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Superclassifica di Pasqua. Le cinque pastiere da comprare a Napoli

Se un'ottima pastiera vuoi comprare da Pasquale Marigliano devi andare. È lui che vince la classifica che vede una new entry assoluta
lunedì, 02 Aprile 2012 di

svinando

Si sa, è risaputo, la pastiera migliore è quella che ci preparano le nostre mamme, nonne, zie…ha quel sapore dal profumo intenso, che ti dà calore familiare solo a sentirlo e ti riporta indietro negli anni, quando il Giovedì Santo (tutt’oggi è così) interi palazzi napoletani erano inebriati dall’odore di grano, acqua di fiori d’arancio, cannella, canditi, ricotta, uova.

Fatta questa premessa, ho girato alcune pasticcerie che già da tempo sono in fermento, esponendo nelle loro vetrine il dolce pasquale napoletano per antonomasia: la pastiera. Ne ho scelte cinque per comporre una Top Five dove i più pigri, quelli che proprio non ce la fanno a mettersi all’opera in cucina (mamma mia e che ce vò?), potranno acquistarla.

Piazza Garibaldi. Al forno dei Fratelli Attanasio, volti noti della sfogliatella napoletana, dove ho trovato una pastiera dal sapore casalingo, un po’ bassa, ma dal gusto decisamente tradizionale (Vico Ferrovia 1/2/3/4 – 80142 Napoli. Tel. +39 081.285675).

Piazza Arenella, dove c’è la sede storica della pasticceria Bellavia. Una mini pastiera, ben colorata per la ricca presenza di uova, ha confermato lo stile della pasticceria: ripieno morbido ma non asciutto. Quando la si assaggia, si ha la certezza di assaporare un dolce già noto, che non ha modificato la sua ricetta nel tempo (Via O. Fragnito, 82 – Rione Alto – Napoli. Tel. +39 081.5463298)

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Via Luca Giordano. Non mi sono fatta mancare nulla (alla faccia della prova costume, tiè) e ho voluto provare anche l’altro Bellavia, proveniente dallo stesso ceppo genealogico di quello precedente, ma tutt’altra storia in fattura di dolci. Al Vomero (via Luca Giordano, 158 – Napoli. Tel. +39 081.5789684), la pastiera è la regina della vetrina, la si può degustare anche a tranci belli grandi (a soddisfazione insomma!), ricetta classica, guai a nominare la crema pasticcera!

Casoria. Grazie ad Antonia, ho conosciuto Amitiè a Casoria, la pusher della ricetta delle zeppole fritte di San Giuseppe per intenderci, che può rappresentare la new entry in una classifica che conta nomi molto noti. Una pastiera molto profumata con un aroma di primavera amalgamato al sapore intenso delle spezie sono le caratteristiche della pastiera di di Giovanni Russo (via Nuova Padre Ludovico 22 – Casoria, Napoli – Tel. 081.0837707).

San Gennarello di Ottaviano. Il top in fatto di pastiere è stato raggiunto da Pasquale Marigliano (via G. D’Annunzio, 23 80040 San Gennarello di Ottaviano – Napoli. Tel. +39 081.5296831) che ha da alcuni mesi ha esposto in vendita la sua produzione presso il Motus, a Piazza Municipio. Nonostante il prezzo notevolmente più alto rispetto alle altre (che si aggirano intorno ai 20 euro al chilo, mentre questa di Marigliano è venduta a 28 euro al chilo), questo dolce merita tutta l’attenzione dei palati gastrofighetti partenopei. Sono ben chiare le note di ogni singolo ingrediente, è una pastiera che esprime delicatezza ma che allo stesso tempo evidenzia bene le proprie caratteristiche e la propria personalità. Lo so, quando parlo di Marigliano, mi si fanno gli occhi a forma di cuoricino (non sia mai lo incontrasse Sofia, se ne innamorerebbe a prima vista e non lo mollerebbe più, lo so!!!).

Ora lo sapete. Queste sono le cinque per cui vale anche fare il viaggio nel caso foste a corto di pastiere nella vostra città e vorreste godere del dolce che aveva ammaliato anche le sirene! O avete da proporre qualche nome sotto casa vostra?