mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

L’Amatriciana fa rinascere Amatrice con 8 ristoranti storici, l’Unesco e l’STG

domenica, 30 Luglio 2017 di

svinando

Un doppio riconoscimento, Unesco e Stg, per l’amatriciana, la pasta tra le più conosciute dagli appassionati di gastronomia insieme alla carbonara e alla cacio e pepe.

Per far tornare in vita Amatrice dopo il terremoto del 2016 ci penserà il food che dà l’avvio iniziale. Il volano del cibo è imprescindibile e ad Amatrice è stato inaugurato il Polo della Ristorazione su 2.000 metri quadri e vista sui Monti della Laga grazie ad 8 ristoranti.

Una decisione comprensibile visto che il borgo del reatino raso al suolo dal terremoto del 24 agosto è conosciuto in tutto il mondo per il piatto di pasta che soprattutto a Roma ha moltissimi cultori (che hanno inventato anche oggetti utilissimi per una ricetta perfetta).

”E’ nostra intenzione candidare la tradizione amatriciana a patrimonio Unesco nell’ambito degli obiettivi del 2018, anno che come governo abbiamo voluto dedicare al cibo italiano”, ha spiegato il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina che ha già esultato per la conquista del prestigioso riconoscimento alla coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria e potrebbe bissare con il riconoscimento a patrimonio immateriale dell’arte dei pizzaiuoli napoletani.

“Stiamo seguendo il progetto del riconoscimento dell’amatriciana come specialità tradizionale garantita (Stg)”, ha sottolineato Martina cui potrebbe arrivare sul tavolo il dossier bollente della mozzarella di bufala “frozen”.

L’Area Food di San Cipriano è stata realizzata dal Comune di Amatrice e realizzata grazie alle donazioni raccolte da Corriere della Sera-RCS e La7 e il sostegno della Regione Lazio, ed è qui che otto storici ristoranti del luogo hanno trovato una nuova sistemazione secondo il disegno dell’architetto Stefano Boeri.

  1. Da Giovannino
  2. Pica Patrizia
  3. Ma-Tru
  4. La Conca
  5. Il Castagneto
  6. Mari e Monti
  7. Serafini Franco
  8. Ristorante Roma

Ogni ristoratore ha chiesto lo spazio necessario per la propria attività, da 95 a circa 400 metri quadrati, e hanno seguito tutto il processo di progettazione e realizzazione delle strutture.

Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha ringraziato “i lettori del Corriere della Sera, i telespettatori di La7 e tutti gli italiani che da undici mesi ci stanno dando un grande aiuto”.

E ora tutti gli appassionati di amatriciana avranno 8 motivi in più per andare ad Amatrice.

[Link: Ansa. Immagini: Scatti di Gusto, Ambiente e Ambienti]