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Pane. Strano al cipollotto perché Gabriele Bonci non mi basta più

giovedì, 27 Giugno 2013 di

pane-lievito-madre-cipollotto

Pane, pane. Non potrei farne a meno, nemmeno per dieta. Lo amo, lo studio. Ed è così che oggi lo faccio strano. Mi sono detta: “O la va o la spacca. O capolavoro o mappazzone”. Ero nel trip del mischiare farine e con la busta fresca fresca consegnatami del “mio” orto. Eh sì, perchè ho adottato un orto dalla città (sicuro, niente balcone). Ricordate come funziona? Ne abbiamo già parlato nel 2011  ed in quel momento nasceva Le verdure del mio orto. Ed ogni mercoledì arriva il mio pacchetto. Questa settimana i fiori di zucchina potevano essere usati da uno stilista di moda, tanto erano belli! Insomma nel mio pane ho deciso di mettere una cipollina fresca fresca intera. Con tutta la sua parte verde. Come mi ispira il pane di Gabriele Bonci.

Pane “strano” al cipollotto

Disordinatamente ho cominciato a mischiare le farine farro, semola di granoduro, “0”, riso ed, udite, udite, polenta e semolino.
La quantita totale di farine è di 800 grammi.
Ho rimirato il “mischione” e non contenta ho aggiunto della curcuma.
Quindi 550 grammi di acqua e quasi 300 grammi di lievito madre.

farine-pane impasto-pane-cipollotto

Sale.
Infine ho lavato il cipollotto fresco e vivo e l’ho fatto a fettine.
Mischiato il tutto, impastato per bene.
Coperto e lasciato nel forno spento.
Badate bene che era uno di quei giorni a 35° ed ho lasciato lievitare dalle 13 fino alle 24, cioè 11 ore.
Ripreso l’impasto gli ho fatto le pieghe a fatica visto che era piuttosto idratato (mi raccomando quando lo rovesciate sul piano di lavoro, tanta farina sopra e sotto la massa).
Piegato e poi messo nello stampo e praticati gli estetici tagli.
Scaldato il forno al massimo e atteso ancora una mezz’ora.
Il caldo produce lievitazioni da favola.
L’ho infornato sul fondo del forno (fondo proprio fondo in basso) a 250°C ancora per 10 minuti per un po’ di spinta.
Poi trasferito al centro a 200°C con forno ventilato (il mio è elettrico).
Alla fine della cottura ho spento e lasciato la porta del forno socchiusa.
Sono andata a letto ed ho lasciato raffreddare lento dentro il forno.
L’indomani ho trovato un pane pazzesco che appena tolto dalla forma presentava la parte sotto un po’ umida visto che per freddarlo non l’ho levato dallo stampo.
Niente paura, è bastato metterlo nel canovaccio sottosopra e il caldo ha fatto il suo dovere.
Il pane è perfetto per tutte le bruschette e panzanelle che volete. Verdure fresche crude e cotte e braciolate e non vi farà sentire il bisogno di laboriosi manicaretti.
L’ho portato con me a lavoro nel mio Studio  e ne ho fatto un bel crostone Pilates col pomodoro freschissimo.

Del resto la prova costume com’è andata, è andata , ma potete ancora far qualcosa per snellire il girovita. Io ci penserei seriamente, fossi in voi.