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Novara. La prima foto rubata del nuovo bistrot di Antonino Cannavacciuolo

giovedì, 08 Ottobre 2015 di

teatro Novara

Ci siamo, mancano solo due settimane per una delle aperture più attese di questa stagione autunnale. Dopo tanto procrastinare, il 17 ottobre il “Cannavacciuolo Café & Bistrot” di Novara vedrà la luce.

Per chi si fosse perso la storia della nuova creatura dello chef, ecco un ragguaglio: da tempo ormai si parlava di questa apertura, che sarebbe dovuta avvenire un anno fa, nei locali del vecchio café del Teatro Coccia, messi a disposizione dal comune tramite bando. Cannavacciuolo, già affezionato a questo spicchio di Piemonte, che gli ha saputo donare una moglie, una famiglia, e il centro della sua attività con Villa Crespi, se li è aggiudicati.

Cannavacciuolo Café e Bistrot

Disposto su tre livelli, col piano terra e il soppalco destinati al bistrot, ed il piano superiore con annessa terrazza al ristorante, il locale sarà in totale armonia con l’adiacente e collegato teatro, anzi, è proprio qua che sta il punto di forza. Il progetto di riqualificazione punta infatti a rivalutare la memoria storica del Coccia, ed è indispensabile che l’ambiente del teatro e quello del ristorante comunichino ed interagiscano, per poter far vivere ai frequentatori degli spettacoli le comodità di un locale tanto eclettico, e che mancava da così tanto tempo.

lavori bistrot Cannavacciuolo

Ma gli habitué del Teatro non saranno certo gli unici clienti-tipo del bistrot, perché di clienti-tipo proprio non ce ne saranno, e questa è l’altra mission: ci sarà spazio per ogni portafoglio, per le colazioni, per pranzi veloci, di lavoro, per panini gourmet, per prodotti di pasticceria, per gli aperitivi, per cene più sofisticate, per una selezione di cocktail per il dopo cena, e per il take away col suo tanto declamato “packaging innovativo” (chissà cosa sarà mai!).

cucina bistrot Cannavacciuolo

Ma, a due settimane dall’apertura, a che punto sono i lavori? Sono andata a dare una sbirciatina, ma la mia gita è stata abbastanza fallimentare. Il cantiere non pare così inavvicinabile od inaccessibile, già, non pare. Dopo aver provato ad intrufolarmi da vari ingressi limitrofi ma che non erano collegati col ristorante, ho provato direttamente con quello principale. Sembrava che ci sarei riuscita, a rubare qualche innocente scatto per anticiparvi qualcosa ed accorciare l’attesa, ma sono stata rimbalzata. Il direttore dei lavori era in giro. E così ho aspettato che se ne andasse. E sono tornata. Uno scatto mi è riuscito, dall’esterno, col riflesso del vetro, abbastanza scarso, prima che il ragazzo che mi aveva fermata mezz’ora prima uscisse a fermarmi di nuovo, dopodiché hanno transennato tutto mandandomi via e spiegandomi che l’esclusiva era stata venduta ad un giornale e niente poteva trapelare, tanto che nemmeno agli addetti ai lavori è concesso fare fotografie.

Terrazza bistrot Cannavacciuolo

Comunque, posso raccontarvi cos’ha fotografato il mio occhio. La parte più scoperta e quindi visibile è quella della cucina (che si vede nel mio scatto), col piano di lavoro. Stavano montando i vari complementi d’arredo e di ultimato c’è ancora poco, ho solo potuto notare, sotto strati e strati di cellophane, che il colore predominante è quello di un legno scuro, un rovere. Che sarà però alleggerito dal vetro, dato che le due cucine saranno a vista, in un gioco di spettacolo che crea il fil rouge con l’anima del Teatro.

Aspettiamo di sapere quale sarà il menu scelto dallo chef bistellato per l’inaugurazione.

gorgonzola q

Io spero che non faccia leva sul prodotto tipico della zona, il Gorgonzola, sarebbe booooring.

[Alessia Manoli]