mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

I 30 migliori vini che si dicono indipendenti da nord a sud dell’Italia

sabato, 02 Gennaio 2016 di

svinando

Non c’è termine migliore per definirlo: vino indipendente. Di nome e di fatto. L’annuale mercato dei vini della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) con i suoi 330 espositori da tutta Italia e oltre 2000 etichette in degustazione ha offerto a vignaioli e appassionati molti spunti.

L’atmosfera del grande ‘mercato’, sobria ed essenziale, è assai distante dai clamori dei saloni più blasonati e la dice lunga su come la pensino alla FIVI: “Il vignaiolo vinifica le proprie uve, imbottiglia nelle proprie cantine, vende il proprio vino”, ripetono sul loro sito quasi come un mantra. E non c’è cosa più bella che farsi raccontare un vino direttamente da chi l’ha fatto.

Al mercato dei vini si assaggia, ci si confronta scambiando opinioni e, ovviamente, si acquista – sennò che mercato è.

Ecco quello che abbiamo scelto per voi.

1. Azienda Agricola Crivelli (Asti)

Grignolino d'Asti Crivelli

Una cantina che scommette su due vitigni autoctoni del Piemonte: Ruchè e Gnigolino d’Asti. Una bella scoperta.

2. Cascina Barisel (Asti)

Cascina Barisel

La Cappelletta 2012 e Barisel 2013: due gran belle maniere d’intendere la Barbera d’Asti. Segnatevi anche il loro Moscato d’Asti 2015 (magari proprio per le prossime festività natalizie).

3. Cascina Garitina (Asti)

Cascina Garitina vini

Quattro stupende maniere di raccontare la Barbera: Garitta, Villalta, Garanti e Neuvsent. Conviene che ve le ‘ascoltiate’ quanto prima.

4. Tenuta Grillo (Alessandria)

Tenuta Grillo vini

Due vini di grande carattere e dal tratto molto caratteristico. Il nome non è casuale: Monferrato Doc Pecoranera 2004. Molto buona la Barbera d’Asti Doc Igea.

5. Cascina Melogni (Cuneo)

Cascina Melogni vini

Una gran bella scoperta dalle Colline Saluzzesi: Ardy 2013 e Novamen 2013, due vini da tenere d’occhio.

6. Giordanino Teresio (Cuneo)

vini Giordanino Teresio

Il “Saluces” è un Nebbiolo di Dronero (Chatus) in purezza prodotto con le uve provenienti dalle Colline Saluzzesi (provincia di Cuneo). Davvero molto buono.

7. Fratelli Aimasso (Cuneo)

Fratelli Aimasso vini

Un’altra scoperta è stata la Cantina Aimasso, con il suo Nebbiolo d’Alba 2013 di grande piacevolezza. Punta di diamante della cantina il Barolo Brunate 2010, molto convincente sebbene forse ancora un po’ giovane. Ma non abbiamo fretta noi.

8. Gilberto Boniperti (Novara)

Boniperti Vignaioli

Parole d’ordine per Boniperti (quelle giuste): Nebbiolo e Vespolina. Carlin 2013 (Nebbiolo in purezza, molto interessante) e la punta di diamante della cantina, il Bartön 2012 (70% Nebbiolo, 30% Vespolina). La “o” dovete leggerla alla piemontese però.

9. Antonio Panigada (Milano)

vino La Merla San Colombano

Con una cantina del genere non si può non fare torto all’una o all’altra etichetta. Perciò ve ne segnaliamo una sola: Vigna la Merla, San Colombano D.O.C. 2009. Vi verrà voglia di bere tutte le altre.

10. Bosio (Brescia)

Bosio Franciacorta

Franciacorta Extra Brut Millesimato “Boschèdor” 2009: trenta mesi sui lieviti per una gioia vera.

11. Corte Sant’Alda (Verona)

vini Corte Sant'Alda

Un grande Amarone della Valpolicella il Valmezzane 2011. Ma non sottovalutate il Valpolicella Ripasso Superiore Campi Magri 2013. Belle emozioni.

12. Speri Viticoltori (Verona)

Speri Amarone

E’ un privilegio che hanno davvero in pochi, quello di concludere una degustazione con un Amarone Valpolicella Monte S.Urbano Docg 2011: noi lo abbiamo avuto.

13. Bergmannhof (Bolzano)

Südtirol. Dev’essere proprio un gran bel posto questa cantina Bergmannhof e le vigne che la circondano: i suoi vini parlano chiaro. Chardonnay Riserva e Lagrein Riserva i due pilastri portanti, ma anche il Merlot 2014 ci è piaciuto molto, anzi moltissimo.

