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Milano numero uno al mondo su 52 mete per il New York Times grazie a Expo e pizza

lunedì, 12 Gennaio 2015 di

Milano

Il New York Times non ha dubbi. Milano è la destinazione turistica numero uno al mondo per il 2015 di 52 indicate.

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Eccola in testa e a seguire le altre mete emergenti con lo stesso numero di classifica dell’articolo che abbiamo spiluccato per conoscere di cibo e di vino.

Milano, dunque, è la più meritevole di menzione in Italia dove certo le destinazioni interessanti non mancano per i turisti stranieri.

Merito, ci mancherebbe, di Expo che da maggio a ottobre ospita quell’evento gigantesco che stiamo imparando a conoscere giorno per giorno insieme a 20 milioni di visitatori, 130 nazioni rappresentate e 60 padiglioni allestiti.

1. Milano

Milano_Bocciofila

Tema il cibo, la nutrizione e pratiche sostenibili. “Una scelta adatta”, spiega il giornale, “per una città che affonda le sue radici nelle tradizioni culinarie italiane”.

Dunque le parole chiave sono cucina e tradizione.

Due i nomi messi in evidenza dal NYT: U Barba, per assaggiare specialità della cucina italiana come la farinata e il pesto genovese. Siamo quindi in una Milano che ancor prima dello start dell’Expo riassume la tradizione identitaria di un’intera nazione?

Gino Sorbillo e Gennaro Salvo Milanopizza Oliva Sorbillo Civitiello

Sì. Lo dimostra l’altro nome citato: Lievito Madre al Duomo per la pizza napoletana contemporanea. Cioè il nuovo avamposto di Gino Sorbillo che ha aperto qui lo scorso autunno e sta spopolando con un nuovo impasto che affianca e supera la tradizione. E diventa tema riconosciuto anche Oltreoceano. Come dire, game over per quelli che stupidamente hanno etichettato il nostro pizzaiolo più rappresentativo cruschettiere affiancandolo anche a Davide Civitiello e Ciro Oliva – tutti sicuri protagonisti di Expo (ma gli uccelli del malaugurio non avranno problemi a saltare sul carro del vincitore). Un buon viatico, si spera, anche per la petizione #pizzaunesco.

E poi c’è il restauro della Darsena con il mercato e l’anima milanese più gastro-pop grazie alla Macelleria di Mangiari di Strada che ha aperto con la Festa Macella un mese fa.

Nuovi alberghi di lusso come il Mandarin Oriental apriranno quest’anno (e qui approda lo chef Antonio Guida direttamente dallo stellato Pellicano) e promettono di rendere ancora più di moda una città sufficientemente glamour di suo.

E ora che ci siamo assicurati la vetta, ecco le altre destinazioni che potete mettere in agenda per il 2015 secondo il NYT.

3. Philadelphia, Stati Uniti

Jose Garces

Una città tutta da scoprire: dal ristrutturato Delaware River Waterfront al Spruce Street Harbor Park, dalle piste ciclabili al nuovo caffè cubano dell’instancabile Iron Chef Jose Garces nel Dilworth Park.

8. Bolivia

Tapa ristorante Gustu Bolivia Ristorante Gustu Bolivia

Due i motori della new wave culinaria in questa meta turistica altrimenti nota per primati negativi come lo sciopero dei mezzi pubblici, ironizza il NYT: il ristorante Gustu di Claus Meyer, aperto da due anni, e Suma Phayata, un tour di street food a La Paz, promosso dalla Melting Pot Foundation. Metteteci anche le strade del vino di alta montagna nella regione di Tarija e la Bolivia diventerà un nota nel vostro taccuino delle mete eno-gastronomiche da scoprire. Prima o poi.

9. Isole Faroe

Questo arcipelago del Nord Atlantico si sta facendo conoscere da qualche anno come destinazione del cibo di avanguardia. Motori del rinnovamento il ristorante Koks, firmatario del nuovo Manifesto della cucina nordica, che propone una cucina con ingredienti rigorosamente locali e stagionali e Aarstova, un ristorante francese dove Barbara serve il prelibatissimo merluzzo locale. Per il sushi innovativo c’è Etika mentre Okkara serve ottima birra. Questo territorio autonomo della Danimarca, raggiungibile con un volo da Reykjavik e Copenhagen, vi delizierà anche con i suoi formaggi locali e con il raest, un piatto a base di montone.

10. Macedonia

pastrmajlia

Questa ex-repubblica iugoslava sta guadagnando credito tra i foodies più avventurosi. Non sarà un caso che qui non trovereste un McDonald’s, l’ultimo ha chiuso nel 2013. Numerosi i piccoli hotel che servono minestre tradizionali e la pastrmajlija, in pratica una pizza oblunga con un topping di carne.

13. Orlando, Florida

maiale Ravenous Pig Restaurant

Non solo Disney World in questa città della Florida. Prendete nota del mercato dell’East End, del Txokos Basque Kitchen aperto l’anno scorso mentre due chef già ben noti alla critica, James and Julie Petrakis, hanno annunciato l’apertura a febbraio del loro mercato-ristorante Swine & Sons Provisions.

