mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Critici enologici, wineblogger, giornalisti. Chi ama, chi tromba

Per esprimere una critica devi essere attore della filiera? Nasce il parallelo tromba se sei ginecologo, critica il vino se sei enologo
lunedì, 30 Aprile 2012 di

Il succo della provocazione lanciata da Luciano Vignadelmar Lombardi, oste web 2.0 a Monopoli, sul forum del Gambero Rosso è stata affidata a una telefonata mattutina:

“Seguendo il ragionamento di Palumbo e facendo finta per un attimo di considerarlo valido, non è che a trombare possono esser solo i Ginecologi ???”

Palumbo è Leonardo Palumbo, il Presidente degli Enologi di Puglia e Calabria, che ha difeso la categoria dei degustatori professionisti:

“Qualora un concorso enologico abdicasse il giudizio tecnico ed obiettivo degli “onnipresenti” enologi a favore di quello discrezionale,soggettivo e verboso degli “amatori” del vino, offrirebbe una valutazione poca obiettiva perchè poca adesa ai parametri di pregevolezza organolettica che gli enologi colgono immediatamente. Direi che per fortuna ci sono gli enologi che il vino lo fanno, lo conoscono e se lo bevono pure! Ai “cultori del vino” resta però lo squisito piacere di raccontarlo e promuoverne la conoscenza. D’altronde ciascuno nel proprio lavoro è maestro.
Leonardo Palumbo”

Ne è nato il solito siparietto del volemose tutti bene, i blogger sono uguali, anzi, sono meglio dei giornalisti professionisti e via discorrendo con la nota che è inutile alzare dighe al nuovo che avanza più che altro per metriche quantitative: sono tanti/e i/le foodblogger che scrivono di cibo e i/le wineblogger di vino che tutto sarà sommerso da un mare di bit in libera uscita.

Nemmeno sto a commentare le posizioni perché sarebbe come ammettere che oggi ci sono troppe auto in circolazione e quindi è limitata la libertà di circolazione.

Piuttosto, ed è quello che mi interessa, ho ricevuto una telefonata (meno mattutina di quella enoica) relativa all’iniziativa che Alessandro Bocchetti ha lanciato per la convocazione di Stati Generali della Gastronomia (o, più prosaicamente, della Panza). Il tentativo è di trovare regole di ingaggio che evitino scontri in stile Via Pal. La prima riunione preparatoria si terrà a Firenze il 15 settembre.

Ebbene, dall’altro capo del telefono, mi hanno detto che faccio parte di un mondo vecchio perché dobbiamo riunirci invece che organizzare una video conferenza partecipata che sarebbe pronta in 10 giorni. Usate il sistema vecchio della politica per accreditarvi e ri-accreditarvi, questo il concentrato dell’accesa discussione, che si è infranto sulla nota che l’invito a partecipare è rivolto soprattutto alle realtà emergenti.

“Vedersi è meglio che parlare con le cuffiette e abbiamo deciso di incontrarci a Firenze che è abbastanza comoda per tutti”.

“Ecco, fatelo alla Stazione Leopolda così siete perfetti nella linea del cambiamento e della rottamazione. Non capite che il futuro sono i social network mica i titolari o gli autori dei blog”.

Sono rimasto un po’ perplesso. Vuoi vedere che se per trombare bisogna essere ginecologi, per trovare una quadra bisogna essere plenipotenziari?

[Immagine: a lonely walk]