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I 16 ristoranti migliori del mondo dove mangiare nel 2016 secondo Forbes

mercoledì, 09 Dicembre 2015 di

Forbes ha pubblicato la lista de “I 16 posti più cool dove mangiare nel 2016“.

E, indovinate un po’, c’è anche il ristorante tre stelle Michelin Le Calandre di Massimiliano e Raffaele Alajmo.

Per ora non vi dico altro: più avanti troverete la descrizione che gli autori della lista hanno realizzato del ristorante di Sarmeola.

La giornalista Ann Abel per redigere questo prezioso elenco ha chiamato il critico enogastronomico Andy Halyer, che ha cenato in tutti i ristoranti tre Stelle Michelin del mondo, il sommelier Kristian Brask Thomsen e il giornalista James Beard.

“Aver mangiato in uno dei questi 16 posti – spiegano da Forbes – costituisce un vanto“.

Voi lo avete provato almeno una volta questo vanto?

1. Bar Brutal – Barcellona

“L’ospitalità è di prim’ordine – annuisce Goulding, che vive parte dell’anno nella città spagnola – la lista dei vini naturali è ben ragionata, una cosa di rara bellezza”. Ma qui si torna anche per la “raffinata cucina di stagione, una cucina senza confini che vorrei fosse più presente in Spagna”.

C/Barra de Ferro 1, Barcellona, tel. +34 932954797

2. Beefsteak – Washington

Negli Usa pullulano fast-food dal menu salutare: secondo Goulding ciò potrebbe contribuire a plasmare l’evoluzione del settore. Tuttavia “la differenza è che qui José Andres sa come prendere in giro i sapori del regno vegetale”, scrive.

800 22nd St NW, Washington, DC 20052 (Stati Uniti), tel. +1 2022961421

3. Disfrutar – Barcellona

Secondo Brask Thomsen El Bulli ha cambiato il nostro modo di intendere il cibo. I tre chef di questo ristorante in Spagna, la cui apertura è stata tra le più attese di quest’anno, facevano parte proprio del team di El Bulli. I giudici definiscono questo locale, che è stato già insignito di una Stella Michelin, “semplicemente spettacolare“.

c/Villarroel 163, Barcellona, +34 933486896

4. Florilege – Tokyo

florilege
florilege

Secondo Hayler, Tokyo propone diversi ristoranti interessanti, ma questo lo è particolarmente per il suo carattere franco-giapponese che sposa stili di cucina tradizionale con la sensibilità della ristorazione mondiale di oggi. In ogni caso: i commensali sono “schierati” intorno alla cucina a vista, i piatti cambiano con le stagioni e gli ingredienti sono locali.

B1 Seizan Gaien, 2-5-4, Jingumae, Shibuya ward, Tokyo, tel. 0364400878

5. Grace – Chicago

Nulla di entusiasmante da fuori, una sorpresa all’interno. “Un’esperienza piacevole sotto tutti i punti di vista – spiega Thomsen – l’arredamento è elegante, il servizio è ben coreografato, interessanti i menu degustazione, intelligente la carta dei vini”. Il cibo? Secondo lui è fin troppo bello, “un balletto culinario“, per essere precisi.

652 W. Randolph Street, Chicago, tel. 3122349494

6. Hedone – Londra

Lo chef autodidatta Mikael Jonsson, avvocato svedese e foodblogger, ha scelto la competitiva Londra per il suo primo ristorante. “Ed è decisamente pronto per la sfida”, secondo i giudici. “La sua ossessione per la qualità degli ingredienti è eccezionale”, spiega Hayler, che del locale apprezza inoltre “l’ambiente rilassato e la cucina aperta che smentiscono una tecnica culinaria rigorosa”.

Chiswick High Road 301/303, Londra, tel.  +44 (0)2087470377

7. Ibai –  San Sebastián

ibai
ibai
ibai
ibai

Prenotare un tavolo è più complicato in questo ristorantino che ha vita in un seminterrato, aperto solo a pranzo nei giorni feriali, che non in un ristorante stellato. Gli ingredienti, e quindi il menu, dello chef Alicio Garro cambiano ogni giorno.

Guetaria 15, San Sebastián, tel. +34 943428764

8. Jimbocho Den – Tokyo

jimbocho den

Secondo Goulding la sala è “profondamente piacevole”. Lo chef Zaiyu Hasegawa, dicono, segue la rigida tradizione della cucina kaiseri e la sua abilità è un dono per la costruzione di più strati di sapore.

