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Morte di una blogger a causa di un sifone con testa in plastica

venerdì, 23 Giugno 2017 di

svinando

Rebecca Burger, giovane e statuaria blogger francese seguitissima su Instagram con più di 150 mila follower, è morta in cucina per aver maneggiato un sifone che è esploso colpendola in petto provocando un infarto.

Il sifone distribuito dalla Ard’time è noto per la sua pericolosità dovuta alla testa in plastica montata sul corpo in alluminio. Una struttura che non permette alla parte in cui è inserito il beccuccio di erogazione di resistere alla pressione del gas inserito insieme agli ingredienti nell’utensile da cucina.

La fragilità strutturale, unita alla poca accortezza nell’utilizzo del sifone (dalla rimozione del tappo-beccuccio con gas ancora presente nella cartuccia o l’inserimento di una doppia cartuccia secondo i consigli degli smanettoni sul web), ha provocato parecchi incidenti. In 4 anni il sito francese 60 Millions des Consumateurs ne ha contati 20 anche se il fenomeno ha dimensioni ben più ampie.

Tra il 2009 e il 2013, infatti, sono stati immessi sul mercato francese migliaia di sifoni con testa in plastica da 15 marche diverse.

I sifoni con testa in plastica della Ard’Time venduti da F2J.com sono circa 160 mila solo nel 2013 e, nonostante i richiami per togliere dalla circolazione i prodotti già venduti, nel febbraio 2014 si sono verificati i primi due incidenti gravi.

Auchan, tra i grandi distributori transalpini di oggetti di cucina, ha avviato una campagna di richiamo dei sifoni con testa in plastica inviando una lettera a 50 mila clienti che avevano lasciato le coordinate con la registrazione della carta fedeltà a testimonianza della pericolosità del difetto di fabbricazione.

Nell’aprile del 2014 si muove anche la Direction générale de la concurrence, de la consommation et de la répression des fraudes (DGCCRF) con un comunicato che punta i riflettori sulla pericolosità dei sifoni con testa in plastica.

Ma gli incidenti continuano e anche la caduta accidentale del sifone causa esplosioni che provocano ferite, perdita di occhi e denti rotti tanto che in Francia si è aperta una discussione per interdire l’utilizzo dei sifoni nelle cucine domestiche riservandolo ai soli chef professionisti.

La soluzione di buonsenso è quella di preferire i sifoni con testa in materiale più resistente e interamente in acciaio che sono più costosi ma sicuri.

Onde evitare che una crema chantilly diventi un’arma pericolosa come nel caso della sfortunata blogger francese.

[Il Fatto Alimentare, 60 Millions des Consumateurs, Instagram]