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Milano. Le migliori brioche del centro che il resto d’Italia chiamerebbe cornetti

mercoledì, 16 Settembre 2015 di

cornetti

La recentissima apertura della Pasticceria Marchesi in Montenapoleone ha aggiunto una nuova tessera al mosaico dei bar nei locali storici all’interno della Cerchia dei Navigli.

Abbiamo fatto una ricognizione delle brioche (= cornetti per il resto d’Italia) proposti a colazione in questi bar-pasticceria di lungo, lunghissimo corso: oltre a Marchesi, ecco Cova, Sant’Ambroeus e Savini.

Abbiamo preso una brioche vuota e una con confettura in ognuno di questi locali, tra le 11 e le 12 del mattino. Portate a casa, assaggiate e fatte oggetto di un’analisi che rilanciamo al vostro giudizio.

#4. Pasticceria Marchesi

brioche cornetto Marchesi Milano

L’aspetto esteriore non è un gran che, con i due corni pressoché uniti. A precisa richiesta (burro o margarina?), mi è stato risposto “naturalmente burro” (arrivano ogni giorno in laboratorio dei mastelli in legno colmi di burro).

brioche Marchesi Milano albicocca brioche Marchesi Milano vuota

L’impressione generale è di una brioche asciutta, non particolarmente morbida; buona, ma non più di tanto. La confettura di albicocche discreta, dolce.

Il locale è di recentissima apertura – ma la casa madre, in Santa Maria alla Porta, è aperta dal 1824. Da notare la colorazione-macaron un po’ leziosa alle pareti, ma soprattutto le vetrinette modellate su quelle della sede principale.

Pasticceria Marchesi. Via Montenapoleone, 9. Tel. +39 02 76008238

#3. Sant Ambroeus

brioche cornetto Sant Ambroeus Milano

Non è la prima volta che mi succede: troppo cotta, rimane un vago retrogusto di bruciaticcio. Il che non vuol dire che non sia buona, per carità, ma mi resta la curiosità di provare il gusto dorato e non bruciacchiato. Buona la confettura (albicocche).

brioche Sant Ambroeus Milano albicocca brioche Sant Ambroeus Milano vuota

Un locale “moderno” rispetto agli altri, fondato nel 1936, forse il più snob del centro, anche se il servizio ha perso la patina di impeccabilità di un tempo. Ma i sacchettini con i disegni degli episodi della vita di sant’Ambrogio restano una delizia.

Sant Ambroeus. Corso Matteotti, 7. 20121 Milano. Tel. +39 02 7600 0540

#2. Savini

brioche cornetto Savini Milano

La superficie lucida (un velo di miele?) lascia presagire delizie, nonostante l’aspetto un po’ troppo “slim fit”. In effetti, molto buona, anche se un tantino poco cotta. Molto buona la confettura, ben distribuita (viene immessa nella brioche in due punti diversi).

brioche Savini Milano confettura brioche Savini Milano vuota

In Galleria Vittorio Emanuele dal 1881 (ma fondato nel 1867), Savini è uno dei simboli della città. Servizio sempre impeccabile, saluti all’entrata e all’uscita.

Ristorante Savini. Via Ugo Foscolo, 5. 20121 Milano. Tel. +39 02 72003433

#1. Cova

brioche cornetto Cova Milano

Ottima. La cottura, la morbidezza, il gusto: mi piace tutto. Ecco, l’aspetto lo preferirei un po’ più a mezzaluna, se posso dirlo – requisito su cui però posso anche sorvolare.

brioche Cova Milano albicocca brioche Cova vuota

Sarà l’esperienza: è aperta dal 1817 (in via Montenapoleone dal 1950). Anche qui, rispetto al passato, si è forse persa un po’ l’attenzione e la cura, tendendo alla familiarità col cliente abituale e a sorvolare un po’ sul cliente occasionale.

Cova Montenapoleone. Via Montenapoleone, 8. 20121 Milano. Tel. +39 02 76005599

Le brioche di Marchesi costano 1,60 €, tutte le altre 1,50 €.

Siete disposti a sottoscrivere la frase (peraltro probabilmente apocrifa) di Maria Antonietta, e dare al popolo queste brioche? O più semplicemente a dirci chi fa per voi la migliore brioche o cornetto che dir si voglia?

Anche perché sono rimasti fuori dal nostro itinerario altri tre locali appena ai margini di quest’area, Biffi (1847) in fondo a Corso Magenta, Taveggia (1907) in Visconti di Modrone, e Cucchi (1936), all’inizio di Corso Genova. E uno di questi potrebbe essere tra i vostri preferiti.

 

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.