15. Borgogna, Francia

Clos De Lambrays Borgogna

La candidatura all’Unesco di questo luogo del vino che non ha bisogno di presentazione ha dato nuovo vigore alla regione insieme ad una nuova generazione di vignaioli. In questo territorio che ospita un centinaio di nuove denominazioni ha messo le radici anche il gruppo del lusso LVMH che qui ha rilevato la tenuta Clos Des Lambrays.

16. Manhattan

Farinetti Batali Bastianich Eataly New York pizza

Il secondo Eataly nascerà qui e ancora una volta sarà pizza e pasta. Brookfield Place, un tempo centro un tempo sede del distretto finanziario, sta per ospitare un secondo mercato e un ristorante del celebrity chef Joel Robuchon. Per mangiare pesce freschissimo, bere dell’ottima birra artigianale gustando insuperabili panorami del porto prenotate da Pier A Harbor House.

24. Adelaide, Australia

Ristorante Hill of Grace

Non manca proprio niente in questa città del sud dell’Australia. Informale nello street food di Fork on the Road, elegante alla tavola di Hill of Grace. Ingredienti locali di eccezionale qualità sono di casa al mercato di prodotti biologici e sostenibili ma anche nel menù di Sean’s Kitchen. Aggiungete un bar alla moda, il  Maybe Mae e il caffè La Moka per un soggiorno da foodies senza rimpianti.

25. Georgia

Georgia

È la nuova destinazione del vino. Il Paese può contare su un’antichissima tradizione, centinaia di vitigni autoctoni e paesaggi mozzafiato. Prendete nota di due wine bar nella capitale Tbilisi (Konka e Vino Underground) e una strada del vino (Kakheti) e cantine (Pheasant’s Tears, Iago’s Winery, Winery Khareba) che servono cucina georgiana tradizionale e moderna. Lungo anche l’elenco degli eventi dedicati al cibo e al vino: New Wine Festival, Wine City Tbilisi at Tbilisifest, Telavino and the Tbilisi Cheese Festival.

38. Alentejo, Portogallo

Stanchi di Bordeaux, annoiati dalla Toscana? Così il New York Times titola il paragrafo dedicato alla regione dell’Alentejo in Portogallo, patria di raffinati hotel pensati intorno al tema del vino, come il Torre de Palma Wine Hotel e il Maladinha Nova, apprezzabile luogo meta alberghiera anche per il prosciutto prodotto con pregiate razze locali di maiali neri. Ma anche l’Hotel Herdade de Comporta, spiaggia e campo da Golf che costeggiano i vigneti e L’AND Vineyards, una meravigliosa spa di vino firmata Caudalie e un ristorante stella Michelin, tetti per guardare le stelle e interni dell’architetto Marcio Kogan. Ennesimo omaggio al vino è Ecorkhotel, hotel in sughero (il primo al mondo), con spa per cromaterapia e ristorante di rilievo.

39. The Catskills, New York

A 100 miglia da New York c’è la montagna di Catskills. Due le mangiatoie degne di nota secondo il NYT: il ristorante italiano Cucina e Phoenicia Diner, cibo fresco locale e tradizione.

44. Chengdu, Cina

noodles Lan Guijin

Chengdu, la capitale della provincia del Sichuan e del distretto della spezia conosciuta come pepe del Sichuan. Ma potete anche andarci per assaporare i noodles prepoarati dallo chef Lan Guijin nek suo ristorante Yu Zhi Lan o una delle 20 portate servite in piatti di ceramica fatti a mano dallo stesso chef. Un tocco di raffinatezza in più.

48. Roma

gnocchi ArcangeloKotaro Noda

Roma che dovrebbe vincere per qualità del cibo su Milano a stare a guardare le classifiche combinate, affonda al 48° posto su 52. Una disfatta tra l’altro firmata da una delle foodblogger italo-americane più conosciute in città: Katie Parla. Possibile che non le sia venuto in mente di citare indirizzi validi come quelli di Cesare al Casaletto, Arcangelo Dandini o, volendo dare un’impronta esotica, il ristorante con lo chef nippo-romano Kotaro Noda? O è l’attesa dell’Expo che produce un risultato migliore rispetto ai recenti restauri delle bellezze architettoniche citate?

49. Cáceres, Spain

ristorante Atrio

Va a gonfie vele la ristorazione a Càceres, patrimonio dell’UNESCO, dove ha aperto Atrio, uno strepitoso hotel modernista con ristorante bistellato e forse la migliore cantina d’Europa. In lizza per diventare la capitale gastronomica spagnola del 2015.

Expo, pesto genovese e pizza anche per voi valgono il numero uno di questa speciale lista 2015?

[Immagini: shearoggiorepublika, Jon Whittle, M. Jean-Louis Bernuy, Phaidon, David Hagerman, Facebook, siti, Instagram Vincenzo Pagano]