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Buone o famose: i criteri per scegliere la migliore pizza esistono?

mercoledì, 23 Settembre 2015 di

svinando

pizza taglio

Meglio mangiare una pizza buona o una pizza famosa fatta da un pizzaiolo conosciuto?

Un pizzaiolo famoso dovrebbe fare una pizza buona. E una pizza buona dovrebbe rendere famoso il pizzaiolo che la fa.

Semplice.

Ma al tempo del web 2.0 non è così.

La televisione – generalista – preferisce rifarsi al folclore con un occhio all’auditel (che è cosa più larga degli accessi di un sito almeno ad ora)

Su internet le classifiche spesso spopolano a colpi di accessi costruiti sulla notorietà che può essere indipendente dalla bontà.

Le guide ne rifuggono e mantengono un loro aplomb evitando di mischiarsi alla cagnara internettiana. Che nel genere pop della pizza e delle osterie è un po’ come giocare agli snob.

pizzaioli Capuano Iorio Civitiello

Prendiamo la guida alle pizzerie d’Italia del Gambero Rosso appena sfornata. Nei tre spicchi, cioè nell’eccellenza, di quella napoletana mancano le pizzerie di Davide Civitiello e di Teresa Iorio, campioni del mondo della STG che sta per Specialità Tradizionale Garantita. Cioè la pizza – pizza per capirci. Hanno vinto in un confronto serrato con centinaia di altri pizzaioli e sono stati giudicati da giurie allargate.

Simone FortunatoFerdinando De Giulio Davide Civitiello

Manca anche un Simone Fortunato della pizzeria Diaz. O un Ferdinando De Giulio per la pizza fritta, ad esempio.

Com’è possibile?

Mistero. Forse gioca a sfavore che da ieri (sera) sono anche più famosi. Hanno tenuto banco a Porta a Porta spiegando cos’è la pizza (qui avete la puntata integrale).

E c’è stato anche un collegamento esterno con Vincenzo Capuano, il pizzaiolo delle mille lire che assomiglia a Verdi, che ha suonato la pizza insieme a Tullio de Piscopo come avevamo anticipato qualche giorno fa. Manca anche lui.

Teresa Iorio al banco Vincenzo Capuano pizzaiolo

Suonate le campane. La pizza deve essere buona (e non bruciata, ve lo spiega anche Enzo Coccia) perché diventi famosa con il suo pizzaiolo. O la sua pizzaiola.

Magno Iorio Capuano pizzaGiovanni Magno Alessandro Izzo pizzaiolo Palazzo PetrucciCarlo Sammarco pizzaioloGennaro Piccolo

E per dirlo la pizza va assaggiata. Vanno assaggiati gli Izzo, i Piccolo, i Sammarco, i Rossi d’Italia. Non importa se quando il pizzaiolo era sconosciuto o se è diventato famoso come Gino Sorbillo.

Sorbillo-pizza-Gambero-Rosso

Che, pensate un po’, era detestato per la sua mania di scrivere una frase sulle pizze quando accadeva qualcosa.

Vincenzo Pagano pizza

Voi cosa scegliete: pizza buona o pizza famosa? Vi affidate alle guide, a internet o alla televisione?