avanti rispetto a media dei precedenti e forse) attese, ma è deliziosamente buona. E si fa bere davvero.
 ½ secchio

Cerbaiona Rosso di Montalcino 2009
Una parola? Meraviglioso. Una beva trascinante, elegante, fine e (parola che non si usa quasi mai, in questi casi, eppure quant manca…) allegra. Una delizia, cui più che il secchio andrebbe assegnata la tinozza, non fosse per il costo: comprensibile, ma non tenerissimo.
secchio

Cerbaiona Brunello di Montalcino Docg 2007
Aperto a mezzo pomeriggio, il 2007 del comandante Molinari (e deella sua fida copilota Nora) comincia a parlare a distesa verso sera. Una lingua splendida e fluente, fatta di ciliegia ricca e scura, tannino esemplare, densità precisa. Ottimo.

Poggio di Sotto Rosso di Montalcino doc 2009
Una prova di botte degustata in azienda, in vetro solo da pochi giorni. Eppure… L’ultimo taglio di Giulio Gambelli (un pensiero caldo al più grande di tutti) è dei suoi: largo appena più della regola, già tanto buono, spazialmente tondo ma ancorato nel tempo alla acidità-futuro marchio di casa.
 ½

Poggio di Sotto Brunello di Montalcino Poggio di Sotto Docg 2007
Pronto: anche qui un figlio Poggio di Sotto leggermente più avanti della regola, ma che buono… Straordinariamente accogliente, riscuote una specie di plebiscito a colpi di “lo berrei stasera”. E ne terrei un po’ da parte…
 ½ secchio

Poggio di Sotto Brunello di Montalcino Docg Riserva 2006
Antico, seminale e monumentale: ecco lo skill di Poggio di Sotto fotografato in un Brunello dei suoi. Da fermare con la mano, per impedirsi di stapparlo, e conservare gelosamente in cantina. Grande vino, sarà grandissimo.

(Antonio Paolini, Stefano Ronconi e Maurizio Valeriani)