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Milano. Zio Nino, osteria di pesce di grande rapporto qualità prezzo: 10 € a piatto

venerdì, 18 Luglio 2014 di

svinando

L’Osteria da Zio Nino ha aperto quest’anno in viale Monza a Milano. E ha riscosso subito un notevole successo con i suoi piatti di pesce.

Di pubblico e di critica. La ricetta è semplice: tanto pesce a basso prezzo. Tutti i piatti costano 10 €. Insomma, nulla da invidiare alle migliori trattorie di Napoli e a certi calamari alla brace.

Se avete dubbi sul successo della formula, sappiate che in autunno l’Osteria da Zio Nino si trasferirà una ventina di metri più in là, nei locali (almeno 5 o 6 vetrine) lasciati liberi da un bar pizzeria.

E se non vi basta quello che dice il popolo, mettete in conto una recensione estremamente positiva di Valerio Massimo Visintin su ViviMilano del Corriere della Sera, e per buona misura un ulteriore peana eulogiativo sul suo blog, Mangiare a Milano, con il corollario di una pesante stroncatura di un altro locale di pesce, Fishbar de Milan.

pesce sul banco

La ricetta del successo, oltre al prezzo è la semplicità del locale dipinto di azzurro con un bancone per il pesce sempre pieno, conchiglie e reti agganciate alle pareti, una trentina di sedie e un po’ di tavolini di legno. Il locale è sempre pieno (abbiamo provato una sera settimana scorsa, e tutti e tre i turni di cena erano esauriti, ci hanno detto – e abbiamo prenotato per qualche giorno dopo). Per buona misura aggiungete alla ricetta del locale un titolare, Nino (Lamanuzzi), nato a Bisceglie (Bari), “dove c’era il manicomio più grande d’Europa”, che peraltro non ha nipoti, e che regge il timone del locale con la dovuta energia (“se sentite gridare Zio Nino è per una giusta causa”), dando al tutto un’impronta di spiccata simpatia.

Il successo di cui sopra è dovuto indubbiamente anche, e/o soprattutto, alla qualità della materia prima, il pesce, sempre fresco, tenuto appunto lì in bella vista: entri scegli ti siedi (oppure entri ti siedi chiedi il menù) e ti arriva, nei tempi giusti, il tuo piatto (anche asportabile).

Le preparazioni sono le più classiche e semplici – e tutti i piatti come detto costano 10 €. Dalle tartare al misto frutti di mare, dalle zuppe di cozze di seppie di moscardini di crostacei al gratinato imperiale (con “quello-che-c’è-c’è-ma-fresco”), dalla pasta-del-giorno (“al-sogno-d’Italia-Fidati!!!!” quella in menù l’altro giorno) al pesce al forno, o al sale, dai gamberi di Mazara agli scampi di Manfredonia alle (5) ostriche Belons,  agli spiedini di gamberi “al-top-dei-top”, dal fritto misto imperiale al fritto di paranza.

spaghetti alle vongole fritto misto pesce polpo

Menù essenziale, quindi, preparazioni altrettanto essenziali ma ben eseguite, porzioni abbondanti: se la pasta alle vongole era discreta, molto buoni erano il polpo alla riviera molisana e l’insalata marittima super, il pesce, le cozze.

E soprattutto il fritto misto imperiale, perfetto – anche se devo dire a mio disdoro che non sono riuscito a finire i due piatti di fritto dei miei commensali, avanzando ahimé tre o quattro trigliette.

Come detto, l’Osteria si trasferirà in autunno e i nuovi spazi ospiteranno una trattoria-griglieria di carne. Si spera con le stesse caratteristiche di qualità e prezzo che ci auguriamo di ritrovare immutate anche nel locale traslocato – perché ci torneremo di sicuro, a vedere come sarà diventato.

E andremo anche al Fishbar de Milan, accusato di stile clochardé, di menù transnazionale astuto ma dai risultati respingenti, di inni alla fuffa, mentre il cuoco ha barba lunga e spugnosa da mormone, e i clienti sono foodblogger critici gastro-stellati e veline, contrapposti all’idraulico di casa Visintin frequentatore (ipoteticamente e retorico) di Zio Nino.

Inutile dire che ci siamo già stati – e ve lo racconteremo.

Nel frattempo, gentili lettori, potreste segnalarci altri indirizzi dove mangiare pesce con questo commovente rapporto qualità – prezzo?

Osteria da Zio Nino. Viale Monza 185. Milano. Tel +39 0227078654

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.