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Polonia. 7 piatti per lasciare il gelato a Renzi e sbarcare in Europa

lunedì, 01 Settembre 2014 di

svinando

Polonia_Tavolo

Politica e cibo. Vi ha sicuramente colpito il premier Matteo Renzi che si è fatto portare il gelato da Grom per rispondere alla copertina dell’Economist.

Ma il mio pensiero è andato a Federica Mogherini, la nuova Lady Pesc, e al nuovo presidente del Consiglio Europeo, il premier della Polonia Donald Tusk. Perché, vi chiedete?

Perché vorrei sapere quanti di voi hanno provato qualche piatto tipico della cucina polacca. Non molti, ci scommetto. Io per prima sono arrivata a Cracovia non troppo preparata sull’argomento. Eppure, gonfia di aspettative. Già la cucina ungherese mi aveva positivamente stupito, ed ero pronta a dirmi entusiasta anche di quella polacca.

In realtà, la cucina polacca non ha un’identità particolarmente definita. Se si pensa che cessò di esistere per 123 anni e che fu meta di incursioni da tutta l’Europa, è chiaro come anche l’aspetto culinario abbia risentito delle influenze degli invasori e dei ‘vicini’.

Molto usate sono le spezie, il miele, la rapa, i funghi e le patate. Ma la cucina polacca non è solo questo: è un mix di ingredienti, tradizioni e piatti che valgono, insieme all’aria che si respira in città, un viaggio nel Paese il cui premier guiderà l’Europa.

Ecco una carrellata dei piatti che dovete assaggiare.

1. Pierogi

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I pierogi, ravioli ripieni – a scelta – di formaggio, funghi, cavoli e carne e presenti, per i più golosi, anche nella versione dolce, sono ovunque. Esistono addirittura delle pierogarnie, locali in cui si mangia soltanto questa specialità. Tortine di pasta lievita chiuse, bollite (talvolta fritte) e poi rosolate in padella, il cui impasto è – a dire il vero – meno sapido di quello italiano, i pierogi vengono poi riempiti di ingredienti diversi e, solitamente, serviti con pancetta affumicata saltata in padella.

Tra i miei preferiti, oltre a quelli a base di carne, anche i ruskie, con patate lesse, ricotta e cipolla. La versione dolce, invece, prevede un ripieno di frutta – spesso fragole, mirtilli o prugne – e un accompagnamento con salse sempre a base di frutta (o di crema).

2. Zuppe

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Zuppe sempre e comunque, per riscaldare gli inverni (ma anche le estati) non esattamente mediterranee. Tra le minestre tradizionali la barzcz, una zuppa di barbabietole che rappresenta, di fatto, l’equivalente del boršč russo (minestra acida di amido di frumento con patate e a volte con panna) e la kapuśniak, a base di cavoli in salamoia.

Ma anche la più semplice zuppa pomidorowa, in cui talvolta galleggiano dei ‘noodles’: ottima quella di U Babci Maliny. Non so per voi, ma per me che mangerei tutto con il cucchiaio e soffro il freddo, le zuppe sono una vera benedizione.

3. Bigos (e tutti i secondi a base di carne)

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Il più celebre piatto a base di carne è il bigos, stufato di carni varie, cavoli e crauti con aggiunta di prugne secche e altre spezie. Ne esistono molte versioni, complice il fatto che è un piatto simbolo non solo in Polonia, ma anche in Bielorussia, Lituania e Ungheria. I crauti tagliati sottili, insieme alla verza fresca sono mischiati al vitello, al maiale, alla salsiccia e quando è possibile alla pancetta affumicata. Ma non basta: aggiungono anche i funghi, la cipolla, pimento, pepe, alloro e prugne secche. L’impressione è che la pietanza sia stata sul fuoco per ore e ore: la carne è morbidissima e gli ingredienti si sono talmente amalgamati che sembra impossibile distinguerli, almeno visivamente, gli uni dagli altri.

