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Funziona una degustazione di vino con Luca Gardini in diretta twitter?

mercoledì, 09 Luglio 2014 di

giulia_nek

Era un tranquillo pomeriggio quando ho partecipato ad una degustazione più insolita che abbia mai fatto. Una degustazione, ovvero, una #tweettasting, in streaming, organizzata da casa vinicola Zonin.

A dire il vero, è già da un pò che Zonin investe in comunicazione innovativa e qualche assaggio lo avevo fatto anche al Vinitaly 2014.

Giovanna Lazzari, Press&Communication Manager dell’azienda, così mi spiega l’iniziativa: “Abbiamo pensato a questo format per poter far assaggiare e far parlare gli amici opinion leader dei nostri vini, senza impedimenti logistici e perdite di tempo. Insomma, stavolta non ti chiediamo di spostarti ma ti manderemmo i vini dove preferisci insieme ad un url per seguirci in streaming. Presso la Tenuta Il Bosco in Oltrepò Pavese Francesco Zonin e Luca Gardini degusterebbero gli stessi vini arrivati a te e, via Twitter, ne parleremo tutti insieme. . Il tema della giornata sarà “le bollicine come #winetomany” e il tasting si articolerà in due momenti, uno in cui si assaggeranno i vini partendo da un linguaggio tecnico, l’altro in cui si rifarà la stessa cosa partendo dalle emozioni di ciascuno.”

Incuriosita, accetto al volo e dopo un paio di giorni mi vedo recapitare a casa una scatola con 6 bollicine.

bollicine_zonin

  1. Prosecco DOC Zonin Cuvée 1821
  2. Rosamaro Masseria Altemura, “Charmat lungo” da Negroamaro in purezza
  3.  Philéo Rosè Tenuta Il Bosco, “Charmat lungo” da Pinot Nero in purezza
  4. Oltrenero Oltrepò Pavese DOCG
  5. Oltrenero Cruasé Oltrpò Pavese DOCG
  6. Il Bosco Oltrepò Pavese DOC millesimo 2000

Quest’ultima bottiglia è senza alcuna etichetta, nulla di preoccupante.

tasting

Alla fine arriva il giorno X. In Tenuta sono in 10: Francesco Zonin, Luca Gardini, Federico Menetto, Il direttore dell’azienda Piernicola Olmo, alcuni giornalisti locali; invece noi, a twittare da casa, in 15. Parliamo di vino, ovviamente, che stiamo degustando, stappando in modalità “self service”, ma anche di tutto ciò che gli gira attorno: della sua accessibilità, di comunicazione, spesso scarsa, di abbinamenti cibo/vino da eliminare dalle etichette.

Degustazione movimentata, a dire il vero: oltre a sentire il “cantastorie” Luca Gardini, che, come dicono “riesce a far sentire i profumi persino a casa”, c’è da stappare, versare, twittare, volendo, anche fotografare, insomma, interagire in tutti i modi.

Vi inserisco tutto il #tweettasting che fotografa il flusso della degustazione.


Insomma, una degustazione interattiva di cui vi colgo qualche aspetto che mi sembra significativo per la filosofia che l’ha ispirata. Eccoli.

Degustare il vino al ritmo di un tweet

Un classico per comprendere quando il vino ti prende.

Gli appassionati del Pinot nero apprezzeranno.

Io sono per l’abolizione dell’abbinamento in etichetta (sento che i fulmini mi colpiranno).

Il vino è anche moda!

La maestrina dai capelli rossi (?!)

 

Ecco, secondo voi può funzionare questo modo di degustare e comunicare il vino?

Di Giulia Nekorkina

Moscovita di nascita, romana da 25 anni, Rossa di Sera da 10 anni, innamorata della vita, appassionata di bollicine, adora cucinare e mangiare. Il miglior museo è un mercato, il miglior regalo è un viaggio.

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