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Milano. Vegani all’assalto della pizza con la Verace di Vincenzo Capuano

giovedì, 15 Dicembre 2016 di

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Ammetto che raccontare delle esperienze enogastronomiche vegane da parte di un non-vegano dichiaratamente onnivoro non è facile. Figuriamoci quando poi l’oggetto del racconto è una pizza vegana – nella fattispecie, quella preparata da Vincenzo Capuano da Rossopomodoro Lab Sabotino, entrata nel menù in questi giorni.

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Lo stesso autore della pizza allo zafferano, dedicata a Milano, che vi abbiamo raccontato qualche settimana fa, insieme alla Don Vincenzo, dedicata al nonno disponibile solo in questo Rossopomodoro che appunto per questo è Lab.

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Ecco perché, appena ci siamo seduti, io e la collega Lorenza ci siamo fatti portare due-cosettine-fritte-due giusto per gradire – o per predisporci favorevolmente all’assaggio.

pizza Marinara maggiore idratazione

La pizza è qualcosa di particolare: pochi elementi base, e un’ampia serie di possibilità combinatorie, la rendono un piatto versatile e unico. E, volendo, è già vegana di suo: una pizza marinara non ha nulla che possa andare contro i principi del veganesimo. Quindi, basterebbe togliere la mozzarella dalla margherita, e la salsiccia i salumi e così via dalle altre, per avere una pizzeria vegana…

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Ma in realtà una pizza margherita deve avere qualcosa di bianco: e allora Vincenzo ha iniziato a sperimentare, nel suo Rossopomodoro Lab. A proposito, il Lab di Rossopomodoro, ovvero il laboratorio-scuola, diventerà ancora più grande con lo spazio della fritta – sul modello del Lab di Napoli con Teresa Iorio – che occuperà le due vetrine di fianco, attualmente occupato da Coq.

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Il “ristorante di pollo pop” che fa parte dello stesso gruppo di Rossopomodoro, che a sua volta si trasferirà in un centro commerciale. Coq, te lo dico subito, non so se avrò voglia di andare a mangiarmi il tuo pollo in un centro commerciale: faccio un pubblico appello affinché ti trovi uno spazio un po’ più comodo.

Ma torniamo alla pizza vegana, e al sostituto della mozzarella. Il primo esperimento – quello che ho assaggiato – prevedeva una Mozzarisella, ovvero un prodotto a base di riso integrale germogliato. A dirlo fa un po’ impressione – anche a vederlo, a dire il vero: mancava del tutto la consistenza della mozzarella, e le fette di Mozzarisella rimanevano lì, rotonde, senza squagliarsi, a metà fra il semisolido e il semiliquido.

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Ok, lo sto dicendo male, da onnivoro praticante e anche un po’ tradizionalista: ovvero, faccio comunque un paragone, improprio, con la pizza-margherita-con-fiordilatte, e mi aspetto una qualche forma, sia estetica che gustativa, rassomigliante al modello che ho archiviato nella mia papilleria video-gustativa. Probabilmente è sbagliato, tanto è vero che mi diceva Capuano che la margherita vegana è già qualche giorno che gli viene richiesta dai clienti vegani, che la apprezzano molto proprio per questa Mozzarisella.

Sta di fatto che si rimane un po’ sconcertati – noi non-vegani, dico – da consistenze e sapori che non solo quelli che ci aspettiamo, per lo meno come imitazione dell’originale. Che poi chi l’ha detto che le pietanze vegane debbano per forza “rifare” quelle altre… vabbe’.

 

Ma l’impasto della pizza, i pomodori, e così via, sono sempre loro – quelli che ci hanno fatto mettere RossopomodoroLab Sabotino al 1° posto della nostra classifica delle migliori pizzerie milanesi.

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L’effetto di perplessità è risultato di minor impatto sulla seconda pizza, una capricciosa vegana, ovvero, senza prosciutto ma con carciofini e funghi (fatti in padella). Alla quale Capuano ha fatto seguire una salsiccia e friarielli, così, giusto per il gusto del confronto.

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Buonissima, ohibò per un non vegano. L’ho mangiata in un batter d’occhio e quindi prendo a prestito una “sorella”: quella preparata oggi da Angelo Pezzella (Rossopomodoro Lab di Roma) al nostro esimio Vincenzo Pagano che si trovava a passare di lì per caso.

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Quindi? Ben venga la pizza vegana, che piace (e piacerà) ai vegani; ma a noi non-vegani non toglieteci la bufala, il fiordilatte, la salsiccia e così via…

RossopomodoroLab Sabotino. Viale Sabotino, 15. Milano. Tel. +39 02 5832 8501

[Immagini: Vincenzo Pagano, iPhone Emanuele Bonati, iPhone Vincenzo Pagano, Facebook]

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.