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Costardi Bros, cioè genio e regolatezza di una stella Michelin a Vercelli

Il ristorante di Christian e Manuel Costardi è nato nel 2005 e a partire dal 2009 vanta una stella, ampiamente meritata
mercoledì, 23 Dicembre 2015 di

Conosco i Costardi Bros, Christian e Manuel, e la loro cucina da un bel po’ di tempo.

Li incontro di continuo nelle loro trasferte a Roma, Milano o Venezia, ma non ero ancora stata nel loro ristorante che si trova a Vercelli, all’hotel Cinzia.

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Ora, finalmente, posso dire di aver completato la conoscenza della loro cucina stellata (eh sì, la stella Michelin è stata confermata lo scorso 10 dicembre) e vi faccio entrare nel loro regno.

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Il ristorante di Christian e Manuel è nato nel 2005, e a partire dal 2009 vanta una stella, ampiamente meritata. Christian è il fratello maggiore, estroverso e un po’ folle, si occupa della parte del menù. Manuel, preciso e ordinato, ha la responsabilità delle creazioni dolci.

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Il mio percorso inizia con patata e baccalà, una soffice crema con una quenelle.

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Il panino come una volta, mi spiegano, è come quello del Pizzarrosto, un locale che i fratelli frequentavano da bambini. E’ un morbido panpizza ripieno di … no, non di arrosto, ma di lingua di manzo con salse verde e rossa. Squisito!

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Carne, uovo, funghi e nocciola. Il nome descrive il piatto fatto di battuto di manza piemontese (finalmente non di forma regolare a cilindro) con una delicata crema di tuorlo, funghi e nocciole con erbette aromatiche tra cui quella “famosa” al sapore di ostrica.

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Il piatto più spettacolare della serata è quello più “semplice”, almeno in apparenza: orto in città. E’ una selezione di verdure che un giovane imprenditore coltiva in una serra a Vercelli, e vi assicuro, hanno un sapore straordinario. Niente sale né olio, solo le piccole chiazze di salse a base di erbe. Spettacolo.

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Dopo la prima parte dell’orto arriva la seconda portata: una carota viola arrostita al naturale, dolce e speziata naturalmente, servita con un piccolo crumble salato. Da applauso.

Carnaroli in Langa. Mi aspettavo un risotto al tartufo, ma il piatto si è rivelato più ricco e complesso: un tuorlo nascosto in mezzo e una granella di nocciole tostate. Leggero e saporito.

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Il piatto successivo è della tradizione ma anche della memoria: guancia di vitella in cottura lenta. Molto tenera la carne, bella la guarnizione “dripping”.

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Per chi volesse assaggiare il pesce, c’è il baccalà con le cipolle rosse di Tropea, una fusione della tradizione piemontese e dei sapori mediterranei.

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I dolci di Manuel per fortuna non sono molto dolci, anzi, non hanno niente a che vedere con i dolci tradizionali, quindi li ho mangiati volentieri. Buona la panna cotta con la riduzione di mosto.

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Il dessert spettacolare e molto fresco è Ivoire: composizione di mela verde, finocchio, sedano e cioccolato bianco.

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Infine Indivia: una foglia di indivia belga con briciole di meringa e una crema leggermente speziata.

Ad accompagnare la cena ci hanno pensato i vini di Luigi Nervi: da Jefferson 1787, un Metodo Classico Rosé 100% Nebbiolo, per arrivare alla Gattinara 2009, 100% Nebbiolo.

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E arrivo ai prezzi dei menù degustazione con la segnalazione di Territorio, 65 €, per arrivare a Evoluzione, 10 piatti a 120 €.

Christian e Manuel. Corso Magenta 71, Vercelli. Tel. +390161.25.35.85

Di Giulia Nekorkina

Moscovita di nascita, romana da 25 anni, Rossa di Sera da 10 anni, innamorata della vita, appassionata di bollicine, adora cucinare e mangiare. Il miglior museo è un mercato, il miglior regalo è un viaggio.