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La ricetta perfetta dello chef: crème brûlée da due stelle Michelin

venerdì, 20 Giugno 2014 di

Enrico-Bartolini-chef

Sbirciando in cucina dalla lunga finestra prospiciente alla sala, nessuna incertezza in quella squadra che ha portato la seconda stella Michelin al ristorante del Devero Hotel.
E nessun segreto da nascondere nella cucina di Enrico Bartolini, benché quelle preparazioni siano frutto di un profondo percorso di conoscenza alla corte dei grandi della cucina contemporanea, a partire da Rubano nel tempio di Massimiliano Alajmo. Ma anche a Londra da Mark Page e a Parigi come sous chef di Paolo Petrini, prima di ricevere nel 2010 l’incarico al Devero di Cavenago di Brianza (MB).

Classe 1979, personalità eclettica, padronanza della tecnica, materie prime eccellenti: è una cucina sospesa tra tradizione e innovazione quella di Enrico Bartolini, alla guida dello splendido e suggestivo ristorante del Devero Hotel a pochi chilometri da Milano, che a soli 29 anni ottiene la sua prima Stella Michelin e a 33 la seconda (e poi le Tre Forchette del Gambero Rosso e i Tre Cappelli della guida de L’Espresso) che lo consacrano chef di livello internazionale.

Cucina di grande emozione, per uno dei più promettenti giovani chef del momento, servizio in sala curato e attento, e una cantina con tutte le principali regioni del mondo presenti.

Tra i dessert che non si dimenticano, il “Ciocco Colato soffice, cremoso di gianduja e gelato alle nocciole”, il “Cremoso al Marsala, arancia e rosmarino”, e la “Crème brûlée con ciliegie, meringhe, e mirtilli ghiacciati”.

Quella di cui vi spieghiamo la preparazione.

Crème brûlée con mirtilli ghiacciati, ciliegie e meringhe

crème brûlée mirtilli ghiacciati amarene e meringhe

Ingredienti per la crema

1 lt di Panna fresca
160 g di tuorlo
180 g di zucchero
5 g di scorza di limone
4 g di vaniglia Tahiti
35 g di Marsala ridotto 70%
6 g di gelatina
80 g di latte fresco

Per il sorbetto

580 g di mirtilli
200 g di sciroppo 18%
5 g di zenzero fresco
3g di succo limone
15 g di Albume

Per le meringhe

75 g di albume
80 g di zucchero semolato
80 g di zucchero velo
0,5 g di acido citrico

Per le ciliegie

1 kg di ciliegie
300 g di zucchero
1 g di essenza senape
150 g di acqua
6 g di Arquebuse
30 g di grappa
Zucchero di canna

Procedimento

Procedere con la crema come per fare la crema inglese. Nella panna bollente versate la miscela di tuorlo e zucchero, la scorza di limone e portate a 82 gradi. Mentre raffredda aggiungere la vaniglia, la gelatina prima ammollata nell’acqua fredda e il latte fresco. Filtrare e mettere nel sifone prima che sia completamente fredda. Inserire due cariche da crema (ossigeno) e agitare bene.

Il sorbetto: dopo aver mescolato gli ingredienti a freddo manualmente, emulsionarli nella sorbettiera per 15 minuti massimo. Prima dell’uso lasciare riposare e mescolare con una spatola.

Preparare le meringhe e cuocerle nel modo tradizionale (si monta l’albume con gli zuccheri, qualche goccia di limone o acido citrico acquistato in farmacia). Quando ben ferma si appoggia sulla teglia da forno con la forma che si preferisce e si asciuga a 90 gradi finché non risulta ben friabile.

Preparare le ciliegie candite portando lo sciroppo per una dozzina di volte a 80 gradi e ogni volta lasciando raffreddare.

Nel fondo del contenitore (padellino di rame) adagiare le ciliegie, le meringhe, poi il sorbetto e la crema.

Finitura: caramellare lo zucchero di canna in superficie come una creme brulée con l’aiuto della speciale fiamma oppure gratinando.