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La migliore frittata di maccheroni la fai con questa ricetta

martedì, 13 Agosto 2013 di

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I fratelli Vanzina tornano alle origini, a quel Sapore di Mare (con frittata) che diede al regista Carlo il primo successo personale. Sono trascorsi 30 anni da quel 1983 ed è in montaggio Sapore di Te, ideale continuazione delle avventure di Jerry Calà e Marina Suma. Un racconto di nostalgia degli anni ’60 visto da molti spettatori che al massimo erano nati in quel periodo ma che avevano fatto proprie le canzoni di Mina e di Gino Paoli, la vespa o Forte dei Marmi come simbolo di un benessere. E ora con Sapore di Te il meccanismo sarà lo stesso: invece degli anni ’60, ricordi e sottofondo musicale metteranno in scena gli anni ’80 della Prima Repubblica con il politico del Partito socialista all’epoca di Bettino Craxi e la starlettina di Drive In, il primo varietà di successo delle tv di Berlusconi. Due estati, 1984 e 1985, per questo film che uscirà a gennaio 2014.

Un gioco di gap generazionali, di conformismi e ribellioni, di mode e nuove tendenze che era stato fissato in una scena del film Sapore di Mare: la frittata di maccheroni in spiaggia con la madre che chiama Marina e la figlia che si vergogna di quel gesto così poco raffinato per la spiaggia toscana.

“La frittata di maccheroni nasce a Napoli per riciclare la pasta avanzata”, spiega Ernesto Fico dell’Antica Pizzeria Donna Regina (già assurta agli onori della classifica dei migliori fritti napoletani) che del piatto è sostenitore senza tentennamenti e mode, “anche perché, essendo un piatto molto semplice, può risolvere un pranzo o una cena veloce”.

Nessun imbarazzo a portarla in spiaggia per uno spuntino (attenzione, non è però un piatto leggero) o a proporla in questi giorni di feste estive. “Provate a guardarvi in giro in spiaggia verso l’ora di pranzo a Napoli e non sarà difficile adocchiare qualcuno che scartoccia una bella fetta di frittata di maccheroni accuratamente avvolta nella carta stagnola”.

Il segno di un piatto che ha attraversato integro riti e contestazioni di parecchie generazioni che hanno avuto un solo dubbio ascoltando quel “Marina, Marina, vieni che ci sta la frittata calda calda”. La frittata va mangiata fredda, al massimo tiepida.

Se volete provare la migliore temperatura di esercizio, ecco la ricetta dell’Antica Pizzeria Donna Regina dove potete trovarla anche in versione da asporto.

Frittata di maccheroni

Ingredienti

1 kg di bucatini

Per il finto ragù:

1 kg di passata di pomodoro
1 cipolla

Per la base:

15 uova
20 g di burro
200 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
Sale qb
Pepe qb

Procedimento

Fai cuocere i bucatini in abbondante acqua salata e lasciali molto al dente.
Prepara il finto ragù da unire ai bucatini insieme al burro, al formaggio e al pepe.
Mescola in un recipiente e fai riposare in frigorifero.

Questi passaggi vanno compiuti il giorno prima della preparazione della frittata.

Prendi il recipiente con la pasta dal frigorifero.
Metti le uova in una ciotola, sbattile bene aggiungendo parmigiano, sale e un pizzico di pepe.
Unisci le uova alla pasta fredda mescolando con cura affinché la pasta si amalgami alle uova sbattute (eviterai i rigonfiamenti dell’uovo in cottura).

Prendi una padella grande (io utilizzo quella di 42 cm di diametro), metti un dito di olio extravergine d’oliva, lascialo riscaldare e versa il composto.
Copri la padella con un coperchio e lascia cuocere a fuoco basso per circa mezz’ora. Con l’aiuto del coperchio gira la frittata e fai cuocere ancora per mezz’ora.

[Link: Corriere]