mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Piccole scoperte: 5 vini d’Abruzzo

mercoledì, 12 Marzo 2014 di

svinando

cantina

Un bel giro per le cantine abruzzesi mi ha fatto scoprire nuovi nomi che si accompagnano a quelli delle cantine più famose e sulla bocca degli intenditori e dei semplici appassionati.

Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo mi ha scarrozzato insieme ad altri giornalisti ad assaggiare etichette meno conosciute dal grande pubblico o di cui si parla poco.

Io vi dico i vini che mi sono piaciuti.

1. Cantina Ripa Teatina

7ripateatina

Rosé spumantizzato Epoca Rosa. 100% Montepulciano e il metodo charmat hanno permesso di produrre un rosé divertente, giovanile, fresco e molto leggero, di un bel colore rosa cipria, dai sentori floreali. Talmente delicato che lo definirei “da colazione”, da servire con la frutta di stagione o frutta esotica.

2. Azienda Agricola Angelucci

9angelucci

Il Moscatello di Castiglione (2012) è una vera sorpresa: l’uva proviene dai vigneti antichi e, una volta appassita naturalmente sulle piante per 10-15 giorni, viene raccolta e lavorata in due modi differenti. Il risultato è un profumo di ananas maturo e a il gusto dell’essenza di frutta esotica con un pizzico di zenzero e di pepe bianco.

3. Cantina Contesa

8passerina

Ci mancava la Passerina Brut spumantizzata(metodo Charmat), mi chiederete? Non so, ma questa è una buona ed equilibrata  bollicina abruzzese, da servire come aperitivo, per accompagnare le foglie di borraggine pastellate e fritte o anche un antipastino di tagliatelle di frittatina al pomodoro.

4. Cantina Cerulli Spinozzi

10cerulli

Questa antica cantina, nata nel ‘700 grazie alla fusione di due importanti proprietà (di Spinozzi e di Cerulli Irelli), oggi punta sulla produzione di vini biologici e sulla loro esportazione, che è in continua crescita. Se vi capita, assaggiate il loro Montepulciano d’Abruzzo Torre Migliori del 2009 e, magari, fatene una piccola scorta da tenere in cantina per i prossimi anni.

5. Tenuta Feudo Antico

6tullum

Un altro vino biologico frutto di unione di Trebbiano d’Abruzzo e di Passerina. Il Tullum DOP bianco bio 2012 è un vino raffinato e sobrio, complesso al naso al punto che a qualcuno sembra essere francese. Per me, accompagna perfettamente il crudo di pesce e di crostacei, ma anche i primi a base di pannocchie, tartufi di mare o cannolicchie in bianco.

Naturalmente, la lista dei Saranno Famosi è lunga e non si esaurisce con queste 5 etichette: ma voi cosa potreste consigliarci di meno conosciuto?

Di Giulia Nekorkina

Moscovita di nascita, romana da 25 anni, Rossa di Sera da 10 anni, innamorata della vita, appassionata di bollicine, adora cucinare e mangiare. Il miglior museo è un mercato, il miglior regalo è un viaggio.