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Pizza. 4 giovani pizzaioli cercano notorietà sgonfiando il canotto a Acerra e dintorni

lunedì, 27 Febbraio 2017 di

svinando

Il mondo della pizza è in fermento sia a Napoli che in provincia con un movimento magmatico fatto di canotti, di nuovi impasti e nuove proposte.

Un piacevole sommovimento che qualcuno cerca anche di canalizzare. Come Giustino Catalano, tra i consulenti gastronomici più attivi in Campania che ha organizzato una serie di 4 eventi con altrettanti giovani pizzaioli desiderosi di far conoscere la propria pizza con uno schema fuori dall’ordinario.

Tre hanno pizzerie lungo quell’Asse Mediano che è costantemente in fermento e un altro invece ha il suo locale in uno degli indirizzi cult per i fanatici della pizza: San Giorgio a Cremano.

Four Pizza è il gioco ad appuntamenti con il tour nelle quattro pizzerie e i pizzaioli che si scambiano le posizioni del menu, da antipasto a dolce, a seconda della serata.

Sono andato a curiosare al secondo appuntamento per una presa di contatto (disclaimer: non è una recensione). La pizzeria ospitante è Est Ovest di Frattaminore lungo la strada provinciale Caivano/Aversa praticamente attaccata a Orta di Atella, altro indirizzo caldo della pizza grazie alle imprese del canottiere Salvatore Lioniello. Tutte indicazioni a beneficio dei diversamente napoletani nel caso volessero andare alla scoperta delle pizzerie del contado. Operazione che logisticamente deve prevedere l’utilizzo di un mezzo di trasporto proprio.

Notazione necessaria per ringraziare Vincenzo Pannella che si è fatto carico del transfer venendomi a prendere e riaccompagnandomi a tarda ora a Napoli Centro. L’occasione anche per fare tappa alla sua pizzeria in cui opera il figlio Nino con la grande novità, almeno per la pizza napoletana tradizionale, dell’uso del forno a gas (li vedete in apertura) invece di quello a legna. Una sperimentazione dettata dalla conoscenza del settore gpl.

Est Ovest, invece, è la pizzeria che nasce come pub per poi riconvertirsi in brasserie in Atella, questo il sottotitolo scelto da Pasquale Serra un lustro fa fulminato dalla voglia di coltivare il piacere della pizza. Oggi, in un curioso rincorrere del tempo, propone a maniera di divertissement l’entrée di un kebab rustico di pollo di Atella marinato e cotto nel forno a legna. Un kebab de’ noantri che trova estimatori in sala.

L’occasione dell’evento si somma anche alla consegna della tabella n. 653 dell’APN al pizzaiolo commosso per ricevere quello che per lui è l’Oscar della pizza. Ad officiare il rito, il vice presidente Raffaele Surace e il delegato campano Guglielmo Vuolo con cui ho condiviso sensazioni delle pizze in assaggio.

Si parte, però, con i fritti di Nino Pannella che dà all’olio bollente mortadella, pacchero e migliaccetto a tema. Li troverete anche nella sua pizzeria friggitoria (anche da asporto) anche se cotti in altro tipo di olio di cui è prevista a breve la sostituzione.

Il padrone di casa sforna una Marinara della nonna con tre pomodori diversi, rosso e giallo di Giolì già passati in forno, e un riccio di provenienza La Sbeccatrice di Caiazzo, altro topos a forte influenza sui ricercatori si cose buone.

Molto interessante il giovanissimo Michele Castaldo, appena diciottenne, che scarica adrenalina nella sua pizza Medievale con provola, speck, mandorle e miele di castagno. Un abbinamento complesso che ovviamente farà furore tra i giovani. Più complicato comprendere il motivo di un certo ammassamento della pasta lato cornicione anche se Guglielmo Vuolo scommette subito su un’alta idratazione.

A luci spente, è lo stesso pizzaiolo a confessare di aver dato qualche botta al cornicione per evitare che si alzasse troppo. Forma di rispetto nei confronti degli esponenti della pizza Stg. Benedetta gioventù che lascia la curiosità di vedere la “vera2 pizza della pizzeria ‘O Gemell’ di Casalnuovo.

Chiude la serata il pizzaiolo più a ovest del manipolo, cioè Antonio Esposito di Lazzari Felici, ascendenza nobili della pizza fritta (è nipote della Masardona) che propone un calzoncello di farina e patate con una pervicace ricotta e condimento di fragoline. Una chiusura fritta e potente che assaggiamo anche in versione forno a legna.

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Intanto, voi mettete in rubrica i quattro indirizzi che seguono e se proprio dovete scegliere il primo da visitare annotate quello della pizzeria ‘O Gemell detto anche lo sgonfiatore di canotti. Mentre se vi affidate al navigatore la direttrice è Lazzari Felici – O Gemell – Nino Pannella – Est Ovest.

A voi lo spazio dei commenti se già conoscete queste quattro realtà.

Est Ovest. Via Roma, 167. Frattaminore (Napoli). Tel. +39 371 129 0260

Pizzeria da Nino Pannella. Via Spiniello Parco 900, 60. Acerra (Napoli). Tel. +39 081 1955 1304

‘O Gemell. Via Benevento 183. Casalnuovo di Napoli (Napoli). +39 327 357 4159

Lazzari Felici. Via Pittore 196. San Giorgio a Cremano (Napoli). Tel. +39 081 574 2654

PS. Serata innaffiata con le birre artigianali del birrificio Felix

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.