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Taste of Roma. Guida ai 12 migliori piatti da assaggiare subito

sabato, 20 Settembre 2014 di

svinando

chef taste of roma

Taste of Roma è partito con i migliori auspici: temperature ideali e pubblico delle grandi occasioni.

Gente soddisfatta di partecipare a un evento che ha messo insieme spettacolo, alta cucina e costi accessibili per dare un’idea a tutti delle capacità degli chef con un assaggio a prezzo contenuto (ogni piatto costa 5 o 6 €).

Significa andare da Heinz Beck spendendo 5 € per una sua portata o 15 € per l’intero menu della Pergola in versione Taste. Ogni chef ha in “carta” 3 piatti. Gli chef che partecipano al Taste of Roma sono 12 e quindi i piatti tra cui scegliere sono 36.

In teoria l’assaggio di tutti i piatti vi costerebbe 200 € cui va aggiunto il costo del biglietto di ingresso di 16 €.

Noi, però, abbiamo individuato 12 piatti, uno per ogni chef, che dovete assolutamente assaggiare. Ecco quali e in quale ristorante del Taste li gustate. Sulla guida, distribuita all’ingresso, troverete anche gli abbinamenti con i vini consigliati.

1. Giuda Ballerino

paninetto foie gras

Il paninetto ai broccoletti con scaloppa di foie, cipolle di Tropea caramellate, maionese di fichi e zenzero, tartufo estivo stupisce per lunghezza ed equilibrio. Il pane verde dello chef Andrea Fusco è perfetto e la scelta di uno street food è azzeccata per il consumo in piedi.

2.  Il Pagliaccio

ravioli maiale

Alla prima partecipazione, lo chef italo francese Anthony Genovese mette a segno un memorabile piatto di ravioli di maiale, cipolla di Tropea, spuma di mozzarella di bufala.

3. Acquolina Hostaria in Roma

cernia

Giulio Terrinoni lavora con maestria una cernia da 35 kg per proporre il suo piatto cernia, ristretto di cernia, cipolle, olive, tortello di prosciutto e patate. Un roastfish eccezionale.

4. Il Convivio Troiani

cappelletti

Cozzeggiando qua e là è il nome del piatto che Angelo Troiani ha portato al Taste: cappelletti ripieni di pecorino, pere e un brodo di cozze e alghe quanto mai invitante (e l’estetica non lo lascerebbe immaginare).

5. Imàgo all’Hassler

sfogliatella

Francesco Apreda mette giù un tris che potrebbe rendere difficile la scelta. Ma voi andate sulla samosa di sfogliatella, composta di ciliegie e gelato al tè verde che mette insieme la farcia di famiglia e i sapori d’Oriente.

6. All’Oro

ravioli vapore

Piatti “veraci” per Riccardo Di Giacinto. Del terzetto, i ravioli al vapore di castrato, verza e pecorino vi daranno un’altra idea della fusion tra Abruzzo e Cina.

7. La Pergola

ricciola

La ricciola marinata allo yuzu e lemongrass su guacamole è il piatto di Heinz Beck su cui puntare se riuscirete a resistere alla tentazione di assaggiare gli gnocchetti di zita al grana padano.

8. Glass Hostaria

tagliolini

Cristina Bowerman ha portato al Taste i tagliolini con ostriche tsarskaya, porri e olio alla vaniglia. Non lascaiateveli sfuggire.

9. Metamorfosi

crudo

Un antipasto di Roy Caceres per iniziare il percorso: Crudo di “optima carne”, peperoni, nduja ed erbe. Fresco e piccante al punto giusto.

10. Ristorante Il Tino

risotto

Daniele Usai mette in campo manico e pazienza con un risotto alla crema di scampi cotto al punto giusto e di grande equilibrio.

11. La Terrazza dell’Eden

intercostata

Un piatto di carne leggero proposto da Fabio Ciervo: intercostata di manzo, tartufo nero di stagione, aroma di rafano, emulsione di patate, salsa di aceto di vino rosso laziale.

12. Enoteca La Torre a Villa Laetitia

maritozzo

Dulcis in fundo, il maritozzo ripieno di panna di Danilo Ciavattini che vi farà sorridere.

Ovviamente il Taste of Roma offre altre occasioni di assaggio. Uno per tutti, l’abbinamento del prosecco con uno dei piatti, capasanta o ostrica in carrozza, di Dario Tornatore del Seaside.

E restiamo in attesa dei vostri piatti preferiti per proporre altri percorsi.

Taste of Roma. Auditorium Parco della Musica. Roma.

[Immagini: Daniele Amato]

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.