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Miracolo a Milano/46. Cucina tradizionale italiana e gestione familiare al 46 giallo

martedì, 19 Marzo 2013 di

Mario Avegnano con la moglie Teresa e la figlia Veronica: deve essere questo il segreto di 46 giallo, locale di un’eleganza semplice e discreta in una traversa di Corso XXII Marzo. A quanto pare, il locale è interamente gestito in famiglia. L’altro ingrediente che completa la ricetta è la frase “Cucina tradizionale italiana” che accompagna il nome – che non vuol dire un locale -reliquiario, imbalsamato, la tradizione è un punto di partenza e non di arrivo.

Acciughe dissalate con insalata di finocchietto e cucunci (“Ah ah – i frutti ‘del cappero’… che ridere” – Totò) – un antipasto semplice (8 €), forse ci voleva qualcosa che “legasse” un po’ il tutto, ma piacevole – l’ho preferito alla ricottina al forno con semi di sesamo (8 €), alle capesante alla veneziana (12 €), al salmone marinato alle erbe (10 €).

Buoni gli gnocchetti al gorgonzola con granella di pistacchi (8 €; in alternativa, fra gli altri, a cavatelli cozze e fagioli, 9 €, fregola sarda con arselle, 10€, risotto al barbera e montasio, 10 €) – il gorgonzola fuso, sappiatelo, è bollente, e se ci fosse qualcuno ingordo che ne prende forchettate, beh, peggio per lui.

Cotoletta alla milanese (20 €): classica, buona, grande, panatura ben fatta, cottura giusta, tenera. Patate al forno, normali. Fra gli altri secondi, filetto (22 €), costata con frittini misti di verdure (16 €), filetto di branzino gratinato alle erbe aromatiche (18 €).

Un posto gradevole, non molto grande, piacevolmente familiare, simpatico – un pianoforte nell’angolo fa immaginare serate musicali (“Sai che sforzo d’immaginazione…”). Mi piace.

46 giallo. Cucina tradizionale italiana. Via Carlo Foldi 1. Milano. Tel. +39 02.54103384

 

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.