mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Ristoranti coraggiosi. Mangi, critichi e paghi quanto vuoi tu

giovedì, 04 Aprile 2013 di

ristorante graspo de ua

Paghi quanto vuoi. Traduzione italiana del “pay what you want” da cui tutto ha origine. Nella ristorazione, nella musica, nei musei, è dagli Stati Uniti che l’idea di far pagare “a piacere” è nata e in tempi non sospetti.

Poi è arrivata la recessione, una lunga, ininterrotta congiuntura senza crescita. E quando il gioco si fa duro anche i duri iniziano a giocare.

Nella ristorazione italiana il duro si chiama Alessandro Mazzetto e il teatro dell’impresa è una città che non ti aspetteresti, Venezia, patria di ristorazione cara, volentieri ad usum del turista pennuto (da spennare).

Al ristorante dell’hotel Graspo de Ua, a due passi da Ponte di Rialto, uno dei menu (5 le portate) è in bianco. Sta al cliente stabilire il prezzo, indicando la cifra che (in tutta coscienza) ritiene giusta per i piatti che ha scelto (compreso il servizio). Stesso trattamento al The Beehive Hotel Café, in via Marghera a Roma, altra città turistica.

Immaginiamo l’obiezione: ma nel paese dei furbi non è un gioco pericoloso? Negativo, risponde Alessandro Mazzetto, patron del Graspo de Ua,  in un’intervista rilasciata a D di Repubblica online e replicata dal Tg1. “Non è che offrono poco (gli Italiani ndr). In genere sempre sui 40 euro, il 15% in meno rispetto all’anno scorso per effetto della crisi, che comunque fa media. Piuttosto hanno difficoltà nel dare giudizi”.

[Link: d.repubblica.it]