Kanda, Chiyoda-ku, Tokyo, Tel. 03 32223978

9. Le Calandre – Sarmeola di Rubano (Padova)

Eccoci in patria. Cosa scrivono i tre? Vediamo: “Massimiliano Alajmo, che gestisce la cucina in questo ristorante con una posizione improbabile a circa un’ora da Venezia, è lo chef più giovane a guadagnare tre Stelle Michelin (alla tenera età di 28 anni)”. Secondo Hayler tutte meritate, specialmente per “il suo risotto allo zafferano“, che è “una cosa di rara bellezza”.

Via Liguria 1, Sarmeola di Rubano, Padova, tel. +39 049 630303

10. Les Prés d’Eugénie – Francia

Secondo Hayler questo ristorante è troppo poco conosciuto al di fuori della Francia. “Dopo aver tenuto tre Stelle Michelin per 39 anni, ininterrottamente, Michel Guérard potrebbe pensare di prendersi un periodo di riposo, ma a 82 anni è ancora piantato in cucina molto saldamente. Il suo stile? Ingannevolmente semplice”, scrive il critico enogastronomico.

Rue René Vielle 334, Eugénie-les-Bains, Francia, tel. +33 5 58 05 06 07

11. Semilla – Brooklyn (New York)

Le verdure stanno finalmente avendo il loro momento: per Goulding questo ristorante le valorizza particolarmente, proponendo anche piatti fuori menu che riescono bene anche ai primi tentativi. Creare cibi interessanti e deliziosi anche senza proteine? I tre giudici hanno constatato che qui si può.

160 Havemeyer St. 5, Brooklyn, New York, tel. (718) 782 3474

12. Taberna Pedraza – Madrid

Guidano la brigata marito e moglie, che mangiavano per strada le specialità spagnole per perfezionale la loro visione del cibo tradizionale. Il ristorante è informale e “il menu rappresenta il meglio della cucina spagnola“, dice Goulding.

Calle Ibiza 38, Madrid, tel. +34 910327200

13. Taller – Copenhagen

Viene definito da Forbes come uno degli indirizzi più interessanti della Capitale danese. E Brask Thomsen ne deve saper qualcosa, dato che ha passato gran parte della sua carriera proprio a Copenhagen. Poche parole: “Inventiva, divertimento, food straniero, cibi stuzzicanti, intelligenti e assolutamente deliziosi”.

Tordenskjoldsgade 11, Copenhagen. Tel. +45 72140871

14. Taubenkobel – Schützen am Gebirge (Austria)

Taubenkobel
Taubenkobel

Lo definiscono un gioiello nascosto nelle zone rurali austriache, non lontano dal confine con l’Ungheria. “La cucina – spiegano i tre giudici – vi porta nel territorio come fosse un racconto che parte dalla mente creativa di Alain Weissgerber. Il cibo ha un profondo sentimento di campagna e viene preparato, combinato e cucinato in un modo che conquista occhio, cuore, gusto e pancia”.

Hauptstrasse 33, Schützen am Gebirge, tel. +43 2684 2297

15. Victor’s Fine Dining by Christian Bau – Perl (Germania)

Hayler definisce il modo moderno di cucinare di Christian Bau come uno dei migliori del mondo. In un edificio storico del XII secolo vicino Lussemburgo propone “cibo raffinato con influenze giapponesi e tecniche che ricordano le classiche francesi“.

Schloßstraße 27-29, Perl (Saarland), tel. +49 6866 79118

16. White Rabbit – Mosca

Brask Thomsen consiglia prima di tutto una visita a Mosca: il panorama enogastronomico si è particolarmente evoluto negli ultimi cinque anni. Ora la cucina è raffinata e questo locale – il migliore di fascia alta della città – che gioca sul tema delle fiabe ne è un esempio. Il menu? Propone piatti della cucina russa modernizzati dalla presenza di ingredienti internazionali.

Piazza Smolenskaya 3 (16° piano) Mosca, tel. +7 (495) 663 999 e +7 (495) 7826262

A questo punto non posso far altro che dirvi che se siete capitati in uno di questi posti siete stati fortunati. In ogni caso: quale vi ispira di più? Io, per amor di patria, già ho deciso.

[Link: Forbes. Immagini: Eater.comMy Luxe Dining Table, LuxEat, Eater.com, BlankSlate, BrooklynBased]