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Roscioli e Baccano, i ristoranti di Matteo Renzi a Roma

martedì, 18 Febbraio 2014 di

Matteo Renzi Quirinale

Nel fibrillare di queste ore per la costituzione del primo Governo Renzi, va aggiornata la mappa della Gastrocrazia.

Perché, si sa, le manovre sono di palazzo ma sono soprattutto di tavola. E Roma offre numerosi momenti di incontro cui non ha saputo resistere nemmeno il fiorentino Matteo Renzi. Ed è da lui, il Presidente del Consiglio incaricato, che dobbiamo partire per comprendere i ristoranti che contano a Roma.

Roscioli ristoranteBaccano Roma

Se volete incontrarlo con molta facilità lo trovate da Roscioli a via dei Giubbonari. Non è dato sapere se sia rimasto conquistato dalla carbonara o dalla cacio e pepe per cui la salumeria è famosa.

Invece a pranzo, Matteo Renzi è stato visto ai tavoli di Baccano, il locale vintage sulle orme del Balthazar di New York dove ha apprezzato gli spaghetti burro e alici preparati da Alessandro Cecere, chef fresco di inaugurazione della Zanzara a Prati.

Eataly Roma giugno 2012 preview 42

E poi c’è Eataly di Oscar Farinetti che era (è?) in corsa per il Ministero dell’Agricoltura. Che il patron di Eataly sia un suo sostenitore è fatto noto al pari dei panini arrivati nella prima direzione del PD a Firenze e soprattutto l’anticipo di apertura dello store di Firenze che è coinciso con la nomina di Renzi a segretario del partito. Ad Eataly, nelle sale all’ultimo piano, Renzi ha tenuto anche qualche riunione con i parlamentari a lui più vicini.

Il Palato di Alfredo

Sull’altro lato dell’emiciclo, Silvio Berlusconi, che di Matteo Renzi ha stima tanto da essere considerato il suo migliore alleato nel passaggio parlamentare della prossima fiducia al governo, preferisce i pasti in casa. Francesca Pascale si occupa della sua spesa (famosa la spending review dei fagiolini), mentre lo storico chef Alfredo Pezzotti ha aperto un suo ristorante. Dopo 25 anni di onorato servizio (e anche per lui memorabili le paste tricolori omaggio all’Italia e le portate leggere) è sul ponte di comando de “Il palato di Alfredo” a via Metastasio dove serve gli ammogliati di Alfredo, una pasta e fagioli con maltagliati integrali fatti in casa e cannellini di Atina condita con il pecorino romano.

Ne è frequentatore soprattutto Denis Verdini, altro toscano che si è convertito ai piaceri delle tavole romane. Per lui c’è anche il Moro vicino Fontana di Trevi che prepara generose amatriciane.

Baghetto

La fidanzata di Silvio Berlusconi, invece, ha un debole per Baghetto. O almeno si dice che sia stata lei a portare il cavaliere nello storico ristorante kosher di Roma.

banco-del-pesce-ristorante-ilSanLorenzo-Roma

E se altri indirizzi della nomenclatura politica italiana sono Fortunato al Pantheon e Da Gino, un passo dal Parlamento con la sua coda alla vaccinara e la trippa, il cambio di amministrazione comunale ha portato l’ex sindaco Gianni Alemanno lontano dal SanLorenzo, ristorante di pesce al centro della Capitale sempre gettonatissimo. Impegnato nella costruzione di una nuova destra, è stato avvistato più volte a Trastevere all’Antica Pesa.

Filippo La Mantia

Dovrebbe riprendere quota la tavola di Filippo La Mantia che dopo aver lasciato il Majestic è approdato al Magnolia. Qualche raro parlamentare non ancora ben informato sul toto chef si sarebbe anche diretto al Majestic dove operano Massimo Riccioli (chef) e Emanuele Broccatelli (bar).

Alba-Esteve-Ruiz-Marzapane-Roma

Tra le star del recente passato, Walter Veltroni è un affezionato di Marzapane e della cucina di Alba Esteve Ruiz e non è difficile incontrarlo ai tavoli del piccolo bistrot in zona Porta Pia. D’altronde abita vicinissimo.

In stallo, invece, la cucina dell’Open Colonna che è comunque ben frequentata, mentre i deputati di area campana hanno un debole per i piatti di Francesco Apreda e il panorama dell’Imàgo all’Hotel Hassler.

L’austerity imposta dalle pizze “alla romana” e dal calcolo errato degli scontrini grillini hanno fatto compiere una virata allo splendore delle cene degli anni ’80 e ’90. Non è più tempo di mettersi in mostra e al massimo si preferisce andare all’Enoteca del Parlamento dove per entrare bisogna suonare il campanello e la sala non è a vista.

Due Ladroni Roma

Insomma, sono finiti e da un pezzo gli anni in cui Francesco De Lorenzo e Vittorio Sbardella erano frequentatori assidui della trattoria Due Ladroni a Piazza Nicosia. Un locale la cui eco ha segnato un’intera generazione di politici a tavola.

E ora non resta che attendere segnalazioni del ristorante frequentato dal vostro politico preferito. Esiste?

[Aggiornamento]. Da Firenze hanno prontamente risposto. Lino Amantino, del ristorante Da Lino ha rivelato che Matteo Renzi è innovatore anche a tavola.

Il neo premier incaricato ha lanciato, nel suo ristorante preferito un nuovo piatto ora in carta: salmone marinato e fette di melone. A rivelare la curiosa notizia è proprio Amantini al programma di Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’. “Matteo ha coniato un nuovo piatto per il nostro menù: si tratta di fette di salmone e marinato, lo ha inventato lui, è il piatto Renzi”, ha spiegato il ristoratore.

Quanto al vino, invece “non beve quasi mai, se assaggia un bicchiere prende un Chianti”. Mentre come primo preferisce “la pasta al pomodoro, abbondantissima”. E come secondo “ama il filetto, che prende con una tonnellata di patatine fritte” E fa attenzione a non mischiare carboidrati e proteine per restare in forma.

Si attendono notazioni da parte dei ristoratori sulla capacità del futuro premier di confezionare piatti innovativi. Il suo Governo assomiglierà a salmone marinato e melone?

[Link. Adn Kronos. Immagini: Angelo Carconi/Ansa, Cibando, Puntarella Rossa, Sorelle in Pentola]

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.