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Perugia. Roccafiore, ristorante a 35 € per abbinare vino, spa e relax

martedì, 30 Settembre 2014 di

vini_roccafiore

Ogni promessa è un debito. Da quando ho fatto quella verticale quasi privata di Sangiovese in purezza Roccafiore a Vinitaly 2014, non ho mai smesso di pensarci.

D’altronde il mio pensiero era chiaro: “Ma voi già sapete da cosa sono attratta: vino in combo con un bel resort dall’anima green, una SPA e la vista sulla vigna. Ci andrò, lo so già e vi racconterò dell’esperienza sensoriale a 360 gradi.”

Roccafiore Umbriaspa_roccafiore roccafiore_ristorante

E’ facile arrivare a Roccafiore: Roma – Todi – campi di girasoli – vigneti. Un’ora e mezza e sono immersa nella campagna umbra. Il resort, seminascosto tra le rose e gli ulivi, è composto da una antica casa padronale, collegata ad una casa di campagna più recente. Tredici  stanze soltanto, tra cui due suite, tutta vista vigne, assicurano tranquillità e riservatezza, la SPA per rigenerare il corpo, il ristorante con due piccole salette e il pergolato per godere delle specialità umbre, la cantina a 100 m di distanza per immergersi nel mondo di vino rigorosamente biologico.

E’ una realtà molto giovane: il vigneto è stato impiantato nel 1999 e il primo vino è uscito nel 2005. Attualmente la cantina produce  100.000 bottiglie l’anno, suddivise in 40% tra bianchi e rosati e il 60% di rossi. I due vini di punta sono  Fiorfiore (Grechetto in purezza) e Prova d’autore (Sagrantino 40%, Montepulciano 30% e Sangiovese 30%), ricordateveli.

Il resort con la SPA e il ristorante sono stati inaugurati nel 2006.

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Lo chef abruzzese Carlo Grimaldi sovrintende alla cucina di Roccafiore fin dall’inizio dell’attività. Il suo è un menu che varia da stagione a stagione e che spazia tra i sapori mediterranei e le tradizioni umbre, ai quali non mancano i piatti a base di maialini di cinta senese dell’allevamento di proprietà. Oltre i vini di produzione propria, la carta propone un’ampia scelta di bollicine nostrane e d’oltralpe, di bianchi e di rossi italiani ed esteri.

Ho assaggiato per voi tutto quello che ho potuto e vi assicuro che se arriverete fin qui non ve ne pentirete.

Il pranzo o la cena iniziano con un piccolo stuzzichino e un bicchiere di bollicine.

Chicchi di uva ricoperti di caprino e pistacchi e bruschetta al tartufo

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Salumi di cinta senese di produzione propria con tigelline calde.

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Carpaccio di filetto di chianina con spuma di Parmigiano Vacche rosse, soncino e mandorle tostate.

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Maltagliati di farro al ragù bianco di chianina, timo e peperoncino fresco (superlativi).

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Strangozzi di casa con salsiccia di cinta, limone e colatura di alici.

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Agnello dei Monti Martani con crema di piselli e menta.

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Guancia di vitellone croccante con verdurine marinate allo zenzero (da tagliare con la forchetta, tenerissimo).

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Piccola selezione di formaggi (ahimé, tutti di malga, e niente caciotte umbre).

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Semifreddo al lime e mela verde.

Il conto al ristorante si aggira intorno ai 35 €, vini esclusi.

Ah, l’ultima cosa. In degustazione mi sono mancati due vini, Fiordaliso e Rosato, terminati. So anche che in cantina qualcosa bolle in pentola, forse proprio una bollicina. E  sarà la scusa per la mia prossima visita a Roccafiore. Potrebbe essere anche la vostra per abbinare vino e relax?

Roccafiore. Località Collina. Chioiano di Todi (Perugia). Tel +39 075 8942416

Di Giulia Nekorkina

Moscovita di nascita, romana da 25 anni, Rossa di Sera da 10 anni, innamorata della vita, appassionata di bollicine, adora cucinare e mangiare. Il miglior museo è un mercato, il miglior regalo è un viaggio.