mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Milano. Il ristorante Mamai al posto della stella Michelin Alice

mercoledì, 26 Marzo 2014 di

Viviana al Mamai

Prendiamo una coppia formata da una chef e una direttrice-socia che decide di chiudere il proprio ristorante stellato per riaprirlo nel nuovo Eataly Smeraldo.

Prendiamo una coppia di clienti affezionati che invece di andare nel nuovo locale portandosi via un oggetto come souvenir, decide di prendersi come ricordo l’intera struttura e di aprire un nuovo ristorante negli stessi locali.

Questa è la storia che ha visto il sole oblungo di Mamai prendere il posto dell’alicetta stilizzata di Alice. 

Davide Viviani (ingegnere spaziale con una società informatica) ha preso il posto ai fornelli di Viviana Varese (chef stellata proveniente da Salerno), Stefano Sardella (studi in giurisprudenza e società informatica con Davide) dirige il locale al posto di Sandra Ciciriello (pugliese, sommelier, ed esperta commerciante di pesce).

Viviana Varese piatti

Sembra una favola la nascita di Mamai, termine gaelico che significa “madre” – forse a riconoscere una qualche ‘filiazione’ del locale da Alice, visto che comunque la coppia Davide-Stefano è stata “presa in casa”, anzi in cucina, dalla coppia Viviana-Sandra, che hanno guidato i loro primi passi nella ristorazione.

E di questo rapporto di amicizia e amore per la cucina è rimasta traccia nel menù di Mamai, con gli “omaggi” a Viviana rappresentati dalla Pizza fritta o dal Superspaghettino Mojito.

Ma Mamai non è Alice: è un locale nuovo, che sta cercando e sperimentando una sua strada.

crudi

Avendo risposto “No” alla domanda #MaistatodaMamai?, sono stato invitato da Mamai ad andare da Mamai. E ci sono stato.

Ci hanno proposto un menù-sintesi che rappresenta il lato creativo della loro cucina assieme a quello più tradizionale.

Inizio con Ostriche e champagne (ostriche in gel di champagne, acqua di pomodoro, granita di cetriolo, sedano croccante): sarà l’inesperienza, ma sappiate, Davide-Stefano, che notoriamente le ostriche si servono a dozzine, specialmente in una preparazione apprezzabile come questa.

cheviche gamberi

Il Ceviche di gamberi (carpaccio di gamberi, cipollotto di tropea, sedano croccante, maionese di corallo, salsa di lime e gelatina al campari) è molto bello a vedersi, ma la gelatina copre un po’ troppo.

mojito

La portata successiva, Cocktail a sorpresa: Mojito o Caipiroska? Il Mojito è un superspaghettino con brodo di menta, gamberi, zeste di limone e gelatina di rum. Molto slurp. Mi dicono sia stato provato e ricalibrato e riprovato a lungo: ci siamo.

La Caipiroska invece è un risotto con lime, robiola, gelatina di vodka e salmone leggermente affumicato – poco convincente.

Ho gradito invece gli Gnocchetti al nero con asparagi e capesante (con crema di asparagi, spuma di tuorlo affumicato e bottarga di capesante).

polipoanimelle

A seguire, Polipo e patate (polpo abbrustolito, purè di patata americana, gel di arancio, polvere di patate), buono, e (ottime) Animelle e blue stilton (animelle croccanti glassate con fondo di vitello, noci, crema allo stilton, mela verde).

Dolci (che avrei invertito come ordine di presentazione) ottimi: Macedonia di frutti e ortaggi (con erbe aromatiche, granita di tisana brasiliana detox), freschissima e piacevolissima.

E  Torrone cioccolato bianco e frutto della passione (parfait al torrone, cremoso al cioccolato bianco e salsa al frutto della passione).

Mamai

Belle presentazioni, in un locale rimasto pressoché com’era, comprese le opere dell’artista Enrico Paolucci – ma la personalizzazione è in corso.

E Alice? Come detto ha riaperto da qualche giorno presso Eataly Smeraldo – all’ultimo piano, grandi vetrate con vista su piazza XXV Aprile – tutto nuovo e disegnato da Viviana Varese.

Ma questa è un’altra storia. Per ora vi chiediamo #MaistatodaMamai?

Mamai. Via Adige 9. Milano. Tel +39 02 8721 3909

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.