14. Griesbauerhof (Bolzano)

Griesbauerhof vini

Südtirol Lagrein 2014 e soprattutto Südtirol Lagrein Riserva 2013: belle storie dal Trentino.

15. Edi Keber (Gorizia)

Edi Keber vino Collio

Edi Keber è forse il paradigma del vignaiolo indipendente. Dalla sua cantina esce una sola etichetta: il bianco Doc Collio con la sua inconfondibile “K” verde. E se il produttore è indipendente, il suo vino è senz’altro unico.

16. Villa del Cigliano (Firenze)

Chianti Classico Riserva Cigliano

Chianti Classico alla vecchia maniera (100% Sangiovese). La Riserva 2011 da provare assolutamente.

17. Casina di Cornia (Siena)

Chianti Classico Casina di Cornia

Un Chianti Classico da agricoltura biologica? Eccolo: Vigna La Casina Riserva 2011.

18. Podere Bellosguardo (Arezzo)

Podere Bellosguardo Syrah

Il Syrah al Podere Bellosguardo è di casa. Vinificato in purezza. Delle tre annate, il 2011 sicuramente è quello più maturo e complesso. Ci è piaciuto molto.

19. Simona Ceccherini (Grosseto)

Simona Ceccherini

E’ un’altra pagina importante quella che questa cantina aggiunge alla già significativa produzione di Syrah in Toscana. E lo fa a modo suo, in maniera molto personale con il suo Confiente Syrah – Maremma Toscana Doc 2011. Da provare assolutamente.

20. Heart of Italy (Perugia)

vini Heart of Italy

Tre etichette con uno stile decisamente molto umbro per questa giovane cantina fondata nel 2005.  Da tenere d’occhio. Consigli: Antica Porcellaia 2011 (Sangiovese)

21. Raina Francesco Mariani (Perugia)

Raina vini

La giovane Cantina Raìna ha ben chiaro dove vuole andare, ma soprattutto da dove viene. Il suo Sagrantino Campo di Raìna 2009 ne è la prova.

22. Leonardo Bussoletti (Terni)

vini Leonardo Bussoletti

Se cercate un buon Grechetto non potete fare a meno di questo Colle d’Ozio 2014. Il Ciliegiolo vinificato in purezza (il Brecciaro e la riserva Vigna Vecchia) rappresenta invece la grande sfida di Leonardo Bussoletti. Per ora sta vincendo lui.

23. De Angelis Corvi (Teramo)

De Angelis Corvi

Da provare assolutamente questo Montepulciano d’Abruzzo Elevito Riserva 2010, tra l’altro – come tutti gli altri vini della Cantina – è anche biologico.

24. Masseria Campito (Caserta)

Masseria Campito vini

Bollicina in toto campana questo Asprinio di Aversa Atellanum Dop 2013. Grande raffinatezza.

25. Luigi Maffini (Salerno)

Luigi Maffini vini Cilento

Il Cilento bisogna saperlo raccontare. La cantina Luigi Maffini lo fa a meraviglia. Vitigno: Fiano. Una Doc Cilento Pientraincatenata e un Igt Paestum Fiano, le due etichette da provare. L’Igt Paestum Fiano Passito, invece, letteralmente andato a ruba.

26. Cantina Nistri (Taranto)

Cantina Nistri

La filosofia ‘familiare’ della cantina è ben conservata nello stile dei propri vini, diretti, autentici, fortemente legati alla tradizione e al territorio di provenienza, la Puglia. Su tutti svetta il Primitivo di Manduria Dop Gesuiti, l’espressione più autentica di questa maniera d’essere vignaioli. Ci piace molto.

27. Podere Lucano (Potenza)

Podere Lucano vini

Cantina biologica che ha avviato un bel processo di rinnovamento in molti aspetti della sua produzione (in primis le etichette). Vini robusti, grande corpo che ben testimoniano il territorio da cui provengono.

28. Casa Comerci (Vibo Valentia)

Casa Comerci vini

I vitigni autoctoni della Calabria, Magliocco Canino e Greco Bianco, come punto di partenza e poi tanta passione per il territorio e quello che sa dare: sono i vini dell’azienda Casa Comerci.

29. Fenech Francesco (Messina)

Malvasia delle Lipari Fenech

La Malvasia delle Lipari Doc Passito 2013 ha dell’incredibile…

30. Dei Principi di Spadafora (Palermo)

syrah dei Principi di Spadafora

Syrah e ancora Syrah per Spadafora. Una conferma: il Syrah 2010. Una grandissima scoperta: Les Jeux sont faits 2013 (che celebra i vent’anni della Cantina).

vigneto

Altro da aggiungere alla voce vini indipendenti? Ma senza farci e farvi sbronzare che sono dolori.