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Hamburger, basta: anche la baguette cede alla polpetta americana

venerdì, 07 Febbraio 2014 di

Blend-hamburger-Parigi-3

Lo so. Vi siete tritati a furia di leggere di hamburger, soprattutto a Milano. Non vi biasimo.

Ma questa dovete saperla.

Anche in Francia gli argini della grandeur hanno ceduto sotto i colpi del famigerato hamburger. Dopo anni di j’accuse rivolti all’indirizzo della”malbouffe”, il nostro junk food, e soprattutto dopo che la cucina è entrata nel patrimonio dell’umanità dell’Unesco, oggi al cimitero di Montmartre suonano il De profundis all’entrecôte.

Fine dell’entrecôte al bistrot. E si avvicina anche la fine della supremazia anche del jambon beurre, cioè della baguette farcita con il classico burro e prosciutto. Non si tratta di allarme ingiustificato: la metà dei sandwich nel 2013 è stato un hamburger yankee.

Nel 2000 in Francia la baguette batteva l’hamburger 9 a 1. Ogni 10 sandwich venduti, solo 1 era un hamburger. Nel 20007 si è passati a un 7:1, ma nel 2013 il rapporto è di 2:1. L’aggancio è a portata di mano, spiegano dal salone Sandwich e Snack Show che ha chiuso i battenti a Parigi (e TF1 dedica un servizio al telegiornale).

E non si pensi che il successo sia dovuto all’improvvisa esplosione dei fast food (che comunque in Francia hanno una rete seconda solo agli Stati Uniti) o all’innalzamento del prezzo medio della baguette jambon beurre che registra un prezzo medio di 3, 29 € a Parigi. La “colpa” è del 75% dei ristoranti tradizionali che ha messo almeno un hamburger in carta, spiega Bernard Boutbol, direttore generale di Gira Conseil che ha realizzato lo studio. E sono lievitati gli ordini a tavola del 40%. Perché, vogliate oppure no, l’hamburger tira e ha fatto fuori l’entrecôte e il pesce.

E lo hanno intuito anche gli chef di rango, mica solo quelli che possono vantare la recensione amichevole su TripAdvisor. Insomma, la colpa è anche la nascita di Blend, il migliore hamburger di Parigi di cui molti cercano la ricetta.

Va lo street food a Parigi. E grazie, direte voi, siamo al salone che lo mette in mostra. E tira anche la pizza (sentiamoci copiati, cit.) al taglio di derivazione romana. A Parigi spuntano pizzerie come funghi nemmeno se si parlasse del quartiere Prati. Il paradosso è che la pizza ha prezzi stellari e che i Francesi sono diventati i secondi consumatori al mondo di pizza. Dopo gli Statunitensi.

Ma lo so che anche questo non vi interessa e non ne potete più nemmeno della pizza.

Io sono d’accordo: caviale e champagne. Sarà vintage, ma è molto meglio. Oh yeah.

[Link: Corriere del Ticino, Tf1]