“Se mi vien voglia di far l’amore porto il mio uomo anche nel bagno del ristorante”. Parliamone. Anna Falchi ha un po’ di pancia causa gravidanza e ha deciso di saltare la prova bikini. Solo costume intero.
Ora, non vorrei trasformare questo blog in un contenitore di perversioni oltre a quelle che già trasudano abbondanti da queste pagine, ma qualche quesito me lo sono posto.
- Al ristorante la mia compagna va in bagno da sola e, suppongo, per effetti collaterali combinati di acqua (poca) e vino (molto).
- Le pulsioni istintuali che aleggiano sulla tavola comportano l’utilizzo esclusivo del cavo oro-faringeo e la soddisfazione si consuma in maniera praecox a livello papillare.
- Sto provando a compilare la classifica dei migliori bagni dove trovarsi in caso di voglie improvvise. C’è una guida in tal senso?
- Ritorno all’annosa questione dello scatenare passioni irrefrenabili: meglio ostriche o una cacio e pepe da urlo (o che ci mettereste)?
- Il vino è una componente fondamentale. Il primo che dice Passerina lo squalifico a vita. Io sarei per un woooooooowww intenso subito in apertura che mi faccia apparire agli occhi della mia dirimpettaia come un accenditore di sensazioni. O è meglio conservare il colpo in canna per la chiusura?
- Quali sono le accortezze che un ristoratore dovrebbe porre in essere per facilitare simili colpi di testa?
[Note per le donne navigatrici. Potete sostituire compagna con compagno e declinare al femminile inserendo il personaggio che più vi aggrada]
[Link: TMNews. Immagine: Vanity Fair]