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Milano. Da Sorbillo a Bon Wei e Piccolo Peck, ecco 8 novità da segnare in agenda

giovedì, 01 Settembre 2016 di

svinando

Se da un lato è vero che basta andare in giro per scoprire – ogni giorno! – qualcosa di nuovo in apertura, è anche vero che basta fare qualche minima ricerca per scoprire qualcosa di vecchio – chiuso.

Ecco quindi che continuiamo con una nuova puntata questa nostra rassegna di aperture e chiusure di questi ultimi mesi in città.

1. I lavori in corso da Gino Sorbillo

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Se ne parla già da tempo, della nuova pizzeria di Gino Sorbillo a Milano. Noi vi avevamo fatto vedere la location alla fine di giugno. Ora possiamo dirvi che i lavori procedono di buona lena: di Fish, il ristorante di pesce che occupava questi spazi fino a qualche mese fa, sono rimaste solo alcune decalcomanie sulle vetrine. E, come potete vedere dalla foto, all’interno ferve l’attività. Come del resto, mi par di capire, sta succedendo a New York, dove Magic Gino ne sta aprendo non una sola ma addirittura due.

2. Come sarà la pizza al trancio di Pandemonium?

PANDEMONIUM

Non lo sappiamo: per ora segnaliamo l’insegna, in via Anfossi – poco dopo Knam, sul marciapiede opposto. I lavori sono a buon punto, anche a vedere la loro pagina facebook.

3. Ghe (Ri)-Sem

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Intanto, Ghe Sem ha (di già!!) appena aperto la sua seconda sede (della casa-madre in via Vincenzo Monti avevamo parlato qui), in via Borsieri, all’Isola, all’incirca nel tratto di fronte al Blue Note. Annunciandolo su Facebook: “Ghe Sem cresce e scalda le sue vaporiere in zona Isola. Vi aspettiamo questa sera [lunedì 29, NDR] dalle 18.30 in via Borsieri 26 con tutti i nostri dim sum (più qualche novità) e drink pazzeschi. Un ringraziamento da tutto lo staff, perché se oggi questo è potuto succedere, è anche grazie a voi“ (carino il ringraziamento, sempre NdR).

4. CAP per cucinare il pesce appena pescato

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Scopro solo ora che Il Piacentino in via Corio da sei mesi ha cambiato completamente la mission aziendale: è diventato, mantenendo la stessa gestione, un ristorante di pesce.

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“Da fine Febbraio abbiamo intrapreso una nuova avventura trasformandoci nel ristorante CAP Cucinato Appena Pescato. C.A.P. (Cucinato Appena Pescato) non è solo un locale, ma un crocevia di narrazioni sul mare e sulle tradizioni gastronomiche ad esso legate. Pesce freschissimo – selezionato appena pescato – lavorato e rivisitato a partire dalle nostre ricchissime tradizioni regionali. C.A.P. come rimando alla provenienza dei prodotti, sempre riconoscibile nelle ricette e negli abbinamenti proposti; ma anche alla freschezza della materia prima, così nobile e delicata da pretendere, oltre a una lunga esperienza in cucina, mani che rispettino, che amino, che raccontino il mare e le sue mille storie.”

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Le decalcomanie delle varie guide sulla porta sono rimaste le stesse.

5. Il Piccolo Peck

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Da oggi all’interno di Peck in via Spadari è in funzione Il Piccolo, un bistrot – al piano terra – ideato dall’architetto dell’ExpoGate Alessandro Scandurra – un’ottima idea per sfruttare i prodotti e la gastronomia del locale. Cito Scandurra da un articolo del Corriere: «Abbiamo ripreso lo stile anni ‘30 della bottega per creare uno spazio con l’atmosfera dei caffè viennesi che rimandano alle origini di Peck. Una sorta di anfiteatro coi toni del cioccolato e del miele e il bancone in legno dai riflessi in vetro scuro e zinco».

Sono previsti altri “piccoli” bistrot simili, senza negozio, forse in Gae Aulenti o Porta Volta.

6. Ristrutturando/1: Liberty

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I lavori fervono anche in una serie di locali che hanno scelto l’estate 2016 per darsi una rinfrescata. Vi avevamo già parlato del Liberty di Andrea Provenzani, che dovrebbe essere ormai pronto.

7. Ristrutturando/2: Bon Wei

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La riapertura di Bon Wei in via Castelvetro è prevista per l’8 settembre: l’architetto Carlo Samarati, artefice del locale, ha rinfrescato il tutto, e ha sistemato una nuova cucina Marrone per lo chef Le Zhang.

8. Le fatiche di Tunde Pecsvari

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Doppio exploit per la ristoratrice di origine magiara Tunde Pecsvari, titolare dell’Osteria Brunello, rinnovata l’anno scorso: quest’anno ha deciso di risistemare per bene anche l’altro suo locale di corso Garibaldi, Bento. E ha cominciato proprio dalle pareti.

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Mentre a qualche centinaio di metri di distanza, in viale Crispi, è nato da pochi giorni Macha Cafè, ristorante di sushi e di macha, aperto da colazione fino all’aperitivo serale.

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Potrebbe essere l’occasione buona per cercare di apprezzare al meglio il macha, che si sta infilando ormai un po’ dappertutto: il tè in sé non mi fa impazzire, ma nelle varie combinazioni gastronomiche non è male…

[Immagini: iPhone Emanuele Bonati, courtesy Bon Wei, A. Glaviano, pagine e siti web dei locali]

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.