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Terremoto. Chef pronti ad aiutare. A Fiera Milano City vendita Grana Padano

mercoledì, 30 Maggio 2012 di

Un disastro di dimensioni enormi e scosse che continuano con la previsione che quelle di assestamento potranno durare anni. La situazione non è rosea e intanto si moltiplicano le iniziative per andare in aiuto ai territori e alle persone in difficoltà.

Attendono l’eventuale via libera della Protezione Civile che coordina le operazioni in zona una nutrita pattuglia di chef nazionali che hanno risposto alla domanda su cosa possiamo fare di Andrea Alfieri. La “brigata” è pronta a sostenere con qualsiasi iniziativa utile la popolazione. Da Domenica Vagnarelli a Francesco Milioti, Piercarlo Zanotti, Fabio Cucchelli, Giulia Ferri, Arcangelo Dandini, Aurora e Massimo Mazzucchelli, Francesco Frank Rizzuti, Massimiliano Sepe, Marcello Valentino, Ramona Anello, Massimo Bottura e tanti altri.

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Ecco la situazione fotografata dal lancio dell’AGI alle 10:44

Dai caseifici agli stabilimenti di lavorazione della frutta, dalla cantine alle acetaie di invecchiamento dell’aceto balsamico fino ai magazzini di stagionatura dei formaggi Grana e Parmigiano ma anche case rurali, stalle, fienili, macchinari distrutti e animali morti per un totale di 500 milioni di danni sono stati provocati dal terremoto tra le province di Modena, Ferrara, Piacenza, Mantova e Bologna ma anche tra Rovigo e Reggio Emilia. E’ questo il primo bilancio dalla Coldiretti sugli effetti del terremoto sul distretto agroalimentare italiano dove si produce oltre il 10% del Pil agricolo, tra cui il Parmigiano Reggiano l’aceto balsamico di Modena, il prosciutto di Parma fino al Lambrusco. Cantine e macelli dai quali si ottiene la materia prima per il prosciutto di Parma hanno fermato le attivita’ e solo per l’aceto balsamico – sottolinea la Coldiretti – si stimano danni per 15 milioni di euro mentre sono circa un milione le forme di Parmigiano Reggiano e Grana Padano rovinate a terra dopo le ultime scosse che hanno provocato ulteriori crolli delle “scalere”, le grandi scaffalature di stagionatura, come nella latteria sociale di Porto Mantovano e nel caseificio e magazzino di Pietro Rossi di Correggio in provincia di Reggio Emilia. A 100 metri dall’industria biomedicale Emotronic a Medolla nell’azienda di Mauro Galavotti sono crollati i magazzini di fieno con impianto fotovoltaico, i centri aziendali sono lesionati e c’e’ bisogno di container per le persone e gli animali nella stalla dove ci sono le mucche che producono latte per il Parmigiano Reggiano.

A Mirandola – continua Coldiretti – nella stalla di Davide Pinchelli che si trova a 150 metri dell’industria Bbg, dove purtroppo ci sono state vittime, sono crollati i centri aziendali. Nel mantovano il sisma – spiega Coldiretti – non ha risparmiato gli agriturismi: allo “Zibramonda” di Quistello ci sono fratture nel tetto e sui muri e la struttura e’ fuori uso. Il terremoto – continua la Coldiretti – ha provocato anche un pericoloso rischio idrogeologico nei territori colpiti con danni dagli impianti idraulici e frane in alcuni alvei che pregiudicano il regolare deflusso delle acque.

Una prima conseguenza di questi danni molto gravi e’ la sospensione del servizio irriguo per un’area della provincia modenese di 26mila ettari che va da Novi di Modena a Carpi, Campogalliano e Soliera. Un territorio dove forte e’ la specializzazione per la frutticoltura, il Parmigiano Reggiano e numerose risaie. La Coldiretti [terremoto@coldiretti.it] ha avviato una vendita straordinaria di Parmigiano Reggiano e Grana caduti a terra nei magazzini colpiti dal sisma. Intanto fino a domenica in occasione della “Fiera della Famiglia” e in contemporanea con la visita del Santo Padre fra gli stand di Fiera Milano City, dalle ore 9.30 alle ore 18.30, verranno messi in vendita 3.000 pezzi di Grana Padano per aiutare le aziende agricole e i caseifici colpiti dal terremoto dei giorni scorsi e dalle ultime grandi scosse.

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.