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Lampedusa. La vera cucina siciliana è alla Trattoria Terranova Da Bernardo

martedì, 05 Luglio 2016 di

svinando

Lampedusa. Un sassolino rotolato fuori dalla pancia del continente europeo e finito più a sud di tutto, ma che rimane ancorato nel cuore – fisico ed emotivo – del Mare Nostrum.

Qui, come in gran parte della Sicilia che abbiamo visitato e mangiato, le strade si riempiono di profumi e gli arancini e i cous cous si alternano a granite, panelle e sfincioni.

Qual è il locale che più rispecchia il volto gastronomico di questa realtà così estrema, affascinante e selvaggia? La trattoria Terranova da Bernardo.

Lui, Bernardo, il patron che ha dato il nome al locale, è un ex alpino che ha girato i ristoranti del Nord e ha appreso i segreti di umidi, polente e brasati.

Poi ha deciso (fortunatamente per noi avventori) di tornare sullo scoglio natio e insieme ai figli Gianni e Fiorenza che gestiscono la sala, ha dato il via all’attività nella frazione di Terranaova diventando uno dei pochi esercizi sull’isola ad essere distante dal nucleo abitato.

I cavalli di battaglia della trattoria sono il pirotecnico buffet di antipasti di mare e i sostanziosi primi piatti.

L’antipasto (10 €) si compone di diverse proposte e varia di giorno in giorno. Si spazia dalle polpettine di tonno al sugo alle alici in carpione, dal polpo in insalata alla spettacolare caponatina siciliana. 

Fino al tonno al vapore alle crochette di patate e al cous cous di verdure.

Tutti sapori intensi e definiti, semplici nella presentazione ma profondi,  come il mare in cui è immersa l’isola.

E poi l’ampia e ghiotta offerta di pasta (dai 7 € ai 13 €): antica e semplice è quella al garum (millenario condimento di origine Romana a base di colatura di pesce azzurro).

Tipiche sono le linguine Terranova in bianco, con seppioline, capperi di Linosa e acciuga o le trofie con gamberetti e pesto di pomodorini, pistacchio e mandorla.

Riuscitissimi e dal gusto intenso sono gli spaghetti al ragù del pescatore, con pomodoro, pesce san Pietro, coda di rospo e triglie. Un gradino sotto sulla scala dell’intensità ma non della bontà sono le tagliatelle fresche di grano duro con bottarga secca di tonno.

Il giovedì, o su prenotazione, è d’obbligo il sontuoso cous cous accompagnato da filetto di cernia in umido, con pomodoro, cipolla e capperi (25 €).

Quotidianamente è disponibile il pescato del giorno, gli spiedini di pesce, gli involtini di spada oppure l’interessante (ma impegnativo) calamaro ripieno di pane e aromi, fritto e poi accompagnato da un umido di pomodorini, cipolle e capperi.

Dopo tutto questo ben di Dio rsiulta difficile, ma non impossibile, trovare lo spazio per i dolci (dai 3 € ai 4 €), come la crema catalana, le paste di mandorla o il cannolo scomposto.

Posto d’onore spetta alla caprese covvero la torta alle mandorle e cioccolato e senza farina. Lo sforzo dell’assaggio è pienamente ripagato.

Qui da Bernardo si trova la vera cucina di frontiera, quella che fa da ponte tra una sponda e l’altra del Mediterraneo. Che geograficamente è la più a Sud d’Europa e che per trovarla occorre scendere fini giù sulla mappa, lungo lo stivale.

Trattoria Terranova Da Bernardo. Via Terranova, 3. Lampedusa. Tel. +39 339 359 2140