Nei menu dei ristoranti polacchi imperversa anche il gulasch, piatto tipico della cucina ungherese che si è poi diffuso in tutta l’Europa centro-orientale. Da Balaton l’abbiamo provato nella sua forma originale, una zuppa a base di carne, mentre da Smak Ukrainski, un ristorante ucraino situato in una delle vie più belle di Cracovia, l’abbiamo scelto nella versione spezzatino adagiato su frittelle di patate. Gustose entrambe le varianti, sugli 8 € ciascuna.

Polonia_Tartare

Ma non finisce certo qui. La carne è protagonista con piatti di selvaggina, arrosto di lepre, ma anche con proposte meno elaborate, come la tartare di carne, solitamente servita con senape e salsine alle cipolle e cetrioli ai lati e sovrastata da un tuorlo crudo. Da BaniaLuka, una catena di bar sparsi per la città, l’abbiamo ordinata per un costo complessivo di 8 zloty (circa 2 €).

Il locale è letteralmente preso d’assalto a qualsiasi ora del giorno e della notte, grazie ai suoi prezzi fissi (tutti gli alcoolici sono serviti alla cifra, ai limiti dell’incitazione ad alcolizzarsi, di 1 €). Inutile dire che non ce lo siamo fatti scappare.

4. Zapiekanka

Polonia_Zapiekanka

Lo street food a Cracovia impera. A partire dalla zapiekanka, pane tagliato in due con formaggio, funghi (a volte si trova col salame) e ketchup al forno, molto economico. Piatto sacro dei nottambuli riuniti a Plac Nowy, o più semplicemente comfort food per eccellenza quando si ha poco tempo, questa baguette viene tagliata in due e ricoperta a seconda dei gusti. Assieme al kebab il cibo più diffuso che si compra per strada: noi l’abbiamo provata in una variante che prevedeva lardo spalmato in quantità, wurstel e cipolle grigliate, cetrioli. Alla salsa all’aglio, invece, non ci siamo sentiti di dire ‘sì’. Avremo fatto bene?

5. Street Food

Polonia_Street Food

Amanti dello street food italiani, nel nostro Paese a riguardo avete davvero visto poco o niente. Sarà che ad agosto e nei primi giorni di settembre a Cracovia è uno dei pochi periodi in cui si può pensare di pranzare all’aperto, ma ogni angolo della città è imbandito con sagre, sagrette e banchetti improvvisati. Basti pensare che uno degli eventi più atteso in città è il Festival dei Pierogi.

Polonia_Pentole Street Food

A ogni angolo si incontrano pentoloni pieni di qualsiasi ben di Dio: verdure, carne e tantissimi funghi.

Polonia_Pierogi_Street Food

E naturalmente non può mancare chi griglia i pierogi (per la mia soddisfazione).

6. Pascha

Polonia_Pacha_Dessert

Per chiudere in bellezza, non si può non dare qualche chance anche ai dessert.

Tra i dolci tipici si possono annoverare il makowiec, che corrisponde a una sorta di strudel polacco con semi di papavero, il sernik, torta a base di ricotta fresca e il piernik, pan di zenzero con miele e spezie.

Ma un capitolo a parte merita il pascha, sfizio finale di ascendenza ebraica ma diffuso anche in vaste zone della Russia. L’abbiamo provato da Ariel, un ristorante ebraico nel quartiere storico di Kazimierz: tipico del periodo pasquale, il pascha è nient’altro che mascarpone con uvetta e scorza d’arancia. Una ricetta all’apparenza tanto semplice quanto goduriosa!

7. Mad Dog Shot

Polonia_Mad Dog Shot

Certo la birra, certo la vodka pura. Ma l’alcoolico che ci ha fatto perdere la testa è uno shot chiamato Mad Dog Shot, in polacco Wściekły Pies, onnipresente nei pub della città alla modica cifra di 1 euro. Vodka (Żubrówka, Goldwasser, Starka, Wyborowa e Sobieski le più popolari) mixata con succo di lampone e qualche goccia di tabasco. Alla fine esclamerete Na Zdrowie! (Salute!) con la bocca in fiamme, e ne vorrete subito un altro. E un altro. E un altro ancora.

Ecco, ora avrete capito il mio abbinamento cibo e politica ma non vorrei restare con la mia curiosità insoddisfatta: voi, quali piatti avete provato della kuchnia polska, la cucina